Panna cotta alle fragole

Questo è un dessert al cucchiaio tipico Piemontese, anche se poi si è diffuso in tutto lo stivale. Si usava tantissimo servirla come fine pasto negli anni '80 e '90 soprattutto al pranzo della domenica in famiglia (ormai non è più consuetudine, purtroppo), ma anche ai pranzi importanti e durante le feste. A casa mia, oltre al crème caramel e al bonet classico al cioccolato, due capisaldi dei dolci della mia regione, si preparava con molto piacere anche la panna cotta, più facile e veloce poi, col passar del tempo come spesso accade, si seguono altri filoni culinari e alcune preparazioni si mettono da parte, ed è un peccato perchè sono semplici e famigliari, veramente buone, ecco.. è ora man mano di riscoprirle, un po' come i pantaloni a vita bassa e a zampa di elefante tornati in voga, vale anche per il cibo giusto? Ho intenzione di rispolverare il mio vecchio libro di ricette, sappiatelo :-) proseguendo già da subito con una ricetta che posterò giovedì, restate sintonizzati. La panna cotta alle fragole era il dolce preferito dei miei bimbi piccoli, a noi grandi piaceva tanto anche quella al caffè, che farò al più presto :-) poi si può fare al cioccolato, al caramello, allo zabaglione e in tante altre versioni.

Ora: come per tutte le ricette semplici, se si sbagliano quei due passaggi da fare, invece di ottenere un buon risultato, si rischia il contrario. La consistenza della panna cotta fatta ad hoc non prevede amido di mais (l'ho letto in alcune ricette, mi sanguinano ancora gli occhi), questo non è un budino quindi non si rassoda con un addensante (amidi, appunto), ma è un dolce gelificato, indi per cui va utilizzata la gelatina; io uso quella in polvere perchè la reputo comodissima (ma bisogna avere una bilancia precisissima che pesi anche il singolo grammo), altrimenti si può usare la classica gelatina in fogli (tenendola in ammollo in acqua fredda 10-15 minuti prima di utilizzarla, strizzandola) oppure se si desidera un prodotto veg (va da se che occorra in questo caso usare anche una panna e un latte vegetale...) esiste in commercio l'agar-agar (seguire le istruzioni sulla scatola).

Ora bis: la texture della panna cotta dev'essere morbida e cremosa non una roba dura come un tocco di silicone da incollare una parete, tuttavia se decidete di usare uno stampo piccolo tipo plum cake e servila a fette (si usa anche fare così) conviene che aumentiate di 2 g. la dose di gelatina altrimenti non riuscite a tagliarla (ma fate voi...), al contrario se la fate al naturale (quindi senza le fragole frullate dentro) potete diminuire di 2 g.


Per 4 piccoli stampini monodose (o 3 medi) serve:
200 ml. panna fresca liquida 
50 ml. latte
6 g. gelatina in polvere 
150 g. fragole + qualcuna per la decorazione
40 g. zucchero semolato
i semi di mezza bacca di vaniglia
2-3 cucchiaini zucchero a velo
qualche goccia succo di limone
granella pistacchi q.b. (facoltativa)

In un piccolo tritatutto elettrico frullare 70 g. di fragole e tenere da parte.
In un pentolino mettere la panna, il latte e i semi della bacca di vaniglia, mettere sul fuoco e, al primo bollore, spegnere, spostare dal fuoco ed aggiungere la gelatina in polvere, mescolare molto bene, aggiungere le fragole frullate, mescolare di nuovo e versare il composto in stampini usa e getta o in silicone bagnati internamente con acqua o poco liquore tipo maraschino se piace.


Lasciare raffreddare a temperatura ambiente, poi coprire gli stampini con pellicola alimentare e mettere in frigo almeno 6 ore (io la preparo il giorno precedente).
Poco prima di servire la panna cotta, frullare le restanti fragole con lo zucchero a velo e qualche goccia di limone, mettere piatto da dessert 1-2 cucchiai di coulis di fragole, far roteare il piatto per distribuirla in modo da coprire il fondo (magari un po' meglio di come ho fatto io...è leggermente strabordato) adagiare la panna cotta sformata e decorare con fragole fresche e una leggera spolverata di granella di pistacchi. L'idea in più: ci starebbe benissimo anche granella di meringa (o semplicemente una meringa sbriciolata) ma anche scaglie di cioccolato fondente tritato al momento.



Simona

  1. Eh sì, ci sono ricette che fanno proprio "famiglia" :-).
    Per me sono la crostata con confettura di albicocche, la torta pasqualina ed il purè di patate. Poi, in verità, ce ne sono moltissime altre ma queste sono quelle che...mi scaldano proprio il cuore, ecco!
    Adoro la panna cotta... davanti a quella alle fragole potrei non riuscire ad impormi un limite!
    Un grande abbraccio e tanti auguri di buona Pasqua.

    RispondiElimina
  2. Adoro la perfezione delle tue ricette Simona, è un piacere immenso leggerti. Sai che non ne conoscevo le origini? Trovo che sia un dolce assolutamente da rispolverare, è elegante e delicato, perfetto per un fine pasto anche nei giorni di festa

    RispondiElimina
  3. Un dessert très gourmand. J'aime beaucoup.
    A bientôt

    RispondiElimina
  4. Ho il cucchiaio in mano. Affondo? Che bontà :)
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  5. ti dirò che io adoro i dolci cremosi come finepasto. Il mio preferito è il crem caramel. La panna cotta la trovo tendenzialmente un po' pesantina ma con i frutti rossi sicuramente diventa più leggera e fresca. Molto bellina in monoporzioni

    RispondiElimina
  6. Che bontà! La bellezza della presentazione fan venire voglia di prepararle subito, complimenti!

    RispondiElimina
  7. La panna cotta alle fragole mi piace moltissimo e ogni tanto la preparo, ma mi invito per un assaggio e porto le tortine ai gamberi! Baci a presto :)

    RispondiElimina

La moderazione è attiva. Commenti con pubblicità e link commerciali non verranno pubblicati.
Navigando e scrivendo commenti si acconsente al trattamento e all'archiviazione dei propri dati personali da parte degli autori di questo sito, confermando di aver letto ed accettato il regolamento nella sezione preposta su questa home page "Privacy policy"

Buona giornata!