Marmellata di arance washington navel e anice stellato

Per fare la marmellata di arance (e per tutti gli agrumi) occorre avere pazienza, rispettare i tempi di ammollo per eliminare ogni traccia d amaro e ottenere così un prodotto delizioso, occorrono tre giorni, ma il tempo da dedicare è davvero poco, vale la pena.

Lo so che l'ho già scritto altre volte ... tra le confetture e marmellate quest'ultime le preferisco, amo molto farle in casa, quelle acquistate non mi piacciono proprio. Le consumo ogni mattina a colazione e mi piace variare, puoi dare un'occhiata nella mia sezione dedicata nel menu cliccando qui: conserve 

Generalmente per le marmellate di agrumi si usa molto zucchero anche il 125% per contrastare l'acidità del frutto e l'amaro della parte bianca della scorza (se si usa), alcune ricette prevedono il rapporto 1:1 che consente la conservabilità di un anno (si parla ovviamente di preparazioni casalinghe..) per i miei gusti è troppo tenendo conto che non bisogna ridurre esageratamente perchè lo zucchero funge da conservante oltre che smorzare l'acidità delle arance; questa qualità bionda, però,  è molto dolce per cui ho diminuito ancora un po' del mio solito. Ho aromatizzato con un anice stellato ma si può usare la buccia di una bacca dii vaniglia o cannella oppure omettere del tutto le spezie.


Cosa serve:
1,5 kg washington navel siciliane bio (buccia edibile)
50 ml succo limone bio
450 ml. acqua 
950 g zucchero semolato 
1 anice stellato

Scegliere arance naturali e freschissime (leggere anche l'etichetta, deve riportare la buccia edibile, è fondamentale)  lavarle bene sotto un getto di acqua corrente fredda, spazzolandole con una spugnetta abrasiva nuova.
Con i rebbi di una forchetta bucherellare abbondantemente le arance facendo attenzione a forare solo la scorza e non affondare dentro la polpa.
Mettere le arance in un grande contenitore o una capiente pentola (o più d'una) e coprirle completamente con acqua fredda del rubinetto, posizionare un peso sulle arance in modo che rimangano immerse. Mettere il contenitore in frigo (o su un balcone in cui la temperatura sia tra i 2 e i 7 gradi) e cambiare l'acqua ogni 12 ore per 4-5 volte.

Il terzo giorno scolare le arance ed eliminare unicamente le estremità, poi con un coltello dalla lama liscia e larga, tagliarle a metà PER IL LUNGO (quindi dalla parte opposta rispetto al taglio che si fa per spremerle), eliminare la parte centrale bianca e filamentosa, tagliare quindi fettine sottili e il più possibile regolari SENZA SBUCCIARLE. Man mano che si tagliano sul tagliere, trasferire le fettine in una ciotola compreso il succo. Pesarle solo adesso per calcolare la quantità di zucchero (malgrado si siano eliminate le estremità, la scorza spugnosa assorbe acqua dell'ammollo).

Mettere il tutto dentro una grande casseruola antiaderente larga e bassa (così l'acqua evapora prima e la marmellata cuoce in modo più uniforme) aggiungere lo zucchero, mescolare con un cucchiaio di legno, coprire con pellicola e lasciare riposare a temperatura ambiente per 4 ore.
Trascorso il tempo indicato, mettere sul fuoco aggiungendo l'acqua, l'anice stellato e il succo del limone. Fare cuocere a fuoco moderato mescolando ogni tanto, per 40-45 minuti. Assaggiare una scorza di arancia, deve risultare tenera.
Spegnere il fuoco, eliminare l'anice stellato (importante) e, col minipimer, frullare la marmellata avendo cura di usare il tasto ad impulsi e di lasciarla grossolana, trovare i pezzi di frutta è una vera goduria (secondo me.. se si preferisce una purea, basta frullare a lungo e a velocità massima).
Rimettere sul fuoco ma questa volta piccolo e al minimo (io uso anche uno spargifiamma), deve sobbollire pianissimo; in questa fase occorre mescolare quasi continuamente ed occorre fare molta attenzione alla consistenza e che non si attacchi. 
La durata dipende se si preferisce una marmellata molto fluida o molto densa, a me piace densa e gelatinosa, per cui l'ho fatta cuocere in tutto 1 oretta abbondante ma regolarsi in base ai propri gusti e soprattutto dall'acquosità dell'agrume, il tempo può variare.
Nel frattempo lavare ed asciugare perfettamente con un canovaccio (che non sia profumato di ammorbidente) i vasetti e i tappi, poi sterilizzarli: inserirli sulla grata del forno a testa in giù e accendere il forno statico a 100° da quando arriva a temperatura lasciarli dentro 25/30 minuti poi spegnere ma lasciarli dentro al caldo.


Invasare la marmellata ancora bollente nei vasetti perfettamente asciutti e sterilizzati, (proteggere le mani con un canovaccio) chiudere i tappi senza forzare troppo ma saldamente, posizionare i vasetti a testa in giù (quindi col tappo a contatto del tavolo) e lasciarli raffreddare per alcune ore, in modo che si crei il sottovuoto.
Attendere almeno 30 giorni prima di consumare per gustare i sapori e la consistenza al meglio.


Squisita sul pane, sulle fette biscottate o con i biscotti ai cereali e cioccolato

Simona

  1. Che bontà! Anche a me piace tanto, seguirò i tuoi consigli per la prossima che preparerò, grazie!

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  2. Come te consumo solo confetture fatte in casa: quelle comprate a me proprio non piacciono. Ho iniziato quando ero ragazza e da allora non ho mai smesso. Quelle di agrumi sono tra le più lunghe da preparare però danno grande soddisfazione quando si consumano. Adoro questa che hai presentato oggi.

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  3. Un lavorone ripagato dalla bontà, posso solo immaginarne il delizioso sapore e profumo!!!
    Quanto sei brava, domani mattina colazione da te!!!!

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  4. Cosa devo dirti? Lo sai come la penso ♥ Dico solo che mi piacerebbe averne qui un vasetto. Ciao amica mia, ti penso

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  5. Ma quanto è buona questa marmellata Simo e l'accoppiata con i biscotti cereali e cioccolato mi sembra quasi da estasi... bacione :)

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  6. Farò questa splendida marmellata in quantità minime per due giorni non potendo usare lo zucchero ma solo ritrolo. Però questa di agrumi mi piace da morire magari con un pizzico di zenzero per dare un poco di piccantezza. Grazie e buona settimana un abbraccio.

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  7. Ottima, adoro la marmellata di arance!!!

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  8. Non so mai come usare l'anice stellato, ora lo so.

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