E' un liquore cremoso senza caffè poichè il caffè presente nella prima ricetta del 1700 è stato sostituito dalla nocciola, così da ricordare il cioccolatino "giandujotto" famoso ed apprezzato in tutto il mondo. Questa ricetta ebbe origine nei primi anni del '800 quando il caffè e il cacao erano troppo cari da importare dai paesi d'oltreoceano così, essendo il Piemonte una regione ricca di nocciole, si pensò di tagliare il cioccolato con le nocciole piemontesi per diminuire i costi e da questa miscela nacque il cioccolatino"giandujotto"
Per chi non è Torinese o comunque del Nord Italia bisogna spiegare che la parola "bicerin" in dialetto non solo piemontese, ma anche lombardo e veneto significa piccolo bicchiere, infatti, era ed è usanza servire "il Bicerin" in un piccolo bicchiere di vetro con il manico di ferro in tutti i bar della città di Torino. Fonte
Cosa serve:
160 g. farina 00
70 g. fecola di patate
70 g. farina di mandorle
220 ml. latte
100 g. zucchero semolato
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
120 g. burro morbido
1 uovo intero
3 tuorli
3 cucchiai di liquore bicerin
120 g. gherigli di noci (quindi peso netto - noci sgusciate)
Tirare fuori dal frigo uova e burro almeno mezz'ora prima di fare la torta.
Accendere il forno (statico) a 180°
Con le fruste montare lo zucchero con il burro morbido (dev'essere quasi a pomata), aggiungere l'uovo intero. Quando si è ben assorbito dal burro unire, sempre uno alla volta i tuorli. Non aggiungere il successivo se il precedente non si è amalgamato bene.
Unire il latte ed il liquore, sempre poco alla volta.
In una ciotola mescolare bene la farina 00 con la farina di mandorle, la fecola, il lievito, il pizzico di sale e la vanillina.
Aggiungere questa miscela, a cucchiaiate, al composto di uova e burro.
Non mescolare a lungo, bensì appena amalgamato spegnere le fruste e dare ancora una mescolata con una spatola o cucchiaio di legno.
Tritare grossolanamente le noci ed unire la metà al composto.
Cospargere la superficie con l'altra metà ed infornare per circa 35°/40° minuti. Fare la prova stecchino. Lasciare raffreddare la torta, sformarla e servirla
Ciao! :D Che bontà! Tra l'altro amo la frutta secca :D Avrei una domandina, perchè anche se cucino non è che sia un'esperta. la fecola di patate a cosa serve?
RispondiEliminabuonissima! ^_^
RispondiEliminane assaggerei volentieri un pezzettino!
interessante questa torta!!Non conosco questo liquore ma senz'altro è buonissimo visto che si tratta del gianduiotto!
RispondiEliminala torta ha un aspetto molto goloso ed anche il bicerin deve essere irresistibile!
RispondiEliminaBuono il bicerin :-P l'ho assaggiato ad Alba da amici ed è fantastico...non oso immaginare in questo mix di sapori..svengo :-P
RispondiEliminaBuona domenica cara <3
la zia Consu
il bicerin di gianduiotto deve essere una cosa sensazionale, prima o poi lo voglio assaggiare!! Questa torta poi deve essere meravigliosa, complimenti!!
RispondiEliminache fame!
RispondiEliminaUhhhh!! Quanto mi piace il bicerin! Ben fatto! Baci
RispondiEliminaEhmmmm il bicerin me lo berrei anche da solo! Grande idea metterlo in questa golosa torta :-)
RispondiEliminami sa che devo venire a Torino :-)
RispondiEliminaEh sì caro Günther! :-)
RispondiEliminaNon lo conoscevo, e ti ringrazio di avermi fatto fare questa dolce scoperta!
RispondiEliminaEccomi cara, che bello questo post, pieno di cose interessanti, non sapevo che il gianduiotto è nato grazie ad un taglio dei costi...ecco come nascono a volte dei capolavori! Grazie per la tua bellissima e sicuramente buonissima torta! un abbraccio
RispondiEliminamaddy
stupendo! parlo del bicerin, ma anche il tuo dolce è meraviglioso. Le nocciole piemontesi sono una garanzia, mi viene l'acquolina.
RispondiEliminaMi sono iscritta fra i tuoi lettori,mi piace molto la cucina piemontese
complimenti, ciao
Cecilia
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