Buongiorno, oggi noi della rubrica al Km 0 prepariamo piatti utilizzando l'uva o il vino del nostro territorio e, non è per "tirarmela" ma oggettivamente ... noi in Piemonte, a vino, non siamo secondi a nessuno :-))) Io porto la merenda e ho preparato deliziosi biscotti.
Il nome “canestrello” deriva, probabilmente, dai tipici recipienti di vimini intrecciati, detti appunto “canestri”, nei quali si deponevano i dolci dopo la cottura.
Il canestrello novese è un biscotto secco prodotto artigianalmente da panifici e da pasticcerie della zona del novese e dell’ovadese, sulla base di un’antica ricetta: esso presenta la forma di anello o di ciambella, del peso di poche decine di grammi, il colore del pane tostato ed un fragrante profumo dolce dato dal vino e dall’olio di oliva.
Con la stessa denominazione vengono prodotti, in tutto il Piemonte, biscotti al burro completamente diversi e che probabilmente sono quelli più conosciuti. Clicca per vedere la mia ricetta (che era anche stata pubblicata sul libricino del Molino Chiavazza dedicato ai biscotti regionali).
La ricetta originale è simile a quella delle ciambelline al vino e olio che si usa fare in tantissime regioni del nostro stivale, io ho voluto creare una variante tutta mia, più ricca (uova e parte di burro) ed aromatica (arancia), ho poi voluto dare una consistenza morbida ma che conservasse la fragranza a lungo (bicarbonato d'ammonio + bicarbonato di sodio al posto del lievito per dolci), in quanto ho pensato che non tutti amano intingere i biscotti nel vino e dunque ho preferito fare in modo che non seccassero.
Cosa serve:
500 g farina 00
1 pizzico sale
90 g vino bianco piemontese Gavi (oppure vino bianco secco aromatico)
140 g zucchero
90 g burro morbido
20 g olio evo
1 uovo L (grande)
1/2 cucchiaino scarso bicarbonato d'ammonio (ammoniaca per dolci)
1/2 cucchiaino scarso bicarbonato di sodio
la scorza grattugiata di 1 arancia naturale
Per la glassa serve:
40 g albume (1 grande)
150 g zucchero a velo
qualche goccia limone
Montare il burro morbido con l'olio e lo zucchero, unire l'uovo e, quando è stato assorbito, il tuorlo. Unire il vino in cui si è stato fatto sciogliere il bicarbonato e l'ammoniaca per dolci. Aggiungere poi tutti gli altri ingredienti. Formare un panetto e metterlo avvolto da pellicola alimentare in frigorifero.
Preriscaldare il forno a 180°.
Prelevare dal panetto pezzature da 50 g. e formare dei cordoncini lunghi 20 cm. ottenere poi delle ciambelline (canestrelli appunto) sovrapponendo le estremità oppure unendole, a piacere. Posizionare i canestrelli, un po'distanziati tra loro, sulla leccarda rivestita con carta da forno (serviranno due infornate: una teglia e mezza) e farli cuocere per 25/30 minuti, sfornarli e appoggiarli su altra carta da forno. Abbassare il forno a 50°
Preparare la glassa mescolando vigorosamente lo zucchero a velo, albume e gocce di limone. Intingere uno per volta i canestrelli in modo da ricoprire la superficie.
Rimetterli nel forno per 5 minuti, poi spegnere ma lasciarli nel forno tiepido per 2 o 3 ore, infine farli asciugare bene del tutto all'aria aperta su una gratella prima di confezionarli o di riporli in una scatola di latta per conservarli (ma si mangeranno prima....)
Il nome “canestrello” deriva, probabilmente, dai tipici recipienti di vimini intrecciati, detti appunto “canestri”, nei quali si deponevano i dolci dopo la cottura.
Il canestrello novese è un biscotto secco prodotto artigianalmente da panifici e da pasticcerie della zona del novese e dell’ovadese, sulla base di un’antica ricetta: esso presenta la forma di anello o di ciambella, del peso di poche decine di grammi, il colore del pane tostato ed un fragrante profumo dolce dato dal vino e dall’olio di oliva.
Con la stessa denominazione vengono prodotti, in tutto il Piemonte, biscotti al burro completamente diversi e che probabilmente sono quelli più conosciuti. Clicca per vedere la mia ricetta (che era anche stata pubblicata sul libricino del Molino Chiavazza dedicato ai biscotti regionali).
La ricetta originale è simile a quella delle ciambelline al vino e olio che si usa fare in tantissime regioni del nostro stivale, io ho voluto creare una variante tutta mia, più ricca (uova e parte di burro) ed aromatica (arancia), ho poi voluto dare una consistenza morbida ma che conservasse la fragranza a lungo (bicarbonato d'ammonio + bicarbonato di sodio al posto del lievito per dolci), in quanto ho pensato che non tutti amano intingere i biscotti nel vino e dunque ho preferito fare in modo che non seccassero.
Cosa serve:
500 g farina 00
1 pizzico sale
90 g vino bianco piemontese Gavi (oppure vino bianco secco aromatico)
140 g zucchero
90 g burro morbido
20 g olio evo
1 uovo L (grande)
1/2 cucchiaino scarso bicarbonato d'ammonio (ammoniaca per dolci)
1/2 cucchiaino scarso bicarbonato di sodio
la scorza grattugiata di 1 arancia naturale
Per la glassa serve:
40 g albume (1 grande)
150 g zucchero a velo
qualche goccia limone
Montare il burro morbido con l'olio e lo zucchero, unire l'uovo e, quando è stato assorbito, il tuorlo. Unire il vino in cui si è stato fatto sciogliere il bicarbonato e l'ammoniaca per dolci. Aggiungere poi tutti gli altri ingredienti. Formare un panetto e metterlo avvolto da pellicola alimentare in frigorifero.
Preriscaldare il forno a 180°.
Prelevare dal panetto pezzature da 50 g. e formare dei cordoncini lunghi 20 cm. ottenere poi delle ciambelline (canestrelli appunto) sovrapponendo le estremità oppure unendole, a piacere. Posizionare i canestrelli, un po'distanziati tra loro, sulla leccarda rivestita con carta da forno (serviranno due infornate: una teglia e mezza) e farli cuocere per 25/30 minuti, sfornarli e appoggiarli su altra carta da forno. Abbassare il forno a 50°
Preparare la glassa mescolando vigorosamente lo zucchero a velo, albume e gocce di limone. Intingere uno per volta i canestrelli in modo da ricoprire la superficie.
Rimetterli nel forno per 5 minuti, poi spegnere ma lasciarli nel forno tiepido per 2 o 3 ore, infine farli asciugare bene del tutto all'aria aperta su una gratella prima di confezionarli o di riporli in una scatola di latta per conservarli (ma si mangeranno prima....)

Colazione Carla: Torta al vino rosso
Pranzo Monica: Quaglie all'uva
Merenda Simona: Canestrelli ricchi al gavi (ciambelline al vino)
Cena Sabrina: Insalata ricca di miglio e uva
Le ciambelline al vino sono una mia pasisone...la tua versione mi stuzzica parecchio, io sono una di quelli che non ama intingere nel vino!!!! :D
RispondiEliminaUn abbraccio grande Simo
Moni
Cara Simona, cosa potrei dire, credo solo, che sono buonissimi.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Mi piace un sacco questa ricetta!!!!! devo provarli di sicuro!!!!
RispondiEliminaMolto belli e certamente squisiti: con l'aroma del Gavi avranno di certo un aroma speciale, un abbraccio!
RispondiEliminaNon conoscevo questi canestrelli al vino...molto invitanti!
RispondiEliminaOltre ad essere deliziosi, sono anche mto belli. Ne prendo uno per merenda ;-)
RispondiEliminaChe deliziosa recetta Simo ! Love it!!
RispondiEliminaBuonissime Simo, e siamo andate di vino tutte e due, poteva essere altrimenti? Bacione
RispondiEliminaBuonissimi!!!! non li conoscevo in versione glassata..baci e buona domenica :-*
RispondiEliminaHanno una buonissima grana, brava complimenti per il lavoro
RispondiEliminaNon ero ancora riuscita a passare a leggere la ricetta ma che bontà queste ciambelline! Sempre brava la Simo
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