al Km 0 oggi prepariamo ricette che scaldano il cuore, quelle di famiglia, quelle legate a qualche ricordo a noi caro. Io cucino il pranzo e ho portato una minestra che spesso ribolliva sulla stufa di mia nonna, nella casa di campagna; una zuppa corroborante, povera, non fighetta ma semplice e sincera, preparata con i prodotti dell'orto e parte del quinto quarto comprato dal macellaio del quartiere. Molto buona!
Cosa serve:
700 g. trippa millefoglie e nido d'ape
3 patate
300 g. fagioli borlotti sgranati (o surgelati)
50 g. lardo pancettato tritato finemente
1 cipolla bianca
1 carota piccola
1 costa sedano
1 spicchio aglio
1 foglia alloro
1 ciuffo salvia
1 rametto rosmarino
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.
peperoncino macinato q.b.
1 spruzzata salsa worchester (facoltativa)
1 cucchiaio doppio concentrato di pomodoro
acqua q.b. (volendo brodo di carne leggero)
1/4 bicchiere vino bianco secco
grana padano grattugiato q.b.
In un tegame di coccio o di rame (o comunque con fondo spesso), fare sciogliere il lardo in un goccio d'olio evo, aggiungere le verdure tritate e l'aglio intero, unire la trippa precedentemente lavata e tagliato a listarelle piuttosto spesse, mescolare ed unire il vino bianco, lasciare evaporare ed unire gli aromi e il doppio concentrato di pomodoro, fare insaporire e poi togliere l'aglio. Unire brodo o acqua calda fino a coprire la trippa di 4 dita, mettere il coperchio e abbassare la fiamma che deve essere bassissima. Lasciare sobbollire per due ore (o un’oretta in pentola a pressione)
Aggiungere le patate sbucciate e tagliare a grandi e grossolani tocchi e i fagioli, regolare ora di sale, aggiungere una bella macinata di pepe e peperoncino e una spruzzata di salsa worchester, eliminare gli aromi e cuocere ancora per 30 minuti. Aggiungere acqua se si è asciugata troppo. Deve rimanere una zuppa piuttosto compatta ma con la sua giusta dose di brodo.
Spegnere e fare riposare almeno un'ora. Se mezza giornata, meglio: i sapori si amalgameranno.
Al momento di servire, riscaldare la zuppa di trippa, condire con un filino d'olio evo e abbondante grana padano grattugiato.
Cosa serve:
700 g. trippa millefoglie e nido d'ape
3 patate
300 g. fagioli borlotti sgranati (o surgelati)
50 g. lardo pancettato tritato finemente
1 cipolla bianca
1 carota piccola
1 costa sedano
1 spicchio aglio
1 foglia alloro
1 ciuffo salvia
1 rametto rosmarino
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.
peperoncino macinato q.b.
1 spruzzata salsa worchester (facoltativa)
1 cucchiaio doppio concentrato di pomodoro
acqua q.b. (volendo brodo di carne leggero)
1/4 bicchiere vino bianco secco
grana padano grattugiato q.b.
In un tegame di coccio o di rame (o comunque con fondo spesso), fare sciogliere il lardo in un goccio d'olio evo, aggiungere le verdure tritate e l'aglio intero, unire la trippa precedentemente lavata e tagliato a listarelle piuttosto spesse, mescolare ed unire il vino bianco, lasciare evaporare ed unire gli aromi e il doppio concentrato di pomodoro, fare insaporire e poi togliere l'aglio. Unire brodo o acqua calda fino a coprire la trippa di 4 dita, mettere il coperchio e abbassare la fiamma che deve essere bassissima. Lasciare sobbollire per due ore (o un’oretta in pentola a pressione)
Aggiungere le patate sbucciate e tagliare a grandi e grossolani tocchi e i fagioli, regolare ora di sale, aggiungere una bella macinata di pepe e peperoncino e una spruzzata di salsa worchester, eliminare gli aromi e cuocere ancora per 30 minuti. Aggiungere acqua se si è asciugata troppo. Deve rimanere una zuppa piuttosto compatta ma con la sua giusta dose di brodo.
Spegnere e fare riposare almeno un'ora. Se mezza giornata, meglio: i sapori si amalgameranno.
Al momento di servire, riscaldare la zuppa di trippa, condire con un filino d'olio evo e abbondante grana padano grattugiato.
Colazione Monica: Ravioli dolci
Pranzo Simona: Zuppa di trippa piccante con patate e borlotti
Merenda Sabrina: Zuppa dolce di fiocchi di avena e mandorle
Cena Carla: La minestra della mamma
Anche per me la zuppa di trippa è una ricetta del cuore, la faceva mia nonna, non proprio come la tua, ma confesso di non averla mai mangiata, ero troppo piccola, se ne continua a parlare ma .... nessuno l'ha mai fatta, magari è la volta buona!!!
RispondiEliminaBaci
Ciao Simo, sono in prima fila per l'assaggio! Sicuramente mi piace visto che la trippa è proprio nelle mie corde. Un bacione a presto :)
RispondiEliminaCara Simona, ecco una zuppa che mia moglie farebbe una grande festa! se è nel tavolo.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Anche mia nonna aveva sempre una pentola di zuppa che sobbolliva sulla stufa a legna...mi sembra di vederla... Mi piace un sacco la zuppa della tua nonna, amo la trippa e qui l'hai davvero resa appetitosa... Mi sembra di sentirne il profumo...
RispondiEliminaUn abbraccio
Moni
Da quando ho letto il titolo, non ho fatto che pensare a questo tuo piatto: adoro la trippa, la gustavo spesso da piccola che sia la nonna che la mia mamma la preparavano, sempre con il sughetto, ma ricettata diversamente. Ora purtroppo mi ritrovo in una famiglia in cui io sono la sola ad amare certi sapori e certe consistenze e profumi, motivo per il quale è da tanto, ma proprio tanto, che non ne mangio!
RispondiEliminaQuesta tua ricetta è a dir poco favolosa, non sai che darei per poterne avere un piatto caldo e fumante!!
Favolosa proposta Simo!!
Un bacio grande
Buonissima, questa la devo proprio fare
RispondiEliminaA Trieste si usa moltissimo la trippa sopra tutto in inverno ma viene rigorosamente consumata, tagliata sottile con pomodoro accompagnata da patate o polenta. Sinceramente a me non piace. Una volta per Natale ho fatto le polpette di trippa ricetta anche sul blog ma io non ho mangiato gli altri si sono abbuffffffatttti.
RispondiEliminaBuona serata cara bacioni.
Simona, non l'ho mai mangiata! sembra un perfetto comfort food legato anche a bei ricordi :*
RispondiEliminaCiao Simona,
RispondiEliminaa me piace tanto la trippa piccante, da noi in Calabria si cucina con le patate ma non con i borlotti.
L'ho sempre mangiata da piccola soprattutto nei mesi freddi. Da un po' di anni però la mangiamo solo d'estate quando torniamo a CASA per le ferie. Io non la so cucinare :(
Lo sai che non ho mai assaggiato la trippa !!!!! La tua lista di ingredienti però è così invitante che potrei anche farci un pensierino. Buon fine settimana cara Simo
RispondiEliminaUn piatto realizzato magistralmente, peccato che non tutti gradiscano il gusto della trippa
RispondiEliminaQuando la mia mamma la prepara... corroooo!! Un piatto della tradizione che adoro!!
RispondiEliminaUn bacio grande, buon fine settimana!
ogni tanto la mangio e mi piace, questa zuppa ha un aspetto molto confortante, è perfetta per questo periodo, un abbraccio !
RispondiEliminaIn questo piatto vedo una grande maestria in cucina, io non amo la trippa ma devo dire che questa è una bella ricetta, complimenti Simona
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