Gallette Bretoni



Cosa serve:


250 g farina 00
150 g. zucchero semolato
60 g. burro salato o leggermente salato
1 uovo
2 cucchiai di latte
1 tuorlo
1/2 bustina di lievito

L'impasto si può fare a mano o nel robot da cucina.

Si procede come per la pasta frolla:
Se fatto a mano usare il burro ammorbidito a temperatura ambiente, 
se fatto con il robot, usarlo a pezzettini freddo da frigo.
Sfarinare il burro con la farina ed il lievito con la punta delle dita (o azionare per un minuto il robot)
aggiungere lo zucchero, l'uovo intero leggermente sbattuto ed il latte.
Non lavorare troppo l'impasto.
Formare una palla, avvolgerla nella pellicola e mettere a riposare in frigo
per un'ora.

Trascorso questo tempo, riprendere l'impasto e lavorarlo velocemente con le mani per ammorbidirlo.


Accendere il forno a 160°

Stendere l'impasto in una sfoglia spessa circa 5 mm.
Ricavare con un tagliabiscotti liscio e abbastanza grande
(le gallette sono grandi quanto i biscotti "digestive")dei dischi.
Spennellare con il tuorlo d'uovo sbattuto con un goccio di latte.



Infornare le gallette, messe su carta forno e sulla placca, per circa 15 minuti.
Io ho usato un accessorio da cucina ricevuto in regalo da mio figlio, lo ha
comprato in Germania, ed ho scritto su ogni galletta "bretagne"



Torta Margherita

Per la torta margherita (o pasta margherita), la torta paradiso, la genoise e il pan di spagna NON va usato il lievito! E' sbagliato. Così come è sbagliato aggiungere latte o qualsiasi altro ingrediente che non sia: farina e fecola (o amido di mais), uova, zucchero e aromi. A volte burro. Punto.
Sono paste cotte tradizionali e di base della pasticceria italiana, rese sofficissime dall'alto contenuto di uova che, inglobando tanta aria, risultano leggerissime e morbide, adatte da farcire o da mangiare al naturale spolverizzate da un leggero strato di zucchero a velo.

Queste sono torte apparentemente semplici, ed è palese non lo siano altrimenti non si spiega perchè moltissimi aggiungono il lievito per avere una scorciatoia, vita facile e sicura.. ma,aggiungendolo, il risultato quale la  sofficità, consistenza e durata della torta non sono paragonabili. Le insidie sono poche ma incisive, avendo comunque cura nel rispettare a tavolino i passaggi e le temperature, il risultato è garantito ed è davvero soddisfacente.


Cosa serve per uno stampo a cerniera apribile da 23-24D:

100 g. farina 00
100 g. fecola di patate
180 g. zucchero semolato
6 uova
110 g. burro
1 cucchiaio raso di marsala secco (o se si preferisce, scorza di limone grattugiata o semi di vaniglia)
un pizzico di sale
zucchero a velo q.b.

Se si possiede un termometro a sonda e un po' di esperienza, l'ideale è riscaldare le uova leggermente sbattute a bagnomaria, fino a 40° Tenendole sempre in movimento con una forchetta, e poi montarle insieme allo zucchero e saltare il prossimo passaggio fino ad incorporare il marsala e poi proseguire. Anche senza termometro ci si può regolare toccando le uova. Si devono percepire appena calde.
Se si teme di fare la frittata lasciare perdere e procedere come segue:
usare uova lasciate a temperatura ambiente da qualche ora,  montare i tuorli con metà dello zucchero finchè si ottiene un composto molto spumoso e biancastro (circa 15 minuti con le fruste elettriche) occorre incorporare molta aria all'impasto.
Sbattere gli albumi con il pizzico di sale, quando stanno per montare aggiungere il rimanente zucchero, gli albumi devono essere ben montati ma non a neve fermissima (tipo blocco), perchè in cottura devono ancora gonfiare, se sono montatissimi poi non crescono più; aggiungere ora il marsala secco.

Amalgamare con una spatolina i due composti in modo delicato.
Incorporare ora sempre delicatamente, in 3 step e a pioggia, le farine precedentemente setacciate
Unire a filo, sempre mescolando lo stretto necessario dal basso verso l'alto, il burro fuso ed intiepidito (NON deve essere caldo ma solo appena-appena tiepido cioè a 40 gradi))
Trasferire il composto senza sbatterlo e senza livellarlo in una tortiera con cerniera apribile imburrata ed infarinata perfettamente.

 

Cuocere in forno preriscaldato a 170° per 30- 35 minuti. Fare la prova stecchino.
Quando è fredda, spolverizzarla con lo zucchero a velo.
Torta buonissima! Tra le più buone, si scioglie in bocca

Ciambella soffice alle albicocche

Cosa serve:

280 g. farina rinforzata o 00
100 g. di burro appena fuso
3 uova
1 pizzico di sale
140 g. di zucchero
zucchero a velo q.b.
170 ml. di latte
1 bustina lievito vanigliato
la scorza grattugiata di 1 limone bio
6 albicocche (o più dipende la grandezza)

Usare gli ingredienti a temperatura ambiente.
Separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi con un pizzico di sale
a neve ben ferma.
Separatamente montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il burro liquefatto,
la scorza del limone, e, alternativamente, la farina setacciata con il lievito ed il latte.

Incorporare gli albumi montati a neve usando una spatolina o un cucchiaio di legno.
Imburrare ed infarinare uno stampo a ciambella e versare il composto.
Lavare ed asciugare le albicocche, tagliarle in quarti e disporle a raggiera.


Cuocere la ciambella in forno preriscaldato a 170° per circa 45 minuti in forno
ventilato o 50 minuti in forno statico.
Lasciare raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.





Parmigianine di zucchine tonde e melanzane in fiori di zucca

Adoro sia le parmigiane di melanzane che di zucchine e, ancor di più amo i fiori di zucca. Fritti, ripieni, al forno... e così ho pensato di mettere insieme questi sapori e di portare a tavola queste belle e gustose parmigianine,(esisterà questo termine?) ottime da servire sia come antipasto caldo/tiepido (a me piacciono anche fredde) che come contorno.
L'idea poi della monoporzione è utile e versatile ad esempio anche per un buffet.



Cosa serve per 6 stampini usa-getta tipo cuki:


6 fiori di zucca belli cicciosi
2 melanzane 
2/3 zucchine tonde (dipende dalla grandezza)
2 uova
farina di riso q.b. 
parmigiano grattugiato q.b.
1 mozzarella fiordilatte
qualche cucchiaiata di salsa di pomodoro
sale e pepe
2 foglie di basilico
2 foglie di menta fresca
olio e pangrattato per gli stampini
olio di arachidi per friggere



Per le fritture di verdure (e di pesce) uso la farina di riso, ogni tanto qualcuno mi chiede il motivo. E', secondo me, l'ideale per ottenere fritti asciutti e leggeri, non assorbe l'olio come la farina di frumento ed il risultato è senz'altro più leggero e più piacevole è il sapore.
Per prima cosa tagliare le  melanzane a fettine sottili senza spellarle e mettere le fette cosparse di sale grosso in un colapasta. Coprire con un piatto e lasciare che "buttino" l'acqua amara per un'oretta. Poi lavarle ed asciugarle perfettamente.
Sbattere le uova. Passare le fette di melanzane nell'uovo facendo sgocciolare molto bene, passarle nella farina di riso e friggere in olio di arachidi caldo ma non fumante. Scolarle su carta da cucina e salare leggermente.
Tagliare le zucchine sempre a fettine sottili e procedere l'impanatura come per le melanzane. Friggere. Salare leggermente.



Oliare leggermente e cospargere di pangrattato 6 stampini, lavare con molta delicatezza i fiori di zucca eliminando il picciolo interno. Tagliarli in due.
Adagiare una fetta di zucchina tonda, poi mezzo fiore di zucca (crudo) sul fondo di ogni stampino, poi disporre le fette di melanzane in modo che trasbordino dallo stampino. Mettere dunque sul fondo una fetta di zucchina tonda, una fettina sottile  di mozzarella, una cucchiaiata scarsa di salsa di pomodoro alla quale si sarà aggiunto un trito di menta, basilico, un pizzico di sale e pepe, una spolverata di parmigiano grattugiato e finire con un'altra fetta di zucchina tonda, rivoltare le estremità trasbordanti delle fette di melanzana.
Continuare in questo modo con tutti gli stampini.



Premere il tutto e ultimare con l'altra metà del fiore di zucca.



Passare gli stampini in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti.
Sfornare, attendere qualche minuto, sformarli e servire.










Muffin e tortine con cuore di albicocca caramellata

Questi muffin e tortine sono davvero deliziosi e facili da preparare. Io sostengo sempre che la semplicità, molto spesso, sia sinonimo di bontà soprattutto quando si utilizzano, come in questo caso, prodotti genuini a km.0, le albicocche non sono mie ma me le ha omaggiate una mia amica che ha la fortuna di avere un albicocco meraviglioso, (la mia piantina è invece ancora piccolina....) e BIO!
Il burro è di montagna, in questa stagione con le scampagnate ci riforniamo dai margari :-)

Cosa serve:


160 g. di farina rinforzata o 00
2 uova
100 g. di zucchero + 70 g.
60 g. di burro
50 ml. panna liquida
40 ml. latte
qualche goccia essenza vaniglia
mezza bustina di lievito
zucchero a velo q.b.
un pizzico di sale
300 g. albicocche

Lavare le albicocche e tagliarle a pezzettini.



Mettere le albicocche e 70 g. di zucchero in una padella andiaderente e
fare cuocere a fiamma bassissima finchè le albicocche si siano caramellate 
e disfatte (circa 16 minuti) mescolando quasi continuamente.



In una terrina montare le uova con i 100 g. di zucchero, unire il latte, la panna 
ed il burro fuso. Unire il pizzico di sale e le gocce di vaniglia.
Unire molto velocemente la farina setacciata al lievito.
Versare il composto negli stampi per muffin (o come ho fatto io, in stampi per muffin 
e tortine) fino a poco più di metà dell'altezza. Unire una cucchiaiata di composta di
albicocche caramellate.




Cuocere in forno preriscaldato a 170° ventilato 20 minuti per i muffin, 15 minuti per le tortine.
Sfornare, lasciare raffreddare, spolverizzare con zucchero a velo e servire.
Ottimi anche appena tiepidi


Soffici-soffici....






Biscotti novaresi

Questi biscotti di Novara, sono i cugini dei savoiardi: non contengono grassi,
ne lievito, sono ideali da inzuppare nel the o nel latte, da offrire agli anziani e ai bambini in convalescenza per la presenza delle energetiche uova e l'assenza di burro.
Si lavorano facendo montare molto bene le uova con lo zucchero a bagnomaria.

Cosa serve:
250 g. farina 00
250 g. di zucchero
5 uova
2-3 cucchiai di acqua calda
1 o 2 biscotti secchi (tipo novellino o galletta)
se volete biscotti morbidi, aggiungete una punta di lievito, anche se la ricetta non lo prevede.

In un casseruolino posto su un altro un po' più grande adatto per il bagnomaria,
sbattere con le fruste elettriche le uova a temperatura ambiente, con lo zucchero.
Aggiungere 2-3 cucchiai di acqua calda quando il composto sta diventando spumoso.


Togliere dal fuoco, mettere il composto in una terrina e continuare a montare.


Eliminare le fruste e, con una spatolina o cucchiaio di legno, aggiungere a pioggia la farina
setacciata, (con il lievito - opzionale) mescolando dal basso verso l'alto per non far smontare il composto.

Accendere il forno a 180°
Foderare con carta forno la placca del forno e, con l'aiuto di un cucchiaio
(se l'avete grande, ma proprio grande, potete usare una sac-a-poche con il
beccuccio largo e liscio) mettere una striscia di composto, formando così un biscottone.
Devono essere grandi, non piccoli come pavesini, per intenderci.


Lasciare un po' di spazio tra un biscotto e l'altro.
Non occorre affatto che siano uguali-perfetti. Anzi.. nelle panetterie e pasticcerie li vedrete
uno diverso dall'altro.
Con un frullino tritare finemente i due biscotti secchi.
Spolverizzare la polvere ottenuta sopra i biscotti.
Infornare per circa 20 minuti, lasciare raffreddare e servire per la colazione o merenda.
Essendo privi di  burro, si conservano a lungo, non inacidiscono, ma devono essere riposti in una scatola di latta, altrimenti si seccano troppo.



Quiche con zucchine, robiola e pomodori secchi

La ricetta l'ho inventata. Ho cercato di assemblare sapori che amo, tentando di creare un connubio piacevole. Spero vi piaccia.


Cosa serve per la pasta brisée al timo:
300 g. farina 00 W 170 BIO
125 g. burro
50 ml acqua gelata
1 presa di sale
2 rametti di timo (che ho sulla terrazza...)

Cosa serve per il ripieno:
1/2 kg. di  zucchine con il fiore (dell'orto fresche-fresche)
5 pomodori secchi
1 puntina di aglio
un ciuffo di menta fresca (che ho sulla terrazza...)
una manciata di pinoli
sale
150 g. robiola
50 ml. panna da cucina
olio e.v.o.

In una ciotolina mettere i pomodori a rinvenire in acqua tiepida.
Fare la pasta brisèe:  Sfarinare la farina con il burro tagliato a pezzettini freddo da frigo, il timo ed il sale, aggiungere l'acqua gelata ed impastare molto velocemente, formare una palla
e metterla in frigo, avvolta da pellicola, per almeno mezz'ora.


Nel frattempo mondare e tagliare a cubettini piccoli le zucchine.Unire anche i fiori puliti dal pistillo.
Metterle a soffriggere in poco olio e.v.o. e una puntina di aglio,



dopo cinque minuti, aggiungerei pomodori strizzati e tagliati grossolanamente, continuare la cottura per altri cinque minuti.
Aggiungere la menta, salare e dopo pochi minuti spegnere.
Lasciare intiepidire.
Nel frattempo prendere la pasta dal frigo, rimodellarla un po' con le mani per renderla
maneggevole e stenderla con il mattarello.
Imburrare ed infarinare una teglia per crostate e foderarla (compresi i bordi) con la pasta


Unire alle zucchine la robiola e la panna. Amalgamare bene e versare il ripieno sulla pasta.
Cospargere una manciata di pinoli.


Infornare in forno preriscaldato a 180° forno ventilato per 30/35 minuti.
Lasciare leggermente intiepidire e servire




Bonet al caffè (senza amaretti)

Il bonet classico è quello al cioccolato ed è una squisitezza, uno di quei dolci al cucchiaio piemontesi che piacciono a tutti (o quasi).. beh! per quei pochi ai quali non piacciono gli amaretti, per gli amanti del caffè, per i golosi in generale.. oggi vi propongo un'altra versione. Non è meno buona, anzi..
Attenzione: non è da confondere con la panna cotta al caffè, altro dolce godurioso, perchè, come ben sapete, quest'ultima si prepara con colla di pesce e zero uova, mentre questo è un bonet rivisitato e senza amaretti.
Aggiungo che il bonet, il suo nome,  deriva da un antico recipiente di cottura: uno stampo in rame.

Cosa serve per otto porzioni:
400 ml. di panna liquida
8 uova
1 bicchiere grande di latte intero
4 tazzine di caffè
14 cucchiai di zucchero

Sbattere le uova con 8 cucchiai di zucchero il tempo di amalgamare bene gli ingredienti
Aggiungere la panna, il caffè raffreddato a temperatura ambiente e mescolare delicatamente 
Accendere il forno a 220°
Fare caramellare il restante zucchero con due cucchiai di acqua a fuoco dolce in un pentolino antiaderente.
NON  girare mai lo zucchero. semplicemente muovete il pentolino finchè si sarà formato un caramello dorato.
Versare il caramello in uno stampo circolare a ciambella (il classico per il bonet) oppure in stampini singoli.
Versare, poi, il composto e fare cuocere in forno caldo a bagnomaria per 30/35 minuti a 220°
Fare raffreddare a temperatura ambiente, poi mettere in frigo 3-4 ore e servire




Melanzane sott'olio

Eccole!!!! le prime melanzane del mio orto, e la menta che cresce sul mio terrazzo! Nella foto sembrerebbero grandine, in realtà sono piccole e lunghe, quasi prive di semi e dunque perfette per essere utilizzate da mettere nei vasetti per l'inverno.

Cosa serve:
3 kg. e 1/2 di melanzane scure sottili e lunghe
1 bottiglia di vino di aceto bianco
acqua
sale
olio d'oliva o e.v.o. q.b.
foglioline di menta fresca
origano
aglio tagliato a fettine sottili
pezzi di peperoncino fresco o secco (facoltativo)


Lavare le melanzane ed eliminare le estremità. Tagliarle a fette non troppo sottili, senza pelarle,  e metterle in uno (per questa quantità ne occorrono due) scolapasta, cospargetele di sale fine e lasciatele un paio d'ore a spurgare l'amaro.
Asciugatele con carta scottex.
Mettere sul fuoco una pentola di acciaio ed aggiungete la bottiglia di aceto + la stessa quantità d'acqua e pochissimo sale grosso.

Portate ad ebollizione e mettere a cuocere, poche alla volta, le fette di melanzane che dovranno bollire pochissimo: 3-4 minuti dalla ripresa del bollore.
Scolatele su un canovaccio da cucina. (o una vecchia tovaglia: si macchierà ma in lavatrice a 60° ritornerà perfetta)
Quando le avrete fatte sbollentare tutte, prendete una spianatoia ed allineate le fette di melanzana. Mettetele al sole mezza giornata (dipende dove abitate, al sud che fa più caldo, anche meno) Devono asciugare perfettamente, risultare quasi secche.

A questo punto, spolverizzatele con origano. Prendete i vasetti che devono essere puliti e perfettamente asciutti e alternate fette di melanzana, fettine d'aglio, foglioline di menta. (e peperoncino se vi piace)
Schiacciate le fette, delicatamente, in modo da non lasciare spazi vuoti.
Ricoprite con ottimo olio d'oliva o e.v.o.
Proseguite fino ad esaurimento delle fette di melanzana.
NON mettete il coperchio, ma coprite con pellicola alimentare o un canovaccio (per far sì che qualche ospite indesiderato - moscerini - si introduca nella vostra preparazione)
Il giorno successivo potrebbe essere necessario aggiungere altro olio.

Ora potete incapsulare. Fate sterilizzare 1/2 ora.
Si può consumare dopo un mese


Con questa quantità di melanzane ho ottenuto 8 vasetti da 250 gr.
Con l'olio potrete, poi, usarlo come condimento per la pastasciutta. Ottimo!


Biscottoni al latte per la colazione

Questi biscottoni sono l'ideale da "pucciare" nel latte o nel the.
Sapete... detesto quei biscotti che quando li inzuppi .. diventano subito molli e..splash te li ritrovi sotto forma di pappetta molle nella tazza. Bleah.
Questi rimangono morbidi ma compatti e li senti sotto ai denti, sono anche veloci e facili da fare.
Perfetti per i bambini - contengono poco burro e poco zucchero.


Cosa serve:


250 g. farina 00
50 g. di burro
50 g. zucchero semolato
40 ml. latte condensato
2 uova
1 limone bio
1 cucchiaino di lievito
un pizzico di sale.


Fare una frolla mettendo nel robot da cucina il burro freddo da frigo tagliato a tocchettini e la farina setacciata con il lievito. Azionare pochi istanti la lama.
Aggiungere il sale, lo zucchero (tranne un cucchiaio), il latte condensato e i tuorli delle  uova precedentemente leggermente sbattuti. Unire poi la buccia grattugiata del limone.
Azionare nuovamente il robot per qualche minuto, finchè gli ingredienti si siano amalgamanti.
Prendere il composto e, molto velocemente, con le mani, formare una palla.
Avvolgerla nella pellicola e metterla in frigo per mezz'ora.

Riprendere l'impasto e maneggiarlo un po' tra le mani per renderlo morbido.
Stenderlo su una spianatoia leggermente infarinata e tagliare dei biscotti alti circa 1/2 cm. della forma che volete, io ho scelto di dare la classica forma rettangolare dei biscottoni da inzuppo.
Adagiarli sulla placca rivestita da carta forno.
Sbattere un albume e spennellare i biscotti.
Spolverizzarli con il cucchiaio di zucchero tenuto da parte.

Cuocerli in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti, o finchè si siano leggermente dorati.
Conservarli in una scatola di latta.








Sfogliatine alle fragole

Eh.. sì ancora fragole! Se poi sono fresche-fresche appena raccolte nell'orto allora sono ancora più golose, succose e dolci e.. ovviamente, da non sottovalutare, completamente BIO
Per onestà dico che non sono del mio orto,non le ho piantate quest'anno, ma dell'orto di una mia conoscente, comunque poco cambia...
E' una ricettina facilissima e velocissima se utilizzare pasta sfoglia confezionata. Decisamente più lunga e più laboriosa se la sfoglia la fate voi, ma ne val la pena.. inoltre io la faccio davvero raramente, ma a quantità industriali, poi la congelo già porzionata e sono "a posto" per parecchio tempo.
Di seguito metto il link per la preparazione.

Cosa serve:


250 g. pasta sfoglia. Per la mia clicca qui
n. 10/12 fragoloni
zucchero semolato
zucchero a velo

Stendere la pasta sfoglia e ricavare un rettangolo.
Ritagliare nove rettangoli e adagiare tre fettine di fragola su ognuno.
Spolverizzare con zucchero semolato.



Mettere le sfogliatine su carta forno ed infornare in forno già caldo a 200°
per circa 20 minuti.
Sfornare, lasciare raffreddare e spolverizzare ancora con zucchero a velo.
Se non mangiate subito le sfogliatine, o comunque non le consumate tutte, conservatele al fresco, perchè la fragola cotta tende a deteriorarsi velocemente.




Carciofini sott'olio da conservare

I carciofini da conservare vanno preparati in questo periodo, ossia aprile-maggio, quando sono piccolissimi e si comprano a peso. Io uso quelli sardi con le spine che, per me, sono i migliori per questa preparazione.
Li ho fatti poco dopo Pasqua, in una giornata bella soleggiata.
(Ora qui continua a piovere e ci sono 12°...)


Cosa serve:


3 kg. di carciofini
2 limoni
1 lt. e mezzo di aceto per conserve o aceto bianco
alcune foglie di menta fresca 
alcune foglie di alloro
aglio q.b.
pepe in grani q.b.
peperoncino q.b.
Mix erbe aromatiche provenzali secche q.b. 
sale
olio e.v.o. q.b. (o se preferite olio d'oliva)


Tagliare i gambi, eliminare parecchie foglie esterne fino ad ottenere il cuore dei carciofini, eliminare le punte spinose. Ci sarà molto scarto. Lasciarli interi.
Man mano che si puliscono metterli in un recipiente capiente (va bene anche la vasca del lavandino precedentemente lavata con amuchina) pieno d'acqua e il succo dei limoni. Questo servirà a non fare annerire i carciofini.


In una grande pentola portare a bollore l'aceto con un bicchiere d'acqua, qualche foglia di alloro, qualche granello di pepe e un pugnetto di sale grosso.
Scottare i carciofini per 4/5 minuti dalla ripresa del bollore. Non occorre cuocerli tutti in una volta, altrimenti vi servirà un pentolone decisamente grande e una maggior quantità di aceto.
Potete scottarli un po' alla volta.
Recuperarli con una schiumarola e metterli a scolare in un colapasta.
Successivamente, una volta cotti tutti, stendere sul tavolo un paio di canovacci da cucina e disporre i carciofini a "testa in giù" e lasciarli asciugare tutta la notte.


La mattina successiva, invasarli distribuendoli uniformemente aiutandosi con una pinza da cucina, dentro a vasetti puliti e perfettamente asciutti. Occorre cercare di lasciare meno spazio possibile tra un carciofino e l'altro, evitando però di schiacciarli troppo per non rovinarli.
Alternare foglie di menta, fettine di aglio, peperoncino a pezzi, le erbe aromatiche e granelli di pepe.
Coprire con buon olio e lasciarli così fino alla sera.
Di sera, controllare il livello dell'olio. Generalmente si abbassa un po', dunque rabboccare l'olio necessario perchè siano completamente coperti.
Chiudere con capsule nuove e sterilizzare per 20 minuti dal bollore dell'acqua.
Ricordarsi che i vasetti devono essere completamente coperti d'acqua.
Lasciare i vasetti raffreddare nell'acqua della sterilizzazione.
Dopodichè si possono etichettare e mettere a riposare in cantina o un un luogo fresco e buio. Aspettare due mesi prima di consumarli.


C'è chi non sterilizza le verdure messe sott'olio, io preferisco sterilizzare tutto o quasi... escludo solo le marmellate.
Per regolarvi: con queste proporzioni ho ottenuto 3 vasetti da 1/2 kg. e 2 vasetti da 250 g.




Frittata di luvertin

Ieri,  siamo andati a raccogliere i luvertin.
Cosa sono? per chi non fosse di queste parti.. lo spiego subito: si tratta di luppolo selvatico, cresce spontaneamente in mezzo ai rovi, ha un sapore intenso ed unico, è versatile, si può far leggermente lessare e si può preparare alla parmigiana (come gli asparagi) oppure si possono fare ottimi risotti, torte salate, flan ecc. ma, secondo me, il modo migliore per gustarli è una velocissima e facilissima frittata!

Cosa serve:


5 uova
3 belle manciate di luvertin
sale
poco olio e.v.o.


Raccogliere i luvertin fino alla seconda foglia.
Lavarli molto bene e tritarli a coltello molto ma molto grossolanamente.
In una padella antiaderente mettere poco olio e.v.o. ed i luvertin.
Farli cuocere pochi minuti a fuoco basso, salare leggermente.
Sbattere le uova, salare leggermente ed unirle ai luvertin.
Cuocere a fuoco basso per non fare bruciacchiare le uova che diventerebbero amare, girare la frittata con l'aiuto di una spatolina, far cuocere ancora qualche minuto e.... la frittata più economica, sana, veloce e buona del mondo è servita!







Choux al prosciutto e caprino fresco

Questi choux sono davvero sfiziosi, io li ho serviti come antipasto, ma sono perfetti anche come stuzzichino e/o da servire con l'aperitivo. Sono, inoltre, simpatici perchè a prima vista sembrano dei bignè dolci, invece.. la sorpresa è il ripieno delicatamente salato.



Cosa serve per la pasta choux: * aggiornamento: ora ho adottato la ricetta per me perfetta per la pasta choux, clicca qui


250 ml. di acqua
75 gr. di burro
4 uova da 55/58 gr. a temperatura ambiente
150 g. farina 00
1 pizzico di sale
1 pizzico di zucchero


Cosa serve per il ripieno:


150 g. prosciutto cotto
50 g. di caprino fresco (vero caprino, non rotolini di latte vaccino)
50 g. di burro
un cucchiaio di cognac 
un pizzico di sale
una presa di erba cipollina fresca sminuzzata con le forbici


Preparare gli choux:


Mettere sul fuoco un pentolino con l'acqua, i pizzichi di sale e zucchero e il burro.
Appena inizia il bollore, allontanare il pentolino dal fuoco e aggiungere, tutta in una volta, la farina. Mescolare molto velocemente con una frusta in materiale antiaderente o di legno. (se non avete una frusta, usate un cucchiaio grande di legno)
Rimettere sul fuoco a fiamma dolcissima e, sempre mescolando con una certa energia, lasciare cuocere finchè si sente sfrigolare e la pasta si stacca dalle pareti.



Togliere dal fuoco, versare la pasta in una boule e lasciare un po' intiepidire.
Mettere al frullino le fruste a gancio (se non l'avete procedete a mano, ma aspettatevi di farvi due bicipiti grossi così....) unire ora le uova. Una alla volta.
Non unire la successiva se la precedente non è ben assorbita.
Mettere l'impasto in una siringa per dolci o una sac-a-poche con la bocchetta larga liscia. Ricoprire la placca del forno con carta-forno e formare delle palline ben distanziate l'una dall'altra.
Cuocere in forno già caldo a 220° per 15 minuti, poi (senza aprire il forno) abbassare la temperatura a 180° per altri 15 minuti, poi abbassare la temperatura a 160° e lasciate cuocere ancora per altri 10 minuti con il forno aperto a fessura.
Spegnere il forno e lasciarli ancora per altri 10 minuti sempre aperto a fessura.
questo farà sì che gli choux non si sgonfino.
Poi sfornarli e farli raffreddare per bene.



Preparare il ripieno:
Tenere almeno un'ora a temperatura ambiente il burro.
Nel robot da cucina inserire il prosciutto a cubetti e il caprino. Frullare per ottenere un composto morbido.


A parte con una frusta, montare il burro fino ad ottenere un composto spumoso.
Aggiungerlo al prosciutto e formaggio. Aggiungere un pizzico di sale, il cucchiaio di cognac e l'erba cipollina.
Con l'aiuto di una siringa per dolci o sac-a-poche, con la bocchetta lunga e stretta, molto delicatamente, riempire bene gli choux. Mettere ogni choux in un pirottino di carta.
Riporre in frigo almeno un'oretta e servire.