Chi mi conosce lo sa quanto io ami panificare, usare il mio lievito madre (che orgogliosamente ho creato da zero ormai 15 anni fa) e farine non consuete, integrali e macinate a pietra e le lunghe lievitazioni. La differenza si sente sia sotto il profilo della fragranza e sapore ma soprattutto nella digeribilità e sostanze nutritive.
Non voglio assolutamente peccare di presunzione, perchè al contrario spesso pecco di troppa umiltà, ma ormai il pane che preferisco è proprio il mio, a volte d'estate quando le scorte in freezer finiscono, lo acquisto, ma non c'è proprio storia.. e questo la dice lunga sulla qualità (e costo non indifferente)
Cosa serve:
500 g semola di grano duro integrale bio macinata a pietra Timila/Tumminia
150 g lievito madre rinfrescato e al raddoppio
12 g sale
380 g acqua
semi di sesamo bio q.b.
1 cucchiaino malto d'orzo
Rinfrescare il lievito e contemporaneamente preparare l'autolisi: nella ciotola inserire la semola e irrorarla con 340 g d'acqua, dare una mescolata sommaria, coprire con pellicola e lasciare riposare 3 ore (il tempo occorrente perchè il lievito sia pronto), dopodichè all'autolisi unire il malto e il lievito spezzettato, iniziare ad impastare, unire la restante acqua pochissima per volta, in ultimo aggiungere il sale.
Impastare fino a quando si otterrà un impasto liscio ed incordato. Mettere in una ciotola unta d'olio e coprire con pellicola, tenere a temperatura ambiente per 6 ore. (io poi, come faccio sempre, a questo punto metto l'impasto a maturare in frigorifero tutta la notte e proseguo il giorno successivo. Il pane acquisterà sapore, digeribilità, consistenza e durata), quindi al mattino successivo tiro fuori la ciotola dal frigo, aspetto un'oretta e proseguo.
Ribaltare con delicatezza l'impasto sul piano da lavoro dare due pieghe di rinforzo guarda il mio video
a distanza di 15 minuti l'una dall'altra. Formare un pane dalla forma allungata, pizzicare i lembi e mantenendo la chiusura verso l'alto o il basso a seconda dell'effetto estetico che si desidera ottenere (se verso il basso, una volta capovolto per cuocerlo, si avrà l'apertura del pane più naturale), ruotare quindi il lato prescelto nei semi di sesamo e metterlo nel cestino rivestito con canovaccio pulito e infarinato a lievitare in luogo tiepido (va bene il forno spento con la lucina accesa) per un paio d'ore.
Preriscaldare il forno statico a 250°. Inserire la leccarda del forno in modo che diventi caldissima.
Spruzzare le pareti ed il fondo del forno con acqua fredda abbondante. Ribaltare il pane sulla leccarda ricoperta con un foglio di carta da forno, con una lametta o un coltellino affilato, praticare un taglio nel centro del pane o seguendo la linea della chiusura ed infornare; dopo 10 minuti aprire il forno spruzzare di nuovo velocemente le pareti con l'acqua ed abbassare a 210° lasciarlo cuocere altri 15 minuti poi abbassare a 190° e cuocere ancora per circa 25 minuti ed infine 5 minuti a 150°.
Spegnere il forno, aprire a fessura e lasciare ancora il pane dentro per 5 minuti poi toglierlo dal forno e farlo raffreddare completamente inclinandolo su una gratella, prima di tagliarlo e consumarlo (o congelarlo a fette)
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