Trippa alla piemontese

Sembra che la primavera si sia dimenticata di passare anche dalle mie parti... fa decisamente freddino.
Ancora in tempo, dunque, per mangiare un piatto che non piace a tutti, molti in realtà non l'hanno nemmeno mai assaggiato (come mia madre che dice che non le piace.. ma come fa a saperlo se prima non assaggia? mah!). Non è certo un piatto dietetico, anzi... tuttavia pur essendo una frattaglia, non è parte dell'intestino come tanti pensano sia, bensì dello stomaco; è una ricetta antica della tradizione piemontese
E' un piatto povero, ma nutriente, probabilmente di cultura contadina.
Mia nonna la cucinava egregiamente.. di cosa parlo? la della trippa! La preparava sia con le patate (ricetta che sto postando), sia con i fagioli, con le cipolle, e in zuppa col pomodoro.
Poi, siccome mia mamma aveva ed ha avversione per la trippa e non la cucinava, ne portava una porzione per me.

Cosa serve: (per 4-6 persone)


500 gr. di trippa di vitello, possibilmente la parte millefoglie/foiolo
1 cipolla
1 costola di sedano bianco
1/2 carota
1 rametto di rosmarino
2 o 3 foglie di alloro
1 l. di brodo vegetale o di carne a piacere
1 tazza di salsa di pomodoro
olio e.v.o.
sale e pepe
4 patate pasta gialla
Per completare: tuma di montagna stagionata.


Lavare la trippa più volte sotto acqua corrente fredda.
Asciugarla e tagliarla a listarelle.
Pulire ed affettare sottilmente la cipolla, tritare il sedano e la carota,  rosolare in una casseruola con olio e.v.o. Aggiungere il rosmarino e l'alloro.
Unire la trippa, salare, pepare e far rosolare qualche minuto.



Aggiungere tutto il brodo caldo, mettere il coperchio e lasciare cuocere a fuoco molto dolce per circa un'ora


Trascorso il tempo, aggiungere le patate tagliate a tocchetti quadrati e la salsa di pomodoro, aggiustare il sale e proseguire la cottura (sempre col coperchio) per altri 20-30 minuti. Dipende se le patate piacciono più sode o morbide da schiacciare quasi.
Controllare se serve aggiungere un altro po' di brodo. Mescolare spesso.
Servire bollente, dopo aver completato con una bella spolverata di tuma di montagna stagionata grattugiata (opzionale)







Simona

  1. C'è sempre da imparare! Ero convinta che tranne da noi a Roma dove la trippa è tradizione antica, non ci fossero altre regioni o realtà localòi che la annoverassero tra le sue tradizioni gastronomiche. Ottima questa versione piemontese!
    buon 8 marzo!
    Alice

    RispondiElimina
  2. ehehhe Alice! buon 8 marzo a te! in effetti non è proprio una ricettina da festa delle donne.... non ci avevo pensato...

    RispondiElimina
  3. Ma sai che da piccola la mangiavo.. Ma ora.. Non ce la faccio mica!!! Rimane pero una ricetta delle tradizione che ricorda molto i nonni..

    RispondiElimina
  4. Che buona la trippa, se ben cucinata a me piace molto e questa sembra perfetta. Auguri!!!

    RispondiElimina
  5. E' vero..con il freddo che fa ci vuole tutto questo piatto!!!!!purtroppo la primavera non è rimasta qui da noi...nguèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè:-))))Un bacione cara!!!Buon 8 Marzo, cara!!!!

    RispondiElimina
  6. anche qua fa un po freddino..beh, mi gusto intanto la tua trippa

    RispondiElimina
  7. Buon 8 Marzo e ottimo piatto!!!!!
    Un bacio Batù!!!!!

    RispondiElimina
  8. anche in Sicilia fa molto freddo quasi quasi mi preparo una trippa anche io!!

    RispondiElimina
  9. tanti auguri,buon 8 marzo e che squsitezza di piatto buonissimo ciao :)

    RispondiElimina
  10. Anche qui a Napoli di nuovo freddino!

    RispondiElimina
  11. ma sai che sono sempre stata un po' restia ad assaggiare la trippa?! pero' con tutta la tua spiegazione la tua l'assaggerei volentieri:-) un bacione

    RispondiElimina
  12. Anche io adoro la trippa, al sugo, bianca con olio e limone,in tutti i modi....in bocca a
    Lupo per il contest

    RispondiElimina
  13. E' un piatto che adoro, splendida e ghiotta versione!!!!!

    RispondiElimina
  14. Che bella ricetta! Buona festa delle donne ::)

    RispondiElimina
  15. Buona la trippa! Anche qui fa' freddino!

    RispondiElimina
  16. grazie! Che bella ricetta che mi hai regalato per il mio contest! Inserisco subito!
    Baci e in bocca al lupo!

    RispondiElimina
  17. non ci posso credere ...... ma sai che io l'ho comprata propio questa sera !!!!!!! l'ho vista dal macellaio è mi è venuta una gran voglia di mangiarla così l'ho presa .... e poi devo dirti che anch'io di solito la faccio in umido con le patate ..... che combinazione ..... ciao carissima un bacio e tanti auguri

    RispondiElimina
  18. non sono u'amante della trippa ma passo lo stesso per lasciarti un saluto. anche qui fa piuttosto freddino nonostante al sole si stia bene, pecato per il vento che fa venire dei brividoni che non ti dico

    RispondiElimina
  19. bella ricetta e stupendo blog, che seguiro davvero con moooolto piacere! buona giornata cara !

    RispondiElimina
  20. Golosissimaaaaaaaa. Adoro la trippa e la mangio raramente xche' a casa mia non la sopportano. Con questo bel piattino mi e' parso di sentirne il profumo e anche il suo sapore.
    Se ti fa piacere passa da me e lascia la tua idea sulla foto del post dell'8/3
    Baci e buon W E

    RispondiElimina
  21. Sono contenta che piaccia anche a voi. temevo un coro di: " BLEAH" :-)

    RispondiElimina
  22. Adoro le trippe le preparo spessissimo e spessissimo non le cuocio neanche, questa tua versione mi sembra interessante, un po' tipo le nostre trippe accomodate, da preparare sicuro!

    RispondiElimina
  23. Devo ammettere di averla mangiata una sola volta nella mia vita e se non ricordo male mi era anche piaciuta molto. Questa ricetta poi mi ispira davvero tanto. Brava come sempre!!!!

    RispondiElimina

La moderazione è attiva. Commenti con pubblicità e link commerciali non verranno pubblicati.
Navigando e scrivendo commenti si acconsente al trattamento e all'archiviazione dei propri dati personali da parte degli autori di questo sito, confermando di aver letto ed accettato il regolamento nella sezione preposta su questa home page "Privacy policy"

Buona giornata!