Risotto al radicchio tardivo di Treviso

Un risotto buonissimo mantecato con olio evo, senza cipolla e senza vino bianco, due elementi che danno acidità e servono a "sgrassare" la dove ci siano elementi di condimento che lo richiedano, in questo caso sono perfettamente inutili, anzi.. aggrediscono il sapore con retrogusto dolce del radicchio tardivo di Treviso (da non confondere con altri tipi di radicchi che invece sono amarognoli).

*la farina di semi di carrube è facoltativa, è un'alternativa alla più conosciuta maizena, non ha sapore e a volte la uso per addensare una preparazione senza ricorrere a grassi come burro, panna o formaggi (è un elemento che si usa, ad esempio, in gelateria e serve per rendere cremose le creme e sorbetti)


Cosa serve per DUE persone:
2 cespi di radicchio tardivo di Treviso
160 g. riso carnaroli vercellese
brodo vegetale piuttosto ristretto q.b.
olio evo q.b.
parmigiano reggiano 30 mesi grattugiato q.b. (per una versione vegan sostituire con prodotto vegetale)
sale e pepe q.b.
mezzo cucchiaino di farina di semi di carrube (facoltativo)*


Per prima cosa preparare un brodo vegetale facendolo un po' ristretto in modo che sia ben saporito, intanto pulire i cespi eliminando la buccia esterna della radice (non toglierla del tutto perchè è buonissima), lavarli, tagliarli a spicchi e farli brasare col coperchio a fuoco molto lento in una padella antiaderente oliata, rigirare il radicchio di tanto in tanto e lasciare cuocere finchè diventa morbido, salare e pepare quindi tenere da parte.
In un tegame antiaderente mettere un filino d'olio, (ma si può tostare anche a secco) unire il riso e farlo tostare per bene scuotendo e rimestando i chicchi; unire un paio di mestoli di brodo bollente, abbassare la fiamma e lasciare fremere il liquido mescolando molto spesso aggiungendone man mano che si consuma. Dopo 10 minuti aggiungere il radicchio cotto precedentemente lasciandone da parte due piccoli spicchi per decorare il piatto, a due minuti dal termine aggiungere la farina di semi di carruba che è facoltativa, e terminare la cottura (sempre aggiungendo il brodo che serve), regolare il sale (se il brodo è stato fatto bene non servirà molto probabilmente, io non ne ho aggiunto), a fine cottura spegnere il fuoco, mantecare con un filino d'olio evo e una manciata di parmigiano grattugiato, scuotere il tegame, lasciare riposare due minuti e servire con il radicchio tenuto da parte.
Simona

  1. Questo è un must dell'inverno a casa mia (io sono veneta). Io però non rinuncio a mantecare con il burro (di malga d'alta quota però...)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche qui in Piemonte andiamo di burro 😁 soprattutto nei risotti ma avevo la mamma ospite, ha il colesterolo alle stelle 😘

      Elimina
  2. Sai che anche io ultimamente è difficili che faccio soffritto per il risotto? Uso scaldare diremmante il riso per poi sfumarlo con un goccio di vino bianco o altro. Trovo che così il risotto non prende il sapore del soffritto. Mi piace un sacco il tuo risotto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma vero? Dipende dal condimento a volte meglio senza 🥰

      Elimina
  3. Il risotto mi è sempre piaciuto, questo poi mi ricorda la mia amata terra!!!
    Ciao con un forte abbraccio.
    Tomaso

    RispondiElimina
  4. Io adoro i risotti e con il radicchio favoloso. Tra l'altro è una verdura che sopporto altre meglio non le consumi. Buona settimana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch’io adoro il radicchio, ma proprio tutto, crudo e cotto. Buona serata Edvige

      Elimina
  5. Un risotto gustosissimo per chiudere l'inverno in grande e buon appetito

    RispondiElimina

La moderazione è attiva. Commenti con pubblicità e link commerciali non verranno pubblicati.
Navigando e scrivendo commenti si acconsente al trattamento e all'archiviazione dei propri dati personali da parte degli autori di questo sito, confermando di aver letto ed accettato il regolamento nella sezione preposta su questa home page "Privacy policy"

Buona giornata!