Torta di mele classica (con confettura di albicocche)

Si sa, le torte di mele non bastano mai e non stancano, io la gradisco dodici mesi all'anno, d'inverno magari tiepida con salsa alla vaniglia o pucciata in una bevanda calda e, d'estate, servita con una pallina di gelato fiordilatte; insieme alle crostate sono le mie preferite. Questa è la versione più classica, pochi e genuini ingredienti, anche le proporzioni tra loro sono standard, insomma qui si va sul sicuro, nessuna stravaganza. Ho usato la mia confettura di albicocche e amaretti


Cosa serve per una tortiera da 22D
250 g farina 00
mezza bustina di lievito per dolci
1 pizzico sale
150 g burro morbido
150 g zucchero semolato
3 uova
3 mele
il succo e la scorza di 1 limone
latte q.b.
confettura albicocca q.b.
pinoli q.b.
zucchero di canna q.b.

Preriscaldare il forno a 180° statico, imburrare e infarinare la tortiera oppure rivestirla con carta da forno. Sbucciare le mele e tagliarle a tocchi sottili, mescolarli con un po' di zucchero di canna e con una spruzzata di succo di limone, tenere da parte.

Montare il burro morbido con lo zucchero fino a renderlo spumoso, unire un uovo alla volta (non incorporare quello successivo se il precedente non risulta ben assorbito), unire il pizzico di sale. il succo del limone e la scorza grattugiata, unire la farina setacciata al lievito, mescolare ed aggiungere latte a filo quanto basta per ottenere un composto morbido ma non troppo (circa mezzo bicchiere ma dipende dalla grandezza delle uova utilizzate), aggiungere quindi le mele, mescolare e versare il composto nella tortiera, livellare e cospargere la superficie qua e la con poca confettura di albicocca, spolverizzare con una manciata di pinoli.


Infornare per circa 40 minuti (gli ultimi 5 nel ripiano in alto per fare colorire e caramellare i pinoli e lo zucchero). Fare la prova stecchino. Sfornare e lasciare raffreddare bene prima di togliere la torta dallo stampo, quindi servire.



Tajine di coniglio speziato

Amo molto aggiungere spezie alla carne bianca e la cottura lenta e dolce della tajine arricchisce il piatto, rendendolo umido e morbido, come ad esempio il galletto, ma è perfetta anche per i moscardini cotti in tajine con melanzane


Cosa serve per DUE persone:
1/2 coniglio tagliato a piccoli pezzi
trito di: carota, sedano, cipolla e aglio q.b.
rosmarino, salvia, alloro e timo serpillo q.b.
1 cucchiaio paprika dolce
1 cucchiaio garam masala
1 piccolo peperoncino di piccantezza media (facoltativo)
aceto di vino rosso q.b.
poca acqua calda
olio evo q.b.
sale q.b.

Nella tajine inserire un filo d'olio evo con le verdure tritate e le erbe aromatiche, il peperoncino tagliato a pezzi, lasciare insaporire a fuoco basso, unire il coniglio lavato ed asciugato, fare rosolare e sfumare co un goccio di aceto di vino rosso, salare, aggiungere le spezie e poca acqua calda, portare la fiamma al minimo, se disponibile usare anche uno spargifiamma, mettere il coperchio della tajine e lasciare cuocere 40 minuti, girando i pezzi di carne almeno due o tre volte, portare a cottura controllando anche se serve aggiungere ancora un po' d'acqua.




Mini burger di ceci e aglio orsino (vegan)

Ho parlato varie volte dell'aglio orsino, nel nostro Paese poco conosciuto, anche perchè è un'erba spontanea che cresce solo nel sottobosco in alcuni luoghi del nostro nord Italia, molte persone lo confondo con il bulbo, ma non c'entra nulla. Potete dare un'occhiata al mio pesto di aglio orsino ((bärlauch) oppure replicare il mio hummus all'aglio orsino, rifare il godurioso burro all'aglio orsino per citare alcune ricette.

Oggi, alla rubrica "al km0" parliamo di erbe spontanee ed io porto quindi la mia preferita con questa ricetta vegan e senza lattosio, per ottenere una preparazione senza glutine e quindi  adatta a tutti, è sufficiente utilizzare pangrattato e lievito in polvere gluten free, un secondo piatto leggero e appagante. 



Cosa serve per 6 mini burger:
80 g ceci secchi (oppure 200 g già cotti)
un pezzo di carota-sedano-cipolla + 1 foglia di alloro*
40 g aglio orsino
1 cipollotto di Tropea
sale e pepe q.b.
mezzo cucchiaino miele di castagno
2 cucchiai olio evo + q.b per la cottura
2/3 cucchiai pangrattato
1 pizzico lievito per torte salate
scorza di mezzo limone
poca salsa piccante di pomodoro (facoltativa)


La sera prima mettere in ceci in una ciotola e coprire abbondantemente con acqua fredda, lasciare in ammollo i legumi per 12 ore. Il giorno seguente scolare i ceci e metterli in pentola a pressione con carota-sedano-cipolla e la foglia di alloro, coprire con acqua, chiudere la pentola e cuocere 25 minuti dal sibilo (in alternativa lessare in pentola normale ma occorrerà un tempo molto più lungo, leggere sulla confezione). *Se si utilizzano ceci in scatola gli aromi naturalmente non serviranno. 

Nel robot da cucina inserire i ceci cotti, dare una frullata grossolana e toglierne metà, tenere da parte.

Alla metà rimasta nel bicchiere del robot aggiungere il cipollotto tagliato a rondelle (solo la parte più tenera), il miele, il pizzico di lievito per torte, l'aglio orsino e la scorza del limone grattugiata. Azionare di nuovo le lame, unire a filo l'olio evo. Trasferire il composto in una ciotola, aggiungere la metà dei ceci cotti frullati in precedenza, unire il pangrattato, regolare sale e pepe e valutare se unire altro pangrattato o se il composto è abbastanza sodo (ma non asciutto). Coprire con pellicola e metterlo in frigo un'oretta.

Adagiare un coppapasta/tagliabiscotti da 7D oliato internamente su un foglio di carta da forno, versare all'interno del composto, schiacciare con il dorso di un cucchiaio per ottenere dei mini burger alti circa 1 cm e mezzo; proseguire fino a terminare il composto. Scaldare un filo d'olio in una padella antiaderente, fare rosolare i mini burger qualche minuto da entrambi i lati. "sporcare" il fondo del piatto da portata con un po' di salsa piccante di pomodoro, adagiare i mini burger e servirli caldi.






Canestrelli tradizionali

I canestrelli fanno parte della pasticceria secca di tutto il Piemonte (e Liguria) andando ad arricchire i vassoi con le nostre Paste di meligai baci di dama, gli amarettini morbidi, i brutti ma buoni gli ovis mollis (con confettura) i torcetti al burro piemontesi i ventaglietti di pasta sfoglia e tanti altri. 

Si differenziano dai biscotti canestrelli semplici in quanto, pur avendo la stessa forma, sono costituiti da una frolla ricca e friabile come un buon frollino burroso, invece i canestrelli tradizionali di pasticceria sono impastati con tuorli sodi (ovis mollis) e parte della farina è sostituita dalla fecola di patate, elementi che doneranno una friabilità e scioglievolezza assoluta.


Cosa serve per una teglia di canestrelli:
2 tuorli medi sodi
100 g farina 00
100 g fecola di patate
60 g zucchero semolato
125 g burro morbido
buccia grattugiata di mezzo limone naturale
i semi di mezza bacca di vaniglia
1 pizzico sale

In una ciotola montare il burro (tenuto temperatura ambiente per almeno un'ora) con lo zucchero finchè diventa spumoso e bianco, unire il pizzico di sale e gli aromi, unire poi i tuorli sodi e sbriciolati con una forchettina, appena il composto risulta amalgamato (bisogna lavorarlo in meno possibile) aggiungere la farina e la fecola precedentemente setacciate, tutta in una volta. Fare incorporare per pochi minuti, formare un panetto ed avvolgerlo con pellicola alimentare. Riporre in frigo alcune ore (meglio se tutta la notte).

Trascorso il periodo di riposo, riprendere la frolla dal frigo, manipolarla molto brevemente sul piano di lavoro leggermente infarinato e stenderla con l'aiuto del mattarello (anch'esso infarinato) per ottenere uno spessore di circa mezzo centimetro, coppare con un tagliabiscotti a orma di fiore di diametro 4 , poi con un altro cutter tondo e liscio piccolo (io ho utilizzato il levatorsoli) creare un foro centrale, continuare in questo modo fino ad esaurire la frolla (impastando sempre brevemente i ritagli). Sistemare i canestrelli sulla teglia rivestita con carta da forno inumidita ed asciugata e metterla in frigo.


Accendere il forno statico a 170° e, quando arriva a temperatura, infornare e cuocere 12/14 minuti. Controllare a vista i canestrelli che devono risultare cotti ma bianchi, non toccarli assolutamente perché si sbriciolano, lasciare quindi che raffreddino completamente fuori dal forno a temperatura ambiente nella teglia prima di poterli toccare e trasferire in un piatto, alzatina o vassoio per poterli servire. Conservare in una scatola di latta.




Farinata di ceci ai porcini secchi

Le giornate si allungano e alla rubrica "al km 0" abbiamo voglia di passare più tempo fuori casa, viva quindi le ricette veloci. Oggi ho preparato la farinata, da noi a Torino in pizzeria è irrinunciabile, oggi la propongo aromatizzata ai funghi porcini. La cottura ideale è in forno a legna, in casa bisogna un po' aggiustarsi, quindi optare per la temperatura massima disponibile e la modalità ventilata, di seguito regolarsi a seconda del proprio forno. Puoi anche provare la mia farinata di ceci classica

Io ho utilizzato una farina di ceci piemontese e i funghi porcini li ho fatti seccare io lo scorso autunno, scegliere comunque ingredienti di qualità! Pochi ma buoni, mi raccomando.

Una ricetta vegana, senza lattosio, senza glutine. Davvero per tutti




Cosa serve per una teglia da 32D (se disponibile, in rame):
180 g farina di ceci
580 g acqua
10 g funghi porcini secchi
4 cucchiai olio evo
3 generosi pizzichi sale fino
pepe macinato al momento q.b.

In una brocca inserire la farina di ceci, l'acqua e il sale, emulsionare col frullatore ad immersione molto bene per eliminare ogni grumo. Tritare finemente i porcini a coltello (sconsiglio di tritarli con il tritatutto elettrico perchè si otterrebbe una polvere), versarli nella pastella e mescolare con un cucchiaio. Coprire con pellicola e mettere la brocca in frigo lasciando riposare la pastella per 5/6 ore, se si fa la farinata per pranzo consiglio di farla anche la sera prima; se si serve a cena, di preparala la mattina.


Al momento di cuocerla preriscaldare il forno in modalità ventilata al massimo della temperatura (il mio 250° modalità ventilata intensa), versare l'olio evo all'interno della teglia e distribuirlo in modo omogeneo (l'olio anche se sembra, non sarà troppo, anzi...), tirare fuori dal frigo la brocca, mescolare con un cucchiaio e quando il forno è arrivato a temperatura estrarre parzialmente la gratella, appoggiare la teglia, quindi versare lentamente la pastella all'interno, poi con un cucchiaio mescolare in modo casuale per distribuire meglio l'olio all'interno e in superficie. 


Cuocere per 20/25 minuti poi con una forchetta alzare la base della farinata e decidere se cuocerla ancora 5 minuti lasciandola nel ripiano intermedio o spostarla nel ripiano più basso, o al contrario più alto col grill acceso in base alla doratura formata, dev'essere bella croccante sia sopra che in superficie.
Infine, sfornare, aspettare qualche minuto e macinare pepe nero q.b. secondo il proprio gusto e servire.