Caponata da conservare

E' TEMPO DI CONSERVE!!!

Questa caponata non è da mangiare subito, bensì è da conservare nei vasetti in cantina, almeno un mese prima del consumo.
E' una ricetta storica di mia zia che era siciliana ed è, a mio avviso, molto buona.
Cercherò di spiegare la preparazione passo-passo.
E' una preparazione un po' lunga perchè le verdure vanno fritte separatamente e solo alla fine si assembla il tutto.

Cosa serve:

3 kg. melanzane 
800 g. sedano bianco
300 g  olive verdi denocciolate
100 g. capperini di Pantelleria sotto sale
1/2 kg. cipolla bianca
1 litro salsa pomodoro
ciuffi basilico (abbondante)
2 bicchieri scarsi aceto bianco
4 cucchiai di zucchero
sale q.b.
1 l. olio per friggere (arachidi)



Innanzi tutto lavare e tagliare a cubetti abbastanza grossi le melanzane.
Tagliare nello stesso modo il sedano in pezzetti un po' più piccoli.
Dissalare i capperi.
Friggere a più trance le melanzane in una capiente casseruola e scolarle bene con una schiumarola in una grande pentola dove si uniranno tutti gli ingredienti.

Scottare in un'altra capiente pentola il sedano in acqua a bollore salata per qualche minuto.
Di seguito friggere anche il sedano nell'olio in cui avrete fatto friggere le melanzane e salare leggermente.
Aggiungere il sedano alle melanzane già fritte.
Ora viene la parte commovente.... spellate ed affettate abbastanza sottilmente le cipolle e friggete anche loro, salandole leggermente.
Aggiungete anche le cipolle alle melanzane ed al sedano e buttate via l'olio. Non servirà più.
A questo punto unite, alle verdure, i capperini dissalati e le olive; alcune lasciatele intere, altre tagliatele a rondelle e a metà.
A proposito, io ne ho messe due qualità di olive, dolci e più gustose.


Ora mettete sul fuoco la pentolona contenente il tutto ed unite la salsa di pomodoro, alcuni ciuffi di basilico, l'aceto, lo zucchero e, quando raggiunge l'ebollizione, lasciare evaporare 5 minuti.
Invasare in vasetti puliti e perfettamente asciutti con capsule nuove.
Sterilizzare per 30 minuti. Per eseguire correttamente i passaggi di sterilizzazione dei vasetti e delle conserve, clicca sulla mia pagina dei consigli dalla A alla Z 

Con queste quantità ho ottenuto 6 vasetti da 500 g. e 6 vasetti da 250 g.




Torta di nocciole di Cortemilia

La torta di nocciole si fa in ogni paese e provincia della mia regione, soprattutto nel Monferrato, ma ognuna ha la sua ricetta, c'è chi aggiunge una bella dose di farina bianca alle nocciole, chi poca, chi niente, il paese più famoso e rinomato per questa delizia è Cortemilia è un paesino in provincia di Cuneo e, a fine agosto, potrete deliziarvi a gironzolare alla sagra della nocciola che, qui in Piemonte, la fa da padrona.
E' una torta casalinga, facile da preparare e buonissima. La ricetta tradizionale, delle nostre nonne per intenderci, vuole più burro...molto più burro, qui la versione adattata ai giorni nostri e, dunque, più "leggera"


Cosa serve:
150 gr. farina 00
200 gr. zucchero semolato
150 gr. burro
200 gr. nocciole gentili tribolate del Piemonte tostate e spellate
3 uova
i semi di mezza bacca di vaniglia
1/2 bustina lievito per dolci

Fate tostare qualche minuto le nocciole e privatele della pellicina. Tritatele finemente.
Montate i tuorli con lo zucchero, il pizzico di sale e i semi della vaniglia ed unire il burro fatto sciogliere a bagnomaria, le nocciole tritate, la farina setacciata con il lievito e, per ultimi, gli albumi semi-montati a neve.
Amalgamate gli albumi delicatamente con un cucchiaio di legno con un movimento dal basso verso l'alto. Consiglio di usare uno stampo in carta da forno usa e getta da 22D poichè la torta è delicatissima, in tal modo potrete sformarla semplicemente tagliando lo stampo (quando fredda), in alternativa usate uno stampo a cerniera rivestito con carta da forno bagnata, strizzata e ben asciugata, infornate in forno già caldo per 25°/30° minuti circa a 180°/190° dipende dal vostro forno.
Far raffreddare la torta e servirla con zabaglione caldo o cioccolata calda :-) 






Ciambelline rustiche biscottate al profumo d'arancia

I biscotti dal sapore rustico con la farina integrale, di mais, di grano saraceno hanno sempre avuto quel non-so-chè di fascinoso ai miei occhi e alle mie papille.
Queste ciambelline sanno di "montagna" .. di quei biscotti che si trovano in quelle botteghe nei paesini d'altura...

Cosa serve: 
250 gr. farina 00
100 gr. farina di frumento integrale
2 uova
100 gr. burro ammorbidito
1 pizzico di sale
1 fialetta aroma arancia
1 bustina di lievito per dolci
150 gr. zucchero di canna chiaro
zucchero di canna chiaro q.b. per spolverizzare + 1 cucchiaio di cannella in polvere
4 cucchiai di acqua

Fare una frolla setacciando le due farine, 1 uovo + 1 albume, il pizzico di sale, il burro, la fialetta, il lievito, lo zucchero, un paio di cucchiai di acqua.
Avvolgere l'impasto in pellicola alimentare e lasciare riposare in frigo per mezz'ora.
Accendere il forno a 180°
Formare dei salamini lunghi 10 cm. circa e congiungerli formando una ciambellina. Continuare fino ad esaurimento della pasta.
Mettere le ciambelline su carta forno e poi su una placca.
Spennellare con il tuorlo rimasto mescolato a due cucchai d'acqua.
Mescolare due cucchiaiate di zucchero di canna chiaro con uno di cannella in polvere e spolverizzare le ciambelline.

Cuocerle circa 15-20 minuti