Torta al cocco e yogurt con gocce di cioccolato

Cosa serve:

250 g. di farina 00

100 g. di farina di cocco
120 g. di yogurt
220 g. di zucchero
150 ml. di panna liquida
120 ml. di latte
3 uova
1 bustina di lievito
80 g. di gocce di cioccolato
1 pizzico di sale
zucchero a velo q.b.

Poi servirà anche:

60 g. di cioccolato fondente per la copertura.

In una terrina montare gli albumi a neve, a temperatura ambiente, con un pizzico di sale.
In un'altra terrina montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso.
Aggiungere lo yogurt, la panna a filo.
Setacciare le farine con il lievito ed unire, a cucchiaiate, al composto precedente.
Unire anche il latte ed amalgamare bene.
Togliere le fruste ed aggiungere gli albumi montati a neve, mescolando con un cucchiaio
di legno per non smontare il composto.

Unire, infine, le gocce di cioccolato.
Imburrare ed infarinare una tortiera da 22/24D a cerniera e versare il composto.



Infornare nel forno già preriscaldato a 170° ventilato per 50/55 minuti circa.
Fare la prova stecchino.



Quando la torta si sarà raffreddata, cospargere con zucchero a velo.
Far sciogliere a bagnomaria il cioccolato  fondente e decorare la superficie.





Zucchine del mio orto sott'olio


Il procedimento per le zucchine da conservare sott'olio è simile a quello per le melanzane, l'unica differenza sta nello sbollentarle un secondo e il fatto che si conservano per un periodo più breve.
Si differenzia per il condimento, ma anche questo, in realtà, è a piacere. Anche la quantità è a piacere.
Cosa serve:

zucchine

sale
aceto di vino bianco 
basilico fresco
alloro
aglio
maggiorana
olio di oliva (o evo)

Lavare e togliere le estremità alle zucchine di media grandezza.

Tagliarle a fette oblique abbastanza spesse, diciamo tra il mezzo cm. e il cm. (meglio 1 cm. che 1/2 cm. comunque...) perchè poi si ridimensioneranno molto, se si dovessero tagliare già sottili poi sparirebbero.
 

Mettere le fette di zucchina in un colapasta, a strati, cospargere ogni strato con sale fino per far spurgare l'acqua.
Coprire con un piatto e lasciare riposare qualche ora.
Mettere sul fuoco metà acqua e metà aceto in un pentolino, non occorre che sia grande: 1 - perchè così non si sprecherà aceto; 2 - intanto si mettono a bollire poche zucchine per volta.

Come quantità va benissimo mezzo lt. di aceto e mezzo d acqua (ma anche meno si può fare 300 ml/300 ml.)
quando bolle tuffare due manciate di zucchine (non di più) e riportare a bollore. APPENA RICOMINCIA IL BOLLORE non lasciare assolutamente cuocere un minuto di più, ma con l'aiuto di una schiumarola, togliere le zucchine dal liquido di cottura e metterle in una ciotola.
Mettere un altro paio di manciate di zucchine a bollore e via così fino a che si siano fatte sbollentare tutte.
Allargare le zucchine sopra un piano (va bene la spianatoia o vassoi) ricoperto da un canovaccio da cucina e lasciare asciugare al sole.




Dovrebbe essere sufficiente lasciare al sole (rigirando ogni tanto le fette delle zucchine) dalla mattina alla sera. A volte però, in alcuni posto, il clima è umido malgrado ci siano 40°. In questo caso, toccando le fette saranno ancora umide. Ecco. NON VA BENE.
In questo caso occorre ritirarle in case e rimetterle al sole la mattina successiva.
Devono essere proprio asciutte. Meglio secche che bagnate per intenderci.
Meglio ancora se si riesce a ritirarle al punto giusto.
Quindi potrebbe servire ancora mezza giornata di sole.
Preparare il condimento che è a piacere.
Io ho messo quello che ho seminato nell'orto: basilico fresco, maggiorana, alloro, aglio e peperoncino.

Ho fatto un miscuglio in una ciotolina, messo le fette di zucchina nei vasetti alternandole con le erbe aromatiche.

NON PRESSARE troppo le fette di zucchina perchè, col tempo, gonfieranno un pochino nell'olio e si gonfieranno, occorre lasciare un po' di spazio MA DEVONO ESSERE COPERTE D'OLIO.
Quindi coprirle appunto con buon olio di oliva (se piace anche evo), coprire il vaso con pellicola alimentare e lasciare riposare mezza giornata. Controllare il livello dell'olio. Se sceso occorre aggiungerne.
Poi chiudere con tappi nuovi ermetici.
A questo punto si può mettere al fresco in cantina. Io invece sterilizzo.
Sì sterilizzo anche i prodotti sott'olio.
Mi costa poca fatica in più e mi fa stare più tranquilla da rischi di intossicazione con i quali non si scherza.
Quindi metto i vasetti in acqua (anche calda, per velocizzare i tempi si può farla scorrere dal rubinetto e usarla già ad una certa temperatura) e calcolo 40 minuti dal bollore.


Poi fare raffreddare i vasetti nell'acqua, asciugarli, controllare che la capsula sia scesa e si sia creato il sottovuoto, etichettare, mettere in cantina e consumare non prima che sia trascorso un mese.