Le fave dei morti sono dolcetti che si preparano in molte regioni (da noi, no) in occasione della commemorazione dei defunti.
Ci sono varie versioni più o meno dolci, con l'uovo intero o con solo albume (che però, fatte così, alla fine a me sembrano comuni pasticcini di mandorla), aromatizzate o al naturale, con o senza pinoli, sicuramente di base, sono biscotti fatti con le mandorle, farina, poco burro e zucchero.
Io le ho fatte molto piccole, (infatti ho fotografato le favette con un tappo accanto per far vedere il calibro) da noi in piemonte si usa fare la pasticceria mignon ed io ho voluto non discostarmi dalle nostre tradizioni visto che questo dolcetto non ne fa parte. Per la versione mi sono ispirata ad una ricetta che ho letto su un libro di dolci edito da De Agostini, anche se ho apportato alcune modifiche, ossia: ho utilizzato anche una piccola parte di mandorle sgusciate per il sapore che conferisce la buccia, secondo me, il pasticcino ne guadagna; nella parte aromatica di solito si mette il rum o il brandy io ho voluto usare appositamente il liquore all'amaretto perchè si sa che con le mandorle si sposa molto bene. Ho poi aggiunto anche qualche armellina (mandorla amara), come si usa fare nella preparazione degli amaretti, che serve a stemperare il dolciastro dei pasticcini di mandorla. Se non trovate le armelline optate per qualche goccia di aroma naturale di mandorla amara.
Io devo metterci del mio sennò non sono contenta :-)
Cosa serve:
180 g. mandorle pelate
50 g. mandorle sgusciate
70 g. pinoli
150 g. zucchero semolato + 30 g. per lo spolvero
20 g. burro a pomata
1 uovo medio
la scorza grattugiata di 1 limone bio
cannella q.b. (un pizzico)
2-3 cucchiai liquore all'amaretto
acqua q.b. (circa 2 cucchiai)
1 pizzico sale
Preriscaldare il forno a 165° statico e foderare la leccarda con carta da forno.
In un tritatutto con un cutter potente tritare finemente la frutta secca con 100 g. di zucchero, mettere poi lo sfarinato nella ciotola della planetaria o in una capiente ciotola se si impasta a mano. Unire tutti gli altri ingredienti tranne l'acqua.
Fare amalgamare con la foglia (o farlo con la punta delle dita o con un tarocco, ma cercare di impastare il meno possibile per non surriscaldare il composto che è delicato), unire alla fine un po' d'acqua se necessaria, deve risultare un composto compatto ma asciutto, non appiccicoso. Formare un panetto e lasciare riposare al fresco o in frigo una mezz'ora.
Riprendere il panetto e tagliare dei pezzi aiutandosi con un tarocco, arrotolare formando tanti cordoncini dopo aver spolverizzato il piano da lavoro con poca farina bianca. Con un coltellino o uno spelucchino ricavare tanti tocchetti grandi quanto gnocchi di patate, allungare le estremità per dare una forma ovale e, col dorso del coltellino, praticare un'incisione superficiale. Appoggiare le favette via-via che si fanno, sulla leccarda del forno.
Infornare per 15 minuti, poi estrarre la teglia, spolverizzare le favette con i 30 g. di zucchero tenuto da parte ed infornare nuovamente per 5-7 minuti circa.
Fare raffreddare su una gratella e conservare successivamente in scatole per biscotti di latta o sacchetti di polipropilene (NON nylon altrimenti diventano gommose)
Ci sono varie versioni più o meno dolci, con l'uovo intero o con solo albume (che però, fatte così, alla fine a me sembrano comuni pasticcini di mandorla), aromatizzate o al naturale, con o senza pinoli, sicuramente di base, sono biscotti fatti con le mandorle, farina, poco burro e zucchero.
Io le ho fatte molto piccole, (infatti ho fotografato le favette con un tappo accanto per far vedere il calibro) da noi in piemonte si usa fare la pasticceria mignon ed io ho voluto non discostarmi dalle nostre tradizioni visto che questo dolcetto non ne fa parte. Per la versione mi sono ispirata ad una ricetta che ho letto su un libro di dolci edito da De Agostini, anche se ho apportato alcune modifiche, ossia: ho utilizzato anche una piccola parte di mandorle sgusciate per il sapore che conferisce la buccia, secondo me, il pasticcino ne guadagna; nella parte aromatica di solito si mette il rum o il brandy io ho voluto usare appositamente il liquore all'amaretto perchè si sa che con le mandorle si sposa molto bene. Ho poi aggiunto anche qualche armellina (mandorla amara), come si usa fare nella preparazione degli amaretti, che serve a stemperare il dolciastro dei pasticcini di mandorla. Se non trovate le armelline optate per qualche goccia di aroma naturale di mandorla amara.
Io devo metterci del mio sennò non sono contenta :-)
Cosa serve:
180 g. mandorle pelate
50 g. mandorle sgusciate
70 g. pinoli
150 g. zucchero semolato + 30 g. per lo spolvero
20 g. burro a pomata
1 uovo medio
la scorza grattugiata di 1 limone bio
cannella q.b. (un pizzico)
2-3 cucchiai liquore all'amaretto
acqua q.b. (circa 2 cucchiai)
1 pizzico sale
Preriscaldare il forno a 165° statico e foderare la leccarda con carta da forno.
In un tritatutto con un cutter potente tritare finemente la frutta secca con 100 g. di zucchero, mettere poi lo sfarinato nella ciotola della planetaria o in una capiente ciotola se si impasta a mano. Unire tutti gli altri ingredienti tranne l'acqua.
Fare amalgamare con la foglia (o farlo con la punta delle dita o con un tarocco, ma cercare di impastare il meno possibile per non surriscaldare il composto che è delicato), unire alla fine un po' d'acqua se necessaria, deve risultare un composto compatto ma asciutto, non appiccicoso. Formare un panetto e lasciare riposare al fresco o in frigo una mezz'ora.
Riprendere il panetto e tagliare dei pezzi aiutandosi con un tarocco, arrotolare formando tanti cordoncini dopo aver spolverizzato il piano da lavoro con poca farina bianca. Con un coltellino o uno spelucchino ricavare tanti tocchetti grandi quanto gnocchi di patate, allungare le estremità per dare una forma ovale e, col dorso del coltellino, praticare un'incisione superficiale. Appoggiare le favette via-via che si fanno, sulla leccarda del forno.
Infornare per 15 minuti, poi estrarre la teglia, spolverizzare le favette con i 30 g. di zucchero tenuto da parte ed infornare nuovamente per 5-7 minuti circa.
Fare raffreddare su una gratella e conservare successivamente in scatole per biscotti di latta o sacchetti di polipropilene (NON nylon altrimenti diventano gommose)