Attenzione: non è da confondere con la panna cotta al caffè, altro dolce godurioso, perchè, come ben sapete, quest'ultima si prepara con colla di pesce e zero uova, mentre questo è un bonet rivisitato e senza amaretti.
Aggiungo che il bonet, il suo nome, deriva da un antico recipiente di cottura: uno stampo in rame.
Cosa serve per otto porzioni:
400 ml. di panna liquida
8 uova
1 bicchiere grande di latte intero
4 tazzine di caffè
14 cucchiai di zucchero
Sbattere le uova con 8 cucchiai di zucchero il tempo di amalgamare bene gli ingredienti
Aggiungere la panna, il caffè raffreddato a temperatura ambiente e mescolare delicatamente
Accendere il forno a 220°
Fare caramellare il restante zucchero con due cucchiai di acqua a fuoco dolce in un pentolino antiaderente.
NON girare mai lo zucchero. semplicemente muovete il pentolino finchè si sarà formato un caramello dorato.
Versare il caramello in uno stampo circolare a ciambella (il classico per il bonet) oppure in stampini singoli.
Versare, poi, il composto e fare cuocere in forno caldo a bagnomaria per 30/35 minuti a 220°
Fare raffreddare a temperatura ambiente, poi mettere in frigo 3-4 ore e servire
nessun pasticcio, anzi, un dolce buonissimo!!
RispondiEliminaLe bun su si!
RispondiEliminaio non l'ho mai assaggiato ma mi ispira molto!!
RispondiEliminaBuon fine settimana :-)
Ma che bella idea!!! Bravissima!!
RispondiEliminaquesto è un dolce che non ho mai preparato e che mi incuriosisce molto. Il tuo è bellissimo! Ti faccio i complimenti! a presto, baci!
RispondiEliminaIl bonet io lo amo, anche quello classico, ma questo è una meravigliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
RispondiEliminaMa sono io che non vedo , o hai dimenticato di dire quante uova ci vanno???
Aspetto di sapere se devo andare dall'oculista o se sono solo cotta, hihihihihihih, oggi ho cucinato tutto il giorno.
Buone we
e da leccarsi i baffi ,complimenti ,baci
RispondiEliminaquesta cosa mi sembra molto interessante!
RispondiEliminagrazie a voi per la visita,
ho trovato da voi molte cose interessanti!
quando volete ritornare da noi in Umbria sarei felice di conoscervi!
un bacio
Marisa
ne ho fatto scorpacciate a più non posso ora che ero in Piemonte, è una bontà infinita. baci!!
RispondiEliminawow! buono non l'ho mai provato , mi piacerebbe sicuro ...c'e' il caffe'^_^ ti e' venuto proprio bene bravissima.Un abbracci Maria buona serata
RispondiEliminaNo Carla non sei tu cotta, sono io ad essere fusa.. grazie mille di avermelo fatto notare! Ho aggiunto la quantità. (parecchie eh?bello sostanzioso)
RispondiEliminaMai assaggiato..però se si potesse con un mega cucchiaio farei un'incursione!!!E me lo papperei...buona serata babà e bignè
RispondiEliminaWow, meno male, credevo proprio di dover andare dall'oculista!!! Le uova in effetti non sono poche, ma dalla foto mi sembra che il dolce non sia piccolino, quindi ne prendo un bel pezzetto, così ci dividiamo la "sostanza"!!! Ciao
RispondiEliminaQuante nuove ricette!!!
RispondiEliminaE... quante uova... Devo sempre fare la spesa, così!
Ciao Batù, sei troppo brava... :)
Non l'ho mai mangiato ma deve essere buonissimo! Grazie per gli auguri, Laura
RispondiEliminaVeramente lo preferisco al caffè!! Ma complimenti è stupendo!! Bravissima e buona domenica I cuochi di Lucullo
RispondiEliminaBuono ma sai che non ho ancora provato a farlo? devo sbrigarmi:-9 bacioni
RispondiEliminaciao grazie per aver partecipato. Deve essere veramente delizioso!!
RispondiEliminaIn bocca al lupo!!
Ciao cara! La ricetta è perfetta per il mio contest, bravissima! un bacio!
RispondiEliminaciaooooo, come stai? finalmente risco a passare e lasciarti un messaggino :) questo dolce è buonissimo!! a presto, Valentina
RispondiEliminanon ho mai mangiato il bonet... mi sa che è una cosa molto buona!! questo al caffè poi mi ispira molto! sono una caffeinomane!
RispondiEliminaMi scuso per la mia ignoranza ma io non conoscevo questo meraviglioso dolce, il bonet!! :-)
RispondiEliminaSicuramente, comunque, la tua versione mi piace di più perchè una delle poche cose che non amo sono proprio gli amaretti!! :-)
Ma sai che sono proprio curiosa di assaggiarlo??!!!
questo me l'ero perso!! (sto recuperando un po' di cose che mi son persa- per motivi di lavoro e salute- in questi mesi sui vari blog eheheh!) però ti devo tirare le orecchie!!!
RispondiEliminaTolti gli amaretti, tolto il cacao... non chiamarlo più bonet!! Questo è un ottimo flan! ;-)
io ormai ho rinunciato ad andare a leggere gli altri blog come potevo fare prima, e ci pensavo proprio un po' di tempo fa che non ti avevo più "vista" mah .. che periodaccio, almeno per quanto mi riguarda, spero la situazione cambi.
RispondiEliminaper quel che riguarda il bonet... Norma che vuoi che ti dica? c'è chi fa la bagna senza aglio e la chiama bagna lo stesso ad esempio, (vattelapesca chi se ne importa, a me non ne frega un piffero) a casa mia, in famiglia d'origine intendo, si è sempre chiamato bonet anche questa verisone, seppur senza amaretti ed io riporto fedelmente :-)
non avevo visto la risposta, scusa..
RispondiEliminaquando uno utilizza il nome di una ricetta tipica tradizionale per poi illustrarne un'altra, dà cmq un'informazione errata a chi gugolando cerca la tradizione il più possibile corretta... e non è giusto il tuo "non me ne frega" e i vattelapesca vari, perché parlando di tradizione si può parlare di varianti famigliari, o geografiche, ma alcuni punti fermi restano punti fermi, altrimenti non sarebbe neppure più possibile parlare di ricette tipiche tradizionali.
E' solo questione di rpecisione, e di fare informazione corretta con un blog, senza dare l'impressione appunto, del chi se ne frega e vattelapesca style.
Poi tu puoi anche pensare che passo qui solo per criticare... (almeno io, tra una difficoltà e l'altra, passo)... ma non è così. I miei consigli sui contenuti ti interessavano, ora non più, pazienza... la gratitudine e il risetto per me sono ormai un optional.. :-)
guarda che anch'io passavo da te ma visto che mi ignoravi.. ho smesso, com'è lecito che sia. I rapporti per me devono essere paritari, ho quasi 50 anni come sai.... tu dai una cosa a me, io ne do una a te. Io ti do un consiglio, tu lo dai a me.
EliminaPer quanto riguarda le ricette ognuno la pensa come vuole. Rispetto il tuo punto di vista e tu rispetta il mio che è meno integralista, meno severo. Non sono nemmeno anarchica ma in questo caso un bel "vivi e lascia vivere" ritengo sia la cosa migliore, almeno per quel che mi riguarda, questa è la politica del mio blog. Detto questo .. "amiche" come prima. Detesto ogni forma di polemica e aggressività inutile, malumori senza significato alcuno, per carattere se mi incazzo lo faccio per bene, molto molto bene e con un motivo valido. Non è questo il caso di sprecare tempo ed energia, infatti la chiudo qui.
da mesi ignoro quasi tutti, il mio blog compreso, l'ho anche scritto, che ho alcuni motivi per non trovare il tempo (e a volte le energie) per fare visita.
RispondiEliminaPerò coloro che han creduto comunque in un rapporto di amicizia mi hanno cercata via mail, o su facebook chi ce l'ha. Se a te non è venuto nemmeno in mente che potessi essere assente per dei motivi seri, allora hai fatto bene a mettere "amiche" tra virgolette.
Sul "paritario" se intendi il ricambiare puntualmente il complimentino all'ultima ricetta o addirittura andare a farlo sperando nei ritorni allora non hai mai capito granché di come sono, perché non è mai stata la mia politica. Sono diversa dalla "foodblogger" tipo, e sono orgogliosa della mia diversità, anche se mi rendo conto che non è capita dalla gran parte. No, non incazzarti con me, non ne vale davvero la pena. Ciao :-)