Oggi per la rubrica " al Km 0" cuciniamo mettendo le mani nei sacchi di farina, ebbene sì... il mio regno :-) perché parliamo di farine del proprio territorio. Chi mi segue e mi conosce sa quanto io sia appassionata di farine, soprattutto quelle biologiche macinate a pietra, a chilometro zero, ma amo provare tutte le farine, anche quelle che arrivano da altre regioni e da altri Paesi. Mi piace toccare con mano altri prodotti, in generale, non solo le farine. Lo dico spesso: mi annoio a morte usare e mangiare sempre gli stessi alimenti, magari cucinati nello stesso modo, quindi anche lo stesso pane e magari con lo stesso formato, eppure conosco persone che tutta la vita mangiano le stesse cose, io mi scoccerei che barba! Sono curiosa e mi piace impastare farine diverse, e vi assicuro: sono diverse l'una dall'altra! E lo dimostro con le mie ricette di pani diversi l'uno dall'altro.
Oggi però, rispettando il senso della rubrica, ho dedicato la mia ricetta a tuttotondo al Piemonte, ho pensato di fare una doppietta, ovvero ho preparato pane regionale, cioè le stiratine con il lievito madre (che sono simili alle biove, la ricetta la trovate cliccando qui) ed ho utilizzato una farina tipo 1 macinata a pietra (inutile fotografarla, è confezionata in un sacchetto anonimo bianco, l'ho già fatta vedere altre volte, in altri post) che proviene dal consorzio. Come sempre vi offro il passo-passo della ricetta sperando di fare cosa gradita. Questo è un pane allungato, croccante fuori ma con una mollica soffice internamente, non si taglia a fette col coltello ma si spezza rigorosamente con le mani (a meno che dobbiate farcirlo a panino, allora è consentito :-))
Cosa serve:
60 g. lievito madre già rinfrescato (oppure 1 g. lievito di birra fresco)
60 g. lievito madre già rinfrescato (oppure 1 g. lievito di birra fresco)
250 g. farina bio tipo 1 piemontese macinata a pietra W 280
180 g. acqua a t. ambiente
1 cucchiaino raso di sale fino marino integrale
1 cucchiaino di malto d'orzo bio in polvere
1 cucchiaio olio evo grezzo
180 g. acqua a t. ambiente
1 cucchiaino raso di sale fino marino integrale
1 cucchiaino di malto d'orzo bio in polvere
1 cucchiaio olio evo grezzo
(orari indicativi: quelli che ho usato io)
Ore 10,00
Rinfrescare il lievito madre e prelevarne l'occorrente indicato nella ricetta, metterlo in una ciotolina, coprirlo con pellicola e tenerlo a temperatura ambiente, l'altro metterlo in frigo per la successiva panificazione (in un barattolo a chiusura ermetica)
Ore 18,30
Mettere nella ciotola della planetaria la farina e metà dell'acqua, dare qualche giro e lasciare riposare per 30 minuti coperto. Poi unire il lievito madre a pezzi, il malto e l'olio, iniziare ad amalgamare con il gancio velocità 1. (Se si fa a mano idem in una ciotola capiente usando, naturalmente, le mani) unire poco la restante acqua (aumentando un po’ la velocità) a temperatura ambiente, unire il sale.
Formare una palla e mettere a lievitare in una ciotola unta in luogo tiepido (forno spento con luce accesa o avvolgere la ciotola con una copertina se è inverno) per 12-14 ore.
La mattina successiva:
Riprendere l’impasto, dare una serie di pieghe per dare forza alla lievitazione in cottura, stendere la pasta con il mattarello e arrotolarla, formando un filone, coprirlo con pellicola e lasciare riposare per mezz'ora. Riprendere l'impasto e formare poi le pezzature, tagliare con una raschia/tarocco 4 pezzi.
Riprendere l’impasto, dare una serie di pieghe per dare forza alla lievitazione in cottura, stendere la pasta con il mattarello e arrotolarla, formando un filone, coprirlo con pellicola e lasciare riposare per mezz'ora. Riprendere l'impasto e formare poi le pezzature, tagliare con una raschia/tarocco 4 pezzi.
Con il palmo della mano schiacciare leggermente le pezzature, nella parte centrale del taglio, una alla volta, poi mettere le pagnotte una vicino all’altra divise da un canovaccio infarinato abbondantemente, (mettere dei pesi – pacchi di farina o zucchero - in modo che si mantengano schiacciati e crescano in altezza e non in larghezza) far lievitare due-tre ore ben coperti da pellicola o dal canovaccio.
Riprendere le pezzature e, con un tarocco, tagliarle a metà per il lungo, poi voltarle, cospargere con farina fine (va bene quella rimacinata di grano duro) ed incidere con una lama affilata nel centro della pagnotta e fare “puntare” cioè riposare ancora una ventina di minuti le stiratine, coperte bene da un panno.
Lasciare riposare ancora una ventina di minuti le stiratine, coperte bene da un panno.
Preriscaldare il forno a 220° e cuocere 30 minuti, poi abbassare a 150°, aprire il forno a fessura e lasciare ancora le stiratine per 5 minuti, poi togliere dal forno e fare raffreddare su una gratella.
Se replichi la mia ricetta, per cortesia, inserisci il link di provenienza al mio sito, grazie!
Colazione Sabrina Biscotti con farina di mais senza glutine
Pranzo Carla Trofie di castagne con carciofi e prosciutto
Merenda Consuelo Pane ai grani antichi e lievito madre
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Ma che deliziose che sono!!!!! Simo, complimenti davvero!!!!
RispondiEliminaIl tuo passo passo è perfetto, ma nonostante ciò, non riuscirei proprio ad ottenere questi risultati!!
Però proverò, promesso ^_*
Un abbraccio
Ma certo che ci riusciresti 😂 certo... impastare insieme sarebbe davvero bello! Bacioni a te e buona giornata Sabri! 💖
EliminaCara Simona, questo pane, non lo conosco, ma della foto credo sia buono.
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Caro Tomaso devi venire in Piemonte e vedrai quanti tipi di pane piccolo abbiamo! È più sfizioso del pane grosso vero? Magari con qualche fetta di nuovo salame dentro 😋
EliminaSono bellissimi questi panini, Simo, sei proprio a fare il pane. Io sono un po' negata, ma ci compensiamo benissimo. Se ti trasferissi dalle mie parti sarebbe il top....
RispondiEliminaOk io faccio il pane tu focacce e torte salate 🙌 bacioni
Eliminaquesti pani con la mollica soffice ed elastica e la crosta scrocchiarella sono una bontà, mannaggia perchè non ho mai tempo di panificare.
RispondiEliminaGrazie per la spiega dettagliata, saluti golosi, il cat
ciao!!! Eh si, il tempo per panificare è davvero prezioso perché me occorre tanto per sfornare un prodotto digeribile e ben lievitato 😉 buona serata!
EliminaChe bei panini complimenti:)
RispondiEliminaIn questo periodo mi dedico ai primi piatti e pizze che sono la mia specialità:) buona giornata
Barattiamo? 😁 buona serata a te Paola
EliminaSimo lo devo proprio dire...con la farina sei una vera maestra!!!!
RispondiEliminaBravissima come sempre, le tue panificazioni sono davvero particolari e fatte a regola d'arte!!!
Un abbraccio
Mamma che complimentone! Ti ringrazio di cuore Cara Gwendy! Per le spiegazioni beh ci provo, spero siano utili 😘
EliminaSai che io ammiro chi panifica e mangerei volentieri se fossi vicina ma... non mi resta che augurarti una buona giornata un abbraccio
RispondiEliminaIl pane è proprio un alimento che avvicina vero? Buona serata a te Edvige 🤗
EliminaStupendi panini Simona sei veramente bravissima,anch'io me ne mangerei uno anche senza niente dentro.
RispondiEliminaAnche io 😭... che barba diversi limitare, buona serata Dani 😘
EliminaSei brava, i miei complimenti.
RispondiEliminaGrazie mille Mariabianca 😉
EliminaDai sii sincera e dicci la verità...Lavori in una panetteria! Sei troppo brava, ogni volta in cui vedo il pane che fai penso che sembra sia uscito da un forno :) Bravissima Simona!
RispondiElimina😂😁 bellissimo complimento Luna, grazie 😘. Ti rispondo: purtroppo no. Lo rivendevo moltissimi anni fa, già appassionata allora. Ma insomma... farlo e rivenderlo è tutt’altra cosa, come dire... progettare un’auto e rivenderla 🙈 però è stata un’esperienza molto utile, toccare con mano, da curiosi poi... serve. Facevo sire tante domande e ricordo ancora le risposte 😉
EliminaMa che bel lavoro che hai fatto, l'ultima foto la dice tutta.C'è voglia di addentare qualcuno!
RispondiEliminaTu le nostre stiratine le conosci 🙌 bacioni Claudia
EliminaSempre più brava, foto, spiegazioni passo e passo e il risultato davvero invidiabile
RispondiEliminaSarebbe perdonabile un salame o della bella pancetta coppata da abbinare vero? (Volevo dire anche qualche fetta di lardo di Arnard ma non ho osato ...😄)
EliminaQuesti panini sono spettacolariiiiii!!!! che forma deliziosa, non avevo mai visto dei panini fatti così. Concordo, queste vanno spezzate rigorosamente a mano ;-)
RispondiEliminaIo non saprei dirti se preferisco il pane piccolo o quello grande da affettare. Sembra strano ma dipende dall’umore e da cosa c’è come companatico 🤗 grazie Eleniccia e buona giornata!
EliminaAnche da te con i lievitati non si scherza....che meraviglia e cosa c'è di più bello che rompere e mangiare del buon pane con le mani!!!
RispondiEliminaBaci
È vero! È un gesto atavico che ha il sapore di famiglia, di tavolate e condivisione 😉
EliminaSei veramente super....fantastiche queste stiratine...caspiterina...su un punteggio da 1 a 10 ti meriti 11...brava, brava, brava!! Baci!
RispondiEliminaTroppo gentile 🙈
EliminaE io adesso cosa scelgo? Pensavo di andare dalla Consu a mangiare pane e olio e poi vengo qua e mi vengono gli occhi a cuoricino.....senti mi fermo e tu rubo una stiratina e la mangio con il salume :)
RispondiEliminaChe pane stupendo.....
Un bacione
😄 Visto che brave? Diamo anche la scelta: pane grande o pane piccolo 💪 serviti pure Dani
EliminaCiao Simona come te sono curiosa e mi piace sperimentare e mangiare cose diverse. Magari utilizzo la stessa ricetta del pane, ma cambio le farine e la forma a sentimento :). Non conosco questo tipo di pane regionale ma anche se non ho la pasta madre mi sembra interessante da provare ;). Grazie per il tuo bel commento ;). Buona serata baci Luisa
RispondiEliminaCara Luisa puoi assolutamente farlo con il lievito di birra. Anzi ti dirò ... il pane piccolo è più facile da fare col lievito compresso, ha anche una resa migliore. Se guardi la ricetta delle biove puoi Farti un’idea e prendere spunti. 😉
EliminaChe dire, splendidi panini . Sarò anche ripetitiva, ma ti ammiro da morire . Un abbraccio cara simo
RispondiEliminaIo gongolo se sei ripetitiva 😁 grazie mille Lisa 💖
Eliminarealizzare a casa dei pani cos belli è davvero un atto d'amore!! bravissima mia cara!!
RispondiEliminaHai ragione: ci vuole tanta passione e amore 😘
EliminaSono veramente perfette queste stiratine, sei bravissima e spieghi anche molto bene i vari step per realizzare questi pani meravigliosi. Bacioni e buon weekend.
RispondiEliminaSperiamo che qualcuno replichi e mi dia soddisfazione 😁😘
EliminaCavolo che belli, e anche buoni direi! Ritorna a trovarmi, i commenti ci fanno tanto piacere!
RispondiEliminache profumo,è arrivato fin qui,brava,uno è mio con salame e verdurine,buon we
RispondiEliminaComanda presa! 🙌
EliminaIl tuo cestino di stirate è davvero invitante! Bravissima Simo e grazie x avermi fatto conoscere questo formato di pane tipico della tua regione :-)
RispondiEliminaFelice we <3
Non so se riuscirò per la rubrica ma mi piacerebbe farne altri formati regionali, peccato non poterli fare assaggiare 🤗😉 buon w.e. A voi!
Eliminac'è sempre qualcosa di buono qui da te ! Guardo ed ammiro la tua bravura, complimenti ! Un bacione cara Simona, passa un sereno we, qui è gelido....
RispondiEliminaMa che bella ricetta!!!!la salvo che la voglio provare..baci e buon lunedì :-*
RispondiEliminabeh buonissimi!! complimenti
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