Paste di meliga di Montersino

Buon giovedì, oggi al Km 0 siamo indaffarate, di corsa :-) e dunque prepariamo piatti da preparare in 30 minuti; io faccio la colazione ed ho pensato di offrire le paste nostre di meliga (significa mais in dialetto) di pasticceria. Ci sono due versioni di questo dolcetto della tradizione piemontese, più rustico da panetteria, che si impasta con la farina di mais fioretto (una macinatura molto fine del chicco) e quella da pasticceria che è un impasto fatto con la farina fumetto (che è finissima quasi come il borotalco, non si trova da comprare nei supermercati, occorre acquistarla nei negozi specializzati), la percentuale del burro è sempre altissima e dona friabilità e golosità alla pasta, come accade per tutti i frollini al burro. Per questa occasione ho scelto la ricetta di Montersino (piemontese come me).
Guarda anche le paste di meliga tradizionali e le mie paste di meliga al miele

Cosa serve:

200 g. farina di mais fumetto (per pasticceria)
200 g. farina 00
200 g. burro a pomata
160 g. zucchero semolato (*io ho sottratto 8 g. leggi sotto)
1 uovo e 1 tuorlo
8 g. lievito per dolci
i semi di mezza bacca di vaniglia (*io una bustina zucchero da 8 g. con semi di vaniglia bourbon)
buccia grattugiata 1/2 limone naturale (mia aggiunta, ci sta benissimo!)
1 pizzico sale

Setacciare bene le farine con il lievito, mettere in planetaria o in una ciotola usando un cucchiaio di legno, aggiungere la scorza del limone grattugiata mescolare bene con il burro fatto a pezzetti e a pomata (tirarlo fuori dal frigo almeno un'ora prima), quindi unire il resto degli ingredienti ed amalgamare velocemente. Trasferire il composto in una tasca da pasticcere e tagliare semplicemente la punta se si vuole ottenere paste di meliga lisce come le mie, altrimenti usare la punta a stella.



Formare le classiche ciambelle sulla leccarda del forno rivestita con carta da forno. Mettere poi la teglia in frigo. Nel frattempo preriscaldare il forno statico a 170°, quando arriva in temperatura, infornare e cuocere per circa 15 minuti.


Non farsi ingannare dall'aspetto, anche se sembreranno pallide e poco cotte, in realtà devono essere così: appena-appena colorite sul fondo, si rassoderanno una volta fredde e acquisiranno la caratteristica texture.
Quindi sfornare e con molta delicatezza (meglio usare una spatolina piatta) trasferire le paste di meliga sulla gratella e farle completamente raffreddare. Si conservano a lungo chiuse in una scatola di latta o confezionate nei sacchetti di polipropilene.
Una vera coccola, raffinata e golosa, adatta a colazione e a metà pomeriggio con un the, ma si trovano spessissimo nei ristoranti di un certo rilievo servite come dessert di fine pasto accompagnate da zabaione (un classico per noi in piemonte)


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Simona

  1. Cara Simona, qui troviamo sempre cose nuove, ci viene la voglia di provarle, credo siano molto buone.
    Ciao e buona  giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  2. Le adoro!!! Come vorrei avere qui quella cassettina...
    Che situazione Simo...almeno qui manteniamo un po' di normalità!

    Ti abbraccio stretto
    Monica

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  3. Delicate e deliziose! Non pensavo che si potessero fare in così poco tempo. Ciao Simo, buona continuazione di questo periodo che trascorre con una lentezza esasperante. TVB a presto:)

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  4. Conosco bene questi biscotti ed è vero che devono essere così , appena colorati . I tuoi sono perfetti e non sai quanto mi piacerebbe una coccola così in questi giorni . Un abbraccio grande cara Simo

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  5. Sono uno spettacolo queste ciambelline!!! Potessi allungare la mano!!!!

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  6. Le adoro!!!! Non sai cosa darei per averne una adesso ^_^
    Ti abbraccio forte (da lontano si può).

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  7. Sono di una bontà unica!!! Mi piacciono tantissimo e trovo le tue anche belle e delicate! un abbraccio Simo

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  8. Quanto mi piacciono Simo! Anche io faccio dei biscotti simili ma cambiano le proporzioni degli ingredienti. Da provare.

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