Per la rubrica al Km 0 prepariamo cibo da street food e siccome il tempo è ancora molto piacevole, le gusteremo spiluccando con le mani, in giardino o sul terrazzo, in modo informale e rilassato.
In Piemonte, o comunque nel mio territorio, che io sappia non abbiamo una preparazione tradizionale dedicata allo street food, forse perchè il cibo da strada non è proprio nella nostra cultura culinaria, si potrebbero adattare varie preparazioni ma parlare di tradizioni, proprio no, il tema scelto per oggi tuttavia era questo e ho cercato di ottemperarlo al meglio; ci sarebbero gli amati Gofri (che non sono waffel!!! Non fatemi arrabbiare...) sono tipici proprio del mio territorio (Val Chisone e Val di Susa) si trovano nelle sagre dei nostri paesini montanari e si servono sia con farcie salate che dolci, Vi invito a fare un salto da noi solo per poterli degustare, dunque per questo post sarebbero stati perfetti, ma farli è piuttosto complicato, non la base in se per se (d'altronde si tratta solo di preparare una semplice pastella), quanto cuocerli perchè occorre avere una piastra in ghisa particolare, scaldata da ore, molto ingombrante e molto pesante, nonchè costosa impossibile da poter utilizzare in casa, certo avrei potuto comprarli fatti nella gofreria della mia cittadina e semplicemente farcirli, fotografarli et voilà postarli, avrei potuto giocare facile come fanno tante mie colleghe ...ma siccome non è da me, io posto solo ciò che realmente cucino dalla A alla Z (si evince dalle foto delle preparazioni che pubblico) e quindi ho optato per altro anche se non prettamente a Km 0 (se non la farina per panare), però è di stagione, eh si anche il pesce ha i periodi si e periodi no :-)
Ho dunque scelto un alimento che è (anche) dei nostri vicini di casa liguri, nel mio caso lo sono, ma che noi piemontesi abbiamo adottato visto che lo ritroviamo in tantissime ricette antiche e tradizionali piemontesi, sia fresco che sott'olio o sotto sale. Sto parlando delle alici fresche e acciughe salate; in questo caso freschissime, piccole, tenere, delicatissime.
In Piemonte, o comunque nel mio territorio, che io sappia non abbiamo una preparazione tradizionale dedicata allo street food, forse perchè il cibo da strada non è proprio nella nostra cultura culinaria, si potrebbero adattare varie preparazioni ma parlare di tradizioni, proprio no, il tema scelto per oggi tuttavia era questo e ho cercato di ottemperarlo al meglio; ci sarebbero gli amati Gofri (che non sono waffel!!! Non fatemi arrabbiare...) sono tipici proprio del mio territorio (Val Chisone e Val di Susa) si trovano nelle sagre dei nostri paesini montanari e si servono sia con farcie salate che dolci, Vi invito a fare un salto da noi solo per poterli degustare, dunque per questo post sarebbero stati perfetti, ma farli è piuttosto complicato, non la base in se per se (d'altronde si tratta solo di preparare una semplice pastella), quanto cuocerli perchè occorre avere una piastra in ghisa particolare, scaldata da ore, molto ingombrante e molto pesante, nonchè costosa impossibile da poter utilizzare in casa, certo avrei potuto comprarli fatti nella gofreria della mia cittadina e semplicemente farcirli, fotografarli et voilà postarli, avrei potuto giocare facile come fanno tante mie colleghe ...ma siccome non è da me, io posto solo ciò che realmente cucino dalla A alla Z (si evince dalle foto delle preparazioni che pubblico) e quindi ho optato per altro anche se non prettamente a Km 0 (se non la farina per panare), però è di stagione, eh si anche il pesce ha i periodi si e periodi no :-)
Ho dunque scelto un alimento che è (anche) dei nostri vicini di casa liguri, nel mio caso lo sono, ma che noi piemontesi abbiamo adottato visto che lo ritroviamo in tantissime ricette antiche e tradizionali piemontesi, sia fresco che sott'olio o sotto sale. Sto parlando delle alici fresche e acciughe salate; in questo caso freschissime, piccole, tenere, delicatissime.
Cosa serve per DUE persone se servito come secondo piatto, oppure 4-6 persone se stuzzichino/aperitivo o antipastino:
650 g. alici piccole e freschissime (si riconoscono per il corpo turgido e la pelle color argento vivo)
1 uovo medio
1/2 frisella di grano duro (o pane raffermo)
prezzemolo q.b.
1 pizzico aglio secco
1 presa cerfoglio e origano secchi
4 cucchiai circa farina di mais per polenta a grana media
olio arachidi per friggere q.b.
sale e pepe q.b.
Pulire le alici togliendo testa, interiora e lisca, lavarle e farle asciugare su carta da cucina, (sono delicate quindi trattarle con delicatezza) poi tagliarle grossolanamente a coltello e metterle in una ciotola, unire la frisella fatta ammorbidire in acqua e poi sminuzzata grossolanamente, aggiungere l'uovo, il pepe e gli aromi, mescolare bene ed unire farina di mais q.b. per addensare il composto (ma senza esagerare, deve rimanere comunque morbido). Lasciare riposare 15 minuti.
Mettere sul fuoco abbondante olio di arachide e quando è caldo (ma NON fumante) fare cuocere a cucchiaiate il composto di alici, cuoceranno in fretta, quindi girare la frittellina dopo un paio di minuti di frittura, lasciare dorare bene entrambi i lati e poi scolarle con una schiumarola su carta da cucina assorbente. Salare alla fine. Servire subito
un'idea sfiziosa da servire al piatto come seconda portata oppure in un conetto per richiamare lo street food, ideale come aperitivo. Ho usato la frisella di grano duro nell'impasto perchè trovo che dia una spinta in più sia per il sapore che per la consistenza, se non è disponibile consiglio di usare la crosta di un pane casereccio sempre di grano duro; infine ho usato farina di mais a grana media per richiamare l'ampissima coltivazione di mais che c'è sul mio territorio, soprattutto nella fattispecie dalle mie parti, per conferire ancor più croccantezza, gusto rustico ed inoltre assorbe meno olio rispetto al classico pangrattato, indi per cui il risultato sarà davvero soddisfacente.
Colazione Sabrina: Crepes di riso con crema alle nocciole
Pranzo Carla: Crocchette di baccalà
Merenda Monica: Focaccette al formaggio
Cena Simona: Frittelline di alici al mais
Primo...non conoscevo i gofri che ora mi incuriosiscono un sacco...
RispondiEliminaSecondo...amo le alici ma a causa di un piccolo inconveniente con un prodotto poco fresco non le ho più cucinate dai primi anni di matrimonio...quindi non mi resta che correre da te!!!
Un abbraccio grande
Moni
Capisco molto bene. Io ero stata intossicata da alici marinate una ventina d’anni fa... quindi non le ho più mangiare in nessun modo fino a pochi anni fa, ora solo cotte dopo averle passare sotto la lente d’ingrandimento ... il pesce azzurro va controllato moooolto bene, crudo o marinato che sia: mai più!
EliminaBuonoooooo alternativa alle nostre alici fritte o panate. Auguroni un abbraccio
RispondiEliminaGrazie mille Edvige 😘
EliminaMa che bontà!!! Quel cartoccetto è molto invitante ;)
RispondiEliminaUn bacio
Che buone, molto sfiziose, una tira l'altra sicuramente. Buon weekend cara.
RispondiEliminaA noi piaci cosi diretta e sincera e complimenti per per le frittelline calde calde
RispondiEliminaEhhh non tutti l’apprezzano la genuinità di carattere 😘 grazie infinite
EliminaUn risultato eccellente direi! Noi usiamo tantissimo le acciughe, ma le frittelline ci mancano. Ci compensiamo egregiamente :) Bacione
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