@ilgranaiofoodblogger
Panini mignon con semi di chia e di lino
Risotto ai carciofi e zafferano piemontese
Un risotto buonissimo mantecato con olio evo, senza cipolla e senza vino bianco, due elementi che danno acidità e servono a "sgrassare" la dove ci siano elementi di condimento che lo richiedano, in questo caso sono perfettamente inutili, anzi.. aggrediscono il sapore del carciofo e dello zafferano che sono delicati e di certo non grassi, inoltre avendo già messo a bagno i carciofi in acqua e limone conferiscono al risotto una punta di acidità che per il parmigiano poi usato alla fine, basta e avanza, ma se a voi piace aggiungeteli. Ho usato stimmi di zafferano a Km 0 di produzione di Adriana, una mia cara amica che me ne ha fatto omaggio :-)
2 carciofi sodi (io prediligo quelli con le spine liguri, siciliani o sardi)
160 g. riso carnaroli vercellese
brodo vegetale q.b.
olio evo q.b.
due pizzichi stimmi di zafferano (circa una ventina)
parmigiano grattugiato q.b.
sale e pepe q.b.
succo di limone q.b.
Camille alle clementine
Io ho voluto fare le famose merendine con una piccola variante, ho usato succo delle clementine al posto dell'arancia, ho poi aggiunto qualche goccia di aroma fior d'arancio, *aggiungendo la scorza SOLO se naturale, fare molta attenzione, leggere l'etichetta della tracciabilità perchè, si sa, quella delle clementine è quasi sempre trattata... trovarle biologiche al 100% è dura ma non impossibile.
Il risultato è stato un sapore più fresco e delicato, davvero goloso.
Per 6 camille per uno stampo semisferico (il mio stampo è da 6,5D con queste dosi, ho avanzato un pochino d'impasto con cui ho fatto anche 1 muffin, per cui se l'avete da 7 oppure 8D la dose sarà giustissima) serve:
90 g. carote (peso netto)
20 g. olio semi
35 g. succo di clementine
1 uovo medio
1 pizzichino sale
65 g. zucchero semolato
35 g. mandorle pelate
70 g. farina 00
1 cucchiaino aroma fior d'arancio
scorza grattugiata* se edibile (le mie lo erano)
1/4 cucchiaino lievito per dolci
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Pappardelle fatte a mano di semola e farina tipo 2 con ragù di cinghiale
200 g. farina tipo 2
100 g. semola rimacinata di grano duro
1 uovo + 1 albume (oppure se si vuole omettere l'albume, aumentare la dose dell'acqua a circa 100 g.)
70 g. acqua (se si usa farina diversa occorre valutare la quantità a seconda di quanta ne assorbe)
per il ragù serve:
400 g. polpa di cinghiale (peso netto dagli scarti grassi)
200 g. pelati
trito di sedano-carota e cipolla q.b.
sale e pepe q.b.
olio evo q.b.
vino bianco secco q.b.
un ciuffo salvia
1 foglia alloro
Il giorno precedente preparare il ragù di cinghiale.
Mettere la polpa a pezzi di cinghiale in una boule con salvia, alloro e irrorare la carne con mezzo bicchiere di vino bianco secco, mescolare ogni tanto, coprire con pellicola e lasciare marinare in frigo per alcune ore
Scolare la carne dalla marinatura (che va buttata), asciugare il cinghiale con carta da cucina e tagliare la polpa finemente a coltello (o usare un tritacarne).
In un tegame antiaderente fare rosolare con un trito di carota-sedano e cipolla, salare e pepare, unire i pelati schiacciati con una forchetta (non usare frullatori ad immersione!) + acqua q.b. (circa mezzo bicchiere scarso) mettere il coperchio e continuare la cottura a fuoco dolce per 45-50 minuti mescolando spesso. Se possibile lasciare riposare il ragù alcune ore, sarà poi più gustoso.
Preparare le pappardelle impastando tutti gli ingredienti, formare una palla, avvolgerla in pellicola o canovaccio e lasciarla riposare almeno 30 minuti. Poi tirare la pasta sottilmente nella sfogliatrice, infarinare abbondantemente le sfoglie ottenute con farina di semola, arrotolarle e tagliare strisce larghe 3 cm. circa, poi infarinarle ulteriormente smuovendole ogni tanto in modo che si asciughino e non si attacchino (ma se la pasta è fatta bene non è appiccicosa).
Pane di semola, segale e farro con lievito madre
Vin brulè
Noi lo abbiamo preparato a casa di mio figlio e la sua compagna, grandi estimatori :-)
Cosa serve:
1 litro vino rosso corposo (per me dogliani piemontese)
150 g. zucchero semolato
4-5 chiodi di garofano
una grattata di noce moscata
2 anici stellati
alcuni tocchi di cannella in stecca
la scorza di agrumi naturali (buccia edibile) che si preferiscono: arancia, clementina, mandarino, limone, kumquat
Mettere in un tegame il vino con le scorze intere degli agrumi (eliminando la parte bianca che è amara), lo zucchero e le spezie e portarlo a bollore, poi con un accendigas lungo, fiammeggiare il vino (bruciare= brûlé, appunto) e, mescolando spesso, farlo sobbollire piano-piano per 10 minuti, spegnere, attendere qualche minuto e passarlo poi al colino, versarlo in bicchieri o tazze di vetro spesso e servirlo bello fumante
Alberelli Natalizi (salati) di pasta sfoglia home made
Eccoci arrivati (finalmente, aggiungo) alle battute finali di questo orribile 2020, speriamo che il Nuovo Anno possa portare a tutti un po' di agognata serenità e leggerezza, per quanto sia possibile.
Noi del team al Km 0 oggi pensiamo a qualcosa di buono per la tavola di San Silvestro, io mi occupo del pranzo ed ho pensato ad utilizzare al meglio la pasta sfoglia fatta in casa che amo tanto, il sapore e la sfogliatura, rispetto a quella acquistata, non ha paragoni: solo farina e ottimo burro (e non grassi diversi) alla quale ho dato la forma di simpatici Abeti Natalizi farcendoli con prosciutto cotto, pesto e un'oliva per puntale, davvero deliziosi di sapore e molto simpatici.

Insalata di radicchio con mele, roquefort, mix di semi e crostini di pane ai cereali
Cosa serve per due persone:
1/2 cespo piccolo radicchio di Chioggia
1/2 cespo piccolo radicchio di Castelfranco
1 mela grande fuji melapiù
50 g. roquefort a cubettini
80 g. crostini di pane semintegrale o ai cereali (per me fatto in casa)
2 cucchiai semi misti (chia, girasole, lino, sesamo)
sale q.b. (pochissimo)
olio evo q.v.
aceto di melograno q.b.
olio o burro q.b. per i crostini
Per prima cosa fare i crostini: tagliare il pane a cubetti (meglio se del giorno precedente, il mio fatto da me col lievito madre) e tostarli brevemente in una padellina antiaderente in cui si sarà fatto spumeggiare una noce di burro o scaldare un filo d'olio evo. Lasciare intiepidire, intanto lavare, asciugare e tagliare i radicchi, riunire l'insalata in una ciotola ed aggiungere il resto degli ingredienti, condire e servire subito.
Alberi di Natale al cacao e mandorle glassati
Ad ognuno il suo e decorare i biscotti non è proprio il mio mestiere... questi lavori di fino non sono nelle mie corde e nelle mie mani, in ogni caso sono buoni e i bambini credo siano felici lo stesso :-))))
Cosa serve:
200 g. farina 00
1 pizzico sale
125 g. burro morbido a pezzetti
125 g. zucchero semolato
30 g. cacao amaro
50 g. farina di mandorle
1 uovo
1 cucchiaino estratto vaniglia
la punta di un cucchiaino di bicarbonato di sodio
Per la ghiaccia reale serve:
20 g. albume
120 g. zucchero a velo vanigliato
Alcune gocce succo di limone
Poi serve:
zucchero a granella q.b.
colorante per alimenti in gel q.b.
zuccherini decorativi q.b.
cocco rapè q.b.
Nella ciotola montare il burro morbido con lo zucchero e il pizzico di sale, aggiungere l’uovo, mescolare ed unire poi tutti gli altri ingredienti, amalgamare fino ad ottenere un composto omogeneo (pochi istanti).
Formare un panetto ed avvolgere l’impasto in pellicola alimentare, fare riposare la pasta in frigo almeno un’ora. Tirare fuori dal frigo l’albume ed il limone.
Trascorso il tempo di riposo, accendere il forno statico a 170°, foderare la leccarda con carta da forno, stendere l’impasto col mattarello leggermente infarinato a mezzo centimetro abbondante, coppare con uno stampino a forma di alberello, disporre i biscotti un po’ distanziati e cuocere 12-14 minuti. Fare raffreddare su una gratella.