Si avvicina la Pasqua, e noi della rubrica "al km 0" vi diamo qualche spunto. Io, come ogni anno, porto un grande lievitato, quest'anno una veneziana all'arancia del maestro Giovanni Pina. Amo molto il panettone e la veneziana per la texture, più leggera, soffice e morbida, rispetto a quella della colomba che è più compatta e asciutta (infatti gli anni scorsi, nelle varie ricette che ho replicato, ci ho sempre messo qualche mia variante ad esempio l'aggiunta di crema pasticcera:-)), e non sono evidentemente l'unica a pensarla così perchè in rete molte persone hanno aggirato l'ostacolo con questo escamotage, quindi l'impasto di queste colombe è quello della veneziana, ho solo fatto una piccola variante, ovvero invece di usare solamente arancia candita, ho unito anche una piccola percentuale di cedro, giacchè ne avevo uno fantastico, e poi ho fatto la ghiaccia che piace a me e che è già collaudata.
Non mi perdo in altre ciance, perchè sarà un post molto lungo, in ogni caso se avete dubbi potete consultare tutte le altre ricette simili in cui viene spiegato il passo-passo, procedimento e consigli vari, dal rinfresco del lievito madre alla gestione della lievitazione andando a sbirciare nella categoria
dolci e lievitati per le feste anche se di anno in anno, imparo sempre qualcosa e la messa a punto un po' cambia.
Preparare la ghiaccia: raffinare tutti gli ingredienti con l'aiuto di un cutter, aggiungere a filo l’albume, guardare QUI Conservare in frigo. Tirarla fuori 20' prima del suo utilizzo.
Per il lievito madre regolarsi in questo modo: per il lievito legato la sera prima del 1° impasto rinfrescare: 100 g farina + 50 g acqua minerale naturale + 100 g farina W 360/390
Il giorno del 1° impasto serale procedere dalla mattina con 3 rinfreschi a distanza di 3-5 ore l’uno dall’altro.
Ore 9,30 1° rinfresco
Ore 13,00 2° rinfresco
Ore 16,30 3° rinfresco
- Mettere la ciotola della planetaria, la foglia e il gancio in frigorifero.
- Tagliare i canditi, mescolarli, coprire con pellicola e mettere in frigo
- Tagliare a cubetti il burro del secondo impasto, coprire con pellicola e mettere in frigo
- Preparare la ghiaccia, metterla in una tasca da pasticciere, chiudere con una molletta o ripiegare il risvolto, metterla in un bicchiere tipo quello del minipimer in modo che stia dritta, e mettere il frigo.
- Sbattere i tuorli, metterli in un bicchierino, coprire con pellicola e tenere in frigo.
- Pesare gli altri ingredienti del primo impasto e tenerli da parte pronti
Ore 20,00 procedere col 1° impasto: per gli inserimenti degli ingredienti, io procedo come ho fatto in precedenza con i grandi lievitati e mi trovo bene, usare tutti gli ingredienti freddi da frigo tranne il burro (tirarlo fuori un paio di ore prima oppure farlo ammorbidire pochi istati a W minimo in microonde)
Nella planetaria con la foglia inserire l'acqua e il lievito madre a pezzetti, fare schiumare e sciogliere bene poi unire la farina, alternata ai tuorli ed allo zucchero, impastare dieci minuti e quando si sarà formata una massa omogenea, togliere la foglia ed inserire il gancio ed unire in ultimo il burro morbido in più volte ripristinando sempre l'incordatura prima di ogni aggiunta. (Il tutto non dovrebbe durare più di 30-35 minuti, altrimenti l’impasto si surriscalda, in questo caso spegnere la macchina e mettere la ciotola 10-15 minuti in frigo, poi riprendere ad impastare.)
Trasferire l’impasto in un un contenitore alto e stretto (se possibile graduato) in modo che l’impasto lieviti meglio (io ho comprato una brocca dosatrice professionale che usano i pizzaioli, i cuochi e che si trova da acquistare nei negozi di casalinghi più forniti) sigillare con pellicola e mettere a lievitare a 28° in cella di lievitazione oppure forno spento con lucina accesa, 8-12 ore l’impasto deve aumentare 2 volte e mezza/3.
Rimettere la ciotola ed il gancio lavati ed asciugati nel frigo.
Unire all’impasto l’acqua pochissima alla volta, ripristinando ogni volta l’incordatura, aggiungere per ultimo il burro mescolato al sale, alla polpa della bacca di vaniglia e al miele molto lentamente, un cucchiaino per volta. Non avere fretta, non aggiungere il cucchiaino successivo se il precedente non è stato ben inglobato alla massa che deve sempre mantenere l’incordatura. Unire anche la polpa dell’arancia candita frullata. In ultimo, aumentare la velocità ed aggiungere il burro a pomata poco alla volta. Tutta l’operazione del secondo impasto non dovrebbe durare più di 45-50 minuti. Se l’impasto diventa caldo, spegnere e mettere la ciotola in frigo 15 minuti prima di proseguire.
Infine, diminuire la velocità al minimo ed inserire l’arancia candita a cubetti, impastando per qualche minuto affinché si distribuisca uniformemente, eventualmente si potrà inglobare meglio sul piano da lavoro aiutandosi con un tarocco. Coprire la ciotola con pellicola e lasciare puntare al caldo, 28° oppure in forno spento con luce accesa per 30 minuti.
Glassare, cospargere la superficie con zucchero in granella e abbondanti mandorle, spolverizzare con zucchero a velo. La temperatura al cuore dovrebbe essere 94° ma fare la vecchia e cara prova stecchino, le sonde mi hanno già fregata altre volte, lo stecchino non mente mai, lo so che è un paradosso tant'è... la cosa importante è non aprire il forno nei primi 30-35 minuti.
Cuocere in forno statico preriscaldato, posizionando una colomba alla volta, sulla griglia nel primo ripiano in basso, a 165° di cui gli ultimi 5' a fessura (forno aperto mettendo un cucchiaio di legno in mezzo nello sportello)
le colombe da 1 kg per 50/60 minuti
le colombe da 750 g per 45/50 minuti
le colombe da 500 g per 40/45 minuti
Per esperienza dico che nei forni di casa meglio cuocere una colomba per volta. Quindi calcolare quando la successiva occorre tirarla fuori dal frigo per farle fare la pellicina e glassare prima di infornare.
Sfornare ed infilzare subito con le forche o ferri da calza precedentemente disinfettati con amuchina da parte a parte (ala/ala), capovolgere e poggiare le punte degli spiedi su due appoggi. (io due sedie)Lasciare in questa posizione per almeno 6-8 ore (meglio tutta la notte) prima di confezionare le colombe nei sacchetti di polipropilene opportunamente vaporizzati con uno o due spruzzi (prima di inse rire la colomba) di alcool 95° (quello per fare i liquori); servirà ad evitare le muffe. Si conserva al fresco un mesetto senza fare la muffa ma per quanto riguarda la sofficità, prima si degusta meglio è, non avendo conservanti e miglioratori.
Carla: Costine d'agnello con carciofi e olive
Sabrina: Lasagne ai carciofi
Simona: Veneziana e colomba all'arancia di Giovanni Pina

Mamma mia che meraviglia! Come sempre, una spiegazione dettagliata ed un lievitato strepitoso! Mi piacerebbe molto poter completare il pranzo di Pasqua con questa delizia!
RispondiEliminaci si mette quasi di più a scattare le foto, sistemarle e scrivere il post che farle.. no scherzo! ahahha però effettivamente potrei anche saltare i passaggi, sono pressochè uguali nei grandi lievitati, ma ci casco sempre :-)
Eliminaa me piacerebbe completarlo con le vostre portate, buona Pasqua tesoro bello!
Bè dire che sono stupende è riduttivo, io direi che sono perfette :) Bravissima!
RispondiEliminaperfette per me no, sono pignola lo sai :-))) ma sono abbastanza soddisfatta, spero di non aver fatto sfigurare il maestro Pina, più che altro replicando una sua ricetta da autodidatta
EliminaApplausi! che dire? sei davvero un mito! complimenti davvero...i tuoi lievitati sono un sogno...e non solo quelli!
RispondiEliminaCiao, grazie mille :-) ma... chi sei? hai dimenticato di firmarti
EliminaSon mi!!! La Chicchina! Chissà perchè risulto anonima...boh😍 comunque rinnovo tutta la mia ammirazione😘
EliminaAh Tses ti!!! 😄😄😄 mia amisa
EliminaChe bei dolci Simo, perfetti, meglio che comprati in pasticceria! E anche oggi hai notato, menù completo! Tantissimi auguri buona Pasqua :)
RispondiEliminacerto che ho notato, siamo troppo brave :-)))) baci amica mia, buona Pasqua
EliminaSpettacolo Simona, come sempre bravissima!!!
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