Oggi è l'ultima uscita della rubrica "Il Granaio - Baking Time" prima della pausa estiva, questo pane è un bel mix di farine, io amo molto creare le mie miscele e le faccio a prescindere che abbia pacchetti aperti da dover consumare:-)
Sono sincera: mi dispiace ma occorre riposarsi un po' e soprattutto spegnere il forno che d'estate, io personalmente, accendo il meno possibile; inoltre staccarsi ogni tanto da ciò che si ama, può essere positivo, quando torneremo saremo più cariche d'energia e ricche di nuove idee, riprenderemo a pubblicare il 3 settembre, per cui restate sintonizzati; ne approfitto per ringraziare tutti coloro che ci seguono, ci scrivono complimentandosi, ci contattano desiderosi di fare parte del nostro team che viene percepito esattamente per quello che è: coeso, collaborativo e collaudato.
Cosa serve:
400 g. farina tipo 1 bio macinata a pietra
50 g. farina 0 bio macinata a pietra
50 g. farina integrale bio macinata a pietra
80 g. lievito madre rinfrescata e al raddoppio (se si vuole fare con lievito di birra fresco, usarne 2 g.)
12 g. sale fino marino integrale
1 cucchiaino di malto d'orzo bio liquido
320 g. acqua a temperatura ambiente
(orari indicativi: quelli che ho usato io)
Ore 12,30 tirare fuori dal frigo il lievito per acclimatarlo, ore 13,30 rinfrescare il lievito, tenerne da parte 80 g. e l'altro (dopo aver fatto partire la lievitazione, quindi dopo 2 o 3 ore) metterlo in frigo per le panificazioni successive.
Setacciare la farina per arieggiarla.
Preparare l'autolisi mettendo nella ciotola della planetaria (o ciotola ampia se si impasta a mano) tutta la farina e 300 g. di acqua, dare una mescolata rapida e sommaria con cucchiaio di legno, coprire con pellicola o canovaccio umido e lasciare riposare fino alle 17,30 anche questo composto.
Trascorso il tempo di riposo, togliere la pellicola dalla ciotola, mettere il gancio, aggiungere il malto e iniziare ad impastare lentamente, unire poco alla volta l'acqua rimasta in cui si sarà fatto sciogliere il sale, aumentare poi la velocità poco alla volta e unire il sale. Impastare fino a quando l'impasto si incorda.
Spegnere, riversare l'impasto sul piano da lavoro e dare due pieghe a distanza di 15 minuti l'una dall'altra, coprendo sempre l'impasto con pellicola, poi chiudere l'impasto pirlandolo e mettere la palla, con la chiusura verso il basso, in una capiente ciotola leggermente oliata; coprire con pellicola e canovaccio (io poi lo tengo fermo con un grande elastico in modo che non passi aria, l'impasto non deve assolutamente seccare) e lasciare la ciotola a t.a. per 3 ore, poi trasferirla in frigo a fare maturare l'impasto per 10-12 ore (quindi fino alla mattina successiva e se seguono gli orari che ho usato io).
La mattina ore 9,30 circa
Prendere l'impasto e delicatamente rovesciarlo sul piano da lavoro. Dare una piega a libro, coprire con pellicola e canovaccio e lasciare riposare 15-20 minuti e ripetere un'altra volta. Questo passaggio è importante, serve a dare corpo e volume al pane.
Trascorso il tempo per la puntatura, allargare l'impasto con delicatezza, usando i polpastrelli in modo da ottenere un rettangolo, portare i lembi dell'impasto verso il centro, dare poi una forma di nuovo rettangolare e arrotolare, sempre verso il centro, i due lati, prima uno, poi girare l'impasto di 90° e fare la stessa cosa con l'altro lato, in modo da ottenere un grande salamotto, tirarlo verso di se in modo leggero, senza premere, in modo da dare forza e tensione all'impasto, poi metterlo in un cestino da lievitazione abbondantemente infarinato con semola di grano duro e amido di mais, posizionando la parte della chiusura dei lembi verso sopra (in questo modo, ribaltando poi l'impasto per cuocerlo, la chiusura rimarrà di sotto, a contatto con la placca del forno). Coprire di nuovo con pellicola (facendo attenzione che non tocchi l'impasto, bensì il cestino) e un canovaccio. Lasciare lievitare a temperatura ambiente per due ore (se è estate anche meno), la pagnotta deve essere visibilmente lievitata e l'impasto (900 grammi circa usando lievito madre) deve essere arrivato a circa un dito e mezzo dalla sommità del cestino.
Preriscaldare il forno statico al massimo della potenza (per me 280°) con la leccarda all'interno.
Quando il forno è arrivato a temperatura, estrarre la leccarda facendo molta attenzione perchè ustiona, e posarla su un piano (per protetto da due o tre canovacci da cucina), rovesciare con estrema delicatezza, il cestino e, con una lametta o un coltellino affilato, praticare leggere incisioni lungo la lunghezza del pane e lateralmente (vedi foto) o fare le incisione a piacere. (serve sia a dare un'estetica piacevole ma anche a farle ultimare meglio la lievitazione in forno)
Aprire il forno e, con l'aiuto di uno spruzzino, vaporizzare abbondante acqua sul fondo e sulle pareti del forno per creare umidità - attenzione non sul pane! - (serve a non fare formare una crosta dura al pane, altrimenti non cresce e non cuoce più bene) Infornare subito nel ripiano più basso del forno lasciare cuocere per 5 minuti poi abbassare a 250° e lasciare cuocere per 10 minuti, di seguito aprire lo sportello e, velocemente, alzare di un piano la leccarda spruzzare di nuovo acqua e richiudere subito il forno, dopo due minuti abbassare la temperatura a 190° e lasciare cuocere per altri 40 minuti circa.
Infine spegnere il forno, aprire lo sportello a fessura ma lasciare ancora il pane all'interno.
Controllare ogni forno è diverso, "bussando" il sotto del pane si deve sentire un rumore sordo, lo dico sempre che è semplice ma efficace, per capire se è cotto, deve avere un aspetto ben dorato e cotto
Sfornare la pagnotta e metterla a raffreddare su una gratella (se possibile inclinando il pane dato che è una pezzatura grande, il vapore interno evaporerà meglio).
Il nostro paniere completo ha sfornato:
Monica: Panini alla prescinseua
Sabrina: Croissant (con burro vegetale)
Zeudi: Friselle integrali
Cara Simona, ecco il pane che ha me piace tanto!!! Fatto in casa!!!
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Un grande abbraccio allora e buone ferie!!!!! Chiusura con un ottimo pane!!! baciotti
RispondiEliminaSi ma solo per la rubrica il granaio! Al km 0 ci fermiamo solo ad agosto ed io non mi fermo per niente 😁
EliminaChi si ferma è perduto diceva qualcuno e infatti meglio non fermarsi! Ottimo pane Simo, e bello, proprio bello, per chiudere almeno qui con un regalo per tutti noi. Bacione a presto :)
RispondiEliminaChe bello panificare con i residui di farina!!!! Escono dei pani dal sapore e dal profumo unico..
RispondiEliminaUn bacione..
È un piacere immenso far parte di questo team, dal quale imparo anche molto... Soprattutto da te ed i tuoi lievitati favolosi!
RispondiEliminaProprio come questo pane!
Un abbraccio grande
Sabri ...🥺☺️🥰
EliminaVerissimo, le pause servono ad apprezzare ancora di più ciò che si ama!!
RispondiEliminaSpettacolare questo pane come sempre del resto...per te i lievitati non hanno segreti!!!
Un abbraccio grande Simo
Moni
No io dico già solo la forma di questa pagnotta, lo sviluppo... Ma come fai??!! Lo so che lo dico sempre, ma sei troppo brava, Simona! Buone vacanze!
RispondiEliminaCome al solito i tuoi pani sono favolosi!
RispondiEliminaUn pò di relax ci vuole, serve per recuperare energie e idee (almeno per me) quindi buona pausa e un abbraccio ^_^
Una favola questo pane, direi non potevi chiudere meglio questa stagione. Siete tutte molto brave e per me è un piacere seguirvi. Un abbraccio Simo, sei sempre super
RispondiEliminaNon c'è che dire, il tuo pane è sempre una meraviglia. Complimenti Simo, sei davvero brava. Tanti baci
RispondiEliminaFinalmente una ricetta che non usa lievito in dosi anglofolli.
RispondiEliminaCiao! 😄 mi hai fatto davvero sorridere termine più che azzeccato!
Elimina(-:
EliminaFinalmente qualcuno lo ammette: mi fa gran piacere. E il tuo sito che ho trovato via Arbanella dà molti spunti anche a una sofistica come la sottoscritta.
E siccome lavoro da casa non è escluso che il pane lo provi: non l'ho mai fatto da sola, anche perché impasto a mano, ho una cucina micro, cioè una parete attrezzata e insomma un po' impegnativo è.
Poi ho visto che hai commentato la coda di rospo alla vaccinara da poverimabelliebuoni, lo seguo sempre.
A presto
Il pane è l'alimento base il sale della vita e con te ne abbiamo apprezzato e imparato a fare molti
RispondiEliminaInvidio la capacità di fare cose cosi buone :-)
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