Pane di semola e grano saraceno

Avevo un fondo di pacchetto di farina di grano saraceno e ho pensato di mescolarla alla semola rimacinata di grano duro pugliese, è risultato un pane buonissimo con la B maiuscola. Ho usato, come sempre, il mio lievito madre che si può sostituire con 1-2 g. di lievito di birra fresco sbriciolato direttamente nella farina, in questo caso accorciare i tempi della prima lievitazione, lasciare intatto il tempo di maturazione del passaggio in frigo e accorciare poi il tempo della lievitazione finale, nel cestino. Sono sufficienti un'ora e mezza/due invece di tre ore.


Cosa serve:

420 g. farina di semola di grano duro pugliese
80 g. farina di grano saraceno
85 g. lievito madre rinfrescato e al raddoppio
12 g. sale fino marino integrale
375 g. acqua a t.a.
1 cucchiaino malto d'orzo bio in polvere

(orari indicativi: quelli che ho usato io)

Ore 13,30 tirare fuori dal frigo il lievito per acclimatarlo, (dopo una mezz'ora spesso faccio il bagnetto al lievito lasciandolo in ammollo in acqua leggermente tiepida con un pizzico di zucchero se ha un odore un po' acido, poi lo strizzo e proseguo) ore 14,30 rinfrescare il lievito, tenerne da parte 85 g. e l'altro (dopo aver fatto partire la lievitazione, quindi dopo 2 o 3 ore) metterlo in frigo per le panificazioni successive.
Ore 17,30-18 mettere nella ciotola della planetaria il lievito a pezzetti con l'acqua e, con l'accessorio foglia, scioglierlo facendolo schiumare (se si fa a mano mescolare energicamente con una forchetta in una ciotola) unire quindi tutta la farina, il malto e il sale. Mettere il gancio e incordare, impastare fino a quando l'impasto risulta liscio e si stacca dalle pareti.

Spegnere, ungere le mani, riversare l'impasto sul piano da lavoro e dare due pieghe a distanza di 15 minuti l'una dall'altra, coprendo sempre l'impasto con pellicola, poi chiudere l'impasto pirlandolo e mettere la palla, con la chiusura verso il basso, in una capiente ciotola leggermente oliata; coprire con pellicola e canovaccio (io poi lo tengo fermo con un grande elastico in modo che non passi aria, l'impasto non deve assolutamente seccare) e lasciare la ciotola a t.a. per 3 ore, poi trasferirla in frigo a fare maturare l'impasto per 10-14 ore, a seconda dei propri impegni (quindi fino alla mattina successiva e se seguono gli orari che ho usato io).


La mattina ore 9,30 circa
Prendere l'impasto e delicatamente rovesciarlo sul piano da lavoro. Dare una piega a libro, coprire con pellicola e canovaccio e lasciare riposare 15-20 minuti e ripetere un'altra volta. Questo passaggio è importante, serve a dare corpo e volume al pane.
Trascorso il tempo per la puntatura, allargare l'impasto con delicatezza, usando i polpastrelli in modo da ottenere un rettangolo, portare i lembi dell'impasto verso il centro, arrotolare l'impasto, coprirlo con pellicola e canovaccio e lasciarlo lievitare circa 3 ore.
Preriscaldare il forno statico a 250° con la leccarda all'interno.
Capovolgere il pane sulla leccarda tirata fuori dal forno e rivestita con carta da forno, spolverizzare leggermente il pane e rimuovere l'eventuale eccesso di farina, praticare un taglio nella prossimità della congiunzione dei lembi con l'aiuto di una lametta o un coltellino affilato, praticare poi altri taglietti e disegni a piacere.

Spruzzare le pareti e il fondo del forno con acqua (usando uno spruzzino o le mani semplicemente), infornare. Dopo 10 minuti aprire il forno e vaporizzare di nuovo acqua per creare umidità  - attenzione non sul pane! (serve a non fare formare una crosta dura al pane, altrimenti non cresce e non cuoce più bene) poi abbassare a 220° e lasciare cuocere per 15 minuti, di seguito abbassare la temperatura a 190° e lasciare cuocere per altri 50 minuti, poi abbassare ancora il forno a 150° e lasciare 10 minuti con lo sportello aperto a fessura.
Infine spegnere il forno, aprire lo sportello a fessura ma lasciare ancora il pane all'interno per 5 minuti.
Tutto questo calare graduale della temperatura farà sì che il pane possa avere una bella crosta croccante esterna, che sia ben cotto internamente e che l'umidità del pane stesso possa evaporare rendendolo asciutto oltre che cotto.
Nei forni di casa occorre avere procedure un po' "arrangiate" per così dire.
Controllare ogni forno è diverso, "bussando" il sotto del pane si deve sentire un rumore sordo, lo dico sempre che è semplice ma efficace, per capire se è cotto, deve avere un aspetto ben dorato e cotto (prendere il pane col guanto da forno, naturalmente...)


Sfornare la pagnotta e metterla a raffreddare su una gratella (se possibile inclinando il pane dato che è una pezzatura grande, il vapore interno evaporerà meglio).


Il nostro paniere completo ha sfornato:

Monica: Pane ai cereali
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Simona

  1. Vedo tanti pani in giro...ma i tuoi sono unici...complimenti: è bellissimo!

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  2. Che spettacolo, è semplicemente perfetto, rotondo, dorato, leggero... Ma come fai??? Secondo me sei una maga, devo ripetermi. Io faccio più o meno gli stessi passaggi (in teoria, eh), ma i risultati sono ben diversi :-( Quasi quasi mi deprimo. Anzi no, facciamo che continuo a provare lo stesso, che fare il pane mi diverte troppo ;-) Ciao Maga Simona, a presto.

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  3. Ma che ti devo dire, il tuo pane qualunque esso sia, è sempre perfetto, sei bravissima e non resta che gustarselo in serenità! bacione

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  4. Cara Simona, questo è un pane bello! Morbido! Gustoso, me ha anche pure di essere salutare!!!
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  5. Che bello questo pane. Anche io faccio così. Quando mi restano fondi di farine mescolo tutto e ci faccio il pane. Baci

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  6. guardo e ammiro la tua bravura, pane fantastico ! Un grande abbraccio

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  7. Ha ragione l'amica sei una maga. Buona fine settimana

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  8. Un pane perfetto ^_^
    Complimenti.
    Buon week end

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  9. Il gusto del pane fatto in casa è unico, grazie delle spiegazioni

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  10. Che spettacolo Simo. provo sempre una certa emozione nel leggere le tue ricette sul pane, così dettagliate e scandite che mi verrebbe voglia di correre in cucina all'istante. Un super abbraccio cara

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