Ho scelto per festeggiare una semplice ma aromaticissima, golosissima e profumatissima frutta cotta che mi ricorda quando la preparava mia nonna, (anche se penso usasse solamente chiodi di garofano e cannella ed in più aggiungeva cacao amaro ed amaretti) ed usava probabilmente ciò che rimaneva, nel periodo autunnale e ciò che si iniziava a cogliere, dai vari alberi da frutto che avevamo alla casa di campagna: colti e cotti: lei spesso la faceva pippiare (proprio come si fa col ragù) sulla stufa a legna nella grande cucina, ed il profumo che emanava lo ricordo ancora adesso.
Cosa serve per ottenere una tazzona/ciotola piena di frutta:
3 pesche gialle
3 meline piccole rosse (io ho usato quelle del mio albero) il corrispettivo di una mela grande normale
1 anice stellato
un cucchiaino raso di cannella in polvere
un cucchiaino raso di cardamomo
1/2 cucchiaino raso di coriandolo
due cucchiai di porto bianco (o altro vino da dessert liquoroso bianco)
1 cucchiaio di zucchero di canna grezzo scuro
1/2 cucchiaio di miele di montagna
granella di pistacchi di Bronte q.b.
Lavare e sbucciare la frutta. Tagliarla a dadini non troppo piccoli. Metterla in un tegamino ed aggiungere tutti gli ingredienti tranne il porto.
Portare al bollore sempre mescolando, quando il miele e lo zucchero saranno sciolti, ovvero pochi minuti, unire il porto e farlo evaporare, unire una tazzina d'acqua, abbassare il fuoco, mettere il coperchio e fare cuocere la frutta a lungo; una buona mezz'ora (ma anche più) deve essere ben cotta non soda (sennò che frutta cotta è) ma nemmeno sfatta come una marmellata, quindi regolarsi semplicemente infilzandola con una forchettina.
Spegnere, lasciare intiepidire a temperatura ambiente, eliminare l'anice stellato e guarnire con granella di pistacchi.
Servire
Colazione Carla ciambella di mele e yogurt
Pranzo Consuelo soba in brodo di verdure colorate
Merenda Simona frutta cotta speziata per la festa dei nonni
Cena Ospite Terry pane rustico al farro e ceci
Seguiteci anche sulla nostra pagina facebook cliccando QUI
Deliziosa, davvero un bel dessert...trovo la frutta cotta golosa, questa tua assolutamente da provare!
RispondiEliminaCara Simona, è veramente bella questa frittata per i nonni!!!
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Immagino il delizioso profumo di questa frutta cotta speziata che sa tanto di casa e dolci coccole.....e chi le sa far meglio dei nonnni!!!
RispondiEliminaBaci
Immagino il sublimo profumo che emanava quella frutta sulla stufa della tua nonna ^_^ che bellissimi ricordi che ci hai regalato ^_^
RispondiEliminaBuon we <3
Anche a me la frutta cotta mi ricorda i miei nonni. Mia nonna tutti i pomeriggi preprava le mele cotte per lei e mio nonno come dessert di fine cena. Golosa questa tua ricetta. Un bacione buon weekend.
RispondiEliminaMia nonna una ricetta così di frutta non l'ha mai fatto,al massimo mele cotte (anche se però era brava a fare altri piatti)...
RispondiEliminaComunque una ricetta invitante e profumata,sicuramente da provare!!!
Un abbraccio
Non sono ancora nonna (l'età c'è tutta però....) però io adoro la frutta cotta speziata. Sai quante volte la preparo in inverno?
RispondiEliminaPosso prenderne una cucchiaiata?
Buon fine settimana :)
un dolce comfort food perfetto per una coccola ! Buon we, un bacione
RispondiEliminaCredo che la festa dei nonni sia una ricorrenza davvero bella (nella speranza che non diventi troppo commerciale come altre), ma quel che fa la differenza è proprio l'affetto che ci si mette. I nonni sono insostituibili!
RispondiEliminaGrazie per questa deliziosa ricetta che trovo molto appropriata! :D
(-Ire)
Grazie mile carissime!
EliminaAdoro la frutta cotta... con le spezie ancor di più!! bacioni e buon w.e. :-*
RispondiEliminaQuesta è davvero una ricetta di nonna ... me l'hai fatta tornare in mente. Io non so lei cosa ci metteva dentro, so che si sentiva un profumo per tutta casa, quando lei cucinava la sua frutta cotta. E noi la prendevamo in giro, perchè amava mangiare quella per cena, magari si beveva dietro un bicchiere di latte. Noi da piccoli non ne volevamo sapere di assaggiare ma appena abbiamo raggiunto l'età della ragione, la "rubavamo" quando ancora era sul fuoco e la stava cucinando. Pensa che ricordi mi hai suscitato!
RispondiEliminaSono felice non solo di averti suscitato ricordi teneri ma che tu li abbia condividi con noi tutti attraverso la mia ricetta è il mio blog 💞 (beh la versione di mia nonna, come ho specificato, era piemontese con gli amaretti, i pistacchi e il cardamomo li ho aggiunti io 😉 però sono più golosa della versione di mia nonna)
EliminaBrava Simo, ricettina molto interessante.
RispondiEliminaMandi
Tu non la prepari la frutta cotta a orso tuo? 😘
EliminaBuona e adatta a me come nonna ahahahaha ma nipote di sicuro non si mette in cucina....preso nota. Buona fine settimasna.
RispondiElimina😁🤣 che sagoma! È buona per tutti 🤗
EliminaMagari avessi i nonni e le nonne e pertanto i miei genitori avessero ancora le loro mamme ed i loro papà :( Bè non rattristiamoi ma anzi sorridiamo dinnanzi ad una delizia come questa.
RispondiEliminala frutta cotta per me sa proprio di casa e la tua è davvero specialissima . Un abbraccio Simo
RispondiEliminaQuanti ricordi che hai portato a galla Simona...w i nonni.
RispondiEliminaA nome di tutti i nonni ringrazio, anche perchè i nipoti si ricordano le festa dei nonni i figli mai della festa del papà
RispondiEliminaprego :-) guarda i figli dimenticano anche la festa della mamma molto spesso, consolati coi tuoi nipotini caro mio :-)
Elimina