Gnocchi (raviòlas) della Val Varaita con castelmagno

Occorre spendere qualche riga per spiegare, a chi non abita da queste parti e a chi non li conoscesse, di che si tratta.

Mia nonna soprattutto in occasione della feste come il Natale o Pasqua, era solita preparare gli agnolotti, gli gnocchi di patate, i tajarin e le raviòlas. Gustare questi piatti sostanziosi e deliziosi non era, dunque, abitudine e quindi si apprezzavano molto ma molto di più.
Non sono "semplici" gnocchi di patate, ma sono una specialità occitana, la val varaita è una comunità montana delle valli cuneesi, bellissime! Queste raviòles erano il piatto forte del banchetto di fidanzamento, come buon auspicio per un felice matrimonio, oppure si preparavano per il battesimo dei bimbi. La ricetta prevede il tumin dal Mel che è un tomino tipico di Melle, che è un paese, ma si può sostituirlo con toma vaccina dolce e morbida.
Come ho condito questi gnocchi? Con il castelmagno. Ecco qui sono sicura che tutta Italia sappia di che si tratta. Comunque.. due paroline le spendo anche per questo formaggio pazzesco. Sì.. beh .. ha un certo costo, ma pensate che per fare una forma occorrono 70 litri di latte! Questo per semplificare.... se siete curiosi e volete saperne di più cliccate sulla parola "castelmagno"; Vi ho fornito un link con tutte le informazioni su questo formaggio inimitabile.
Aaaaapproposito.. non comprate un'imitazione.. non avrebbe nulla, ma nulla, a che vedere con l'originale.
Ed anche questo è un prodotto del territorio.



Cosa serve per gli gnocchi:
1 kg. patate
farina q.b. per ottenere un composto morbido ma asciutto (circa il 20% del peso delle patate cotte)
2 tuorli d'uovo
2 etti di tumin dal Mel o toma vaccina dolce.
sale
grana padano

Per il condimento:
burro q.b.
2,5 hg. di Castelmagno.


Fare bollire le patate con la buccia in acqua salata.
Quando sono cotte, ancora calde, sbucciatele e passatele nello schiacciapatate.
Aggiungere il tumin o la toma, e il grana grattugiato (quantità ad occhio a vostro piacimento), quando il composto si sarà intiepidito, aggiungere i due tuorli d'uovo precedentemente leggermente sbattuti.
Impastare bene fino ad amalgamare gli ingredienti. Formare una palla, e mettere a riposare in un canovaccio da cucina per una mezz'oretta.
Trascorso questo tempo, ritagliare delle strisce, arrotolarle (come fossero grissini) e tagliare a tocchi rettangolari. Con le mani allungate il tocco in modo da dare la forma tipica della raviola, c'è chi li fa più cicciosi, chi più allungati... ma non preoccupatevi, se non ci riuscite.. è solo questione d'estetica, il sapore di certo non cambierà!
Cuoceteli in acqua salata a bollore. Pochissimo! Come vengono a galla, toglieteli con una schiumarola. MAI scolati nello scolapasta, sennò si disferebbero.

La fonduta di castelmagno la riservo per un piatto da arricchire, siccome questi gnocchi sono già molto ricchi di formaggio e saporiti, li ho conditi facendoli mantecare per pochi istanti in una padella con burro leggermente nocciola e con il castelmagno sbriciolato.
Fate saltare un minuto e servite.
La foto finale, ahimè, è quel che è: era ieri sera tardi- era buio - ho dovuto usare il flash che peccato!


N.B. Se avete la possibilità di acquistare patate da un coltivatore, il sapore ne guadagnerà, ed anche la consistenza degli gnocchi, generalmente quelle comprate alla grande distribuzione sono acquosissime, richiederanno molta più farina, col risultato che gli gnocchi saranno pesanti, di peso e sullo stomaco.






Simona

  1. non li conoscevo, ma devono essere squisiti... li provo!!

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  2. Quando ho visto questa ricetta mi si sono illuminati gli occhi, sia perché è un piatto con una storia e una tradizione, ma anche perché io ho un debole per i primi "morbidosi". Me la segno di sicuro, grazie e buon week end!

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  3. e allora dillo che mi inviti a cena! ;-P

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  4. che fameeeeeeee ;)))

    un abbraccio
    cris

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  5. Beh che dire di questi gnocchetti ?! Troppo buoni poi adoro il castelmagno, insomma da provare:-) baci

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  6. Molto buon! Quando lavoravo in ristorante era il piatto più richiesto! Brava ti sono venuti bene!
    Nani di Nani e Lolly

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  7. Strani, ma buoni questi gnocchi!!!!

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  8. Grazie Batù, che bello è imparare cose nuove, non li conoscevo, li proverò!

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  9. Questi gnocchetti hanno una forma simpaticissima! E poi che buoni che devono essere! Buona domenica!

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  10. piacere di averti tra i partecipanti al contest, invito anche tutti i tuoi fan a partecipare a presto e suerte!!

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  11. Grazie della visita contracambio molto volentieri!!Ti aspetto al mio contest allora ;)

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  12. che delizia questo piatto, gnocchi fatti benissimo e un formaggio per condirli al top! bravissima, Valentina

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  13. ti sono venuti proprio bene questi gnocchi , grazie per le utili informazioni e veramente complimenti per il piatto , buon sabato

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  14. Golosi questi gnocchi!! Posso dire una cosa? Da buona emiliana preferisco il parmigiano al grana (per noi è quasi un ponto d'onore... eheh)

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  15. Hai ragione da vendere cara Manu, giusto che sia così! Bisogno difenderli i prodotti del proprio territorio, come ti capisco!!! (ma io ti faccio le corna lo stesso e uso il grana.. dai mi perdoni?) :-)

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  16. Per stavolta.... ma che non diventi un'abitudine... eheh!!

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  17. grazie per aver partecipato al mio contest, tra le 4 ho scelto questa ricetta da mettere in gara :)

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  18. L’associazione per la promozione, valorizzazione, tutela della patata Piatlina e Ciarda delle Valli Occitane, che ha sede a Monterosso Grana, parteciperà con orgoglio all’importante manifestazione Castelmagno Fest che si terrà il 13-14 settembre prossimo.
    Sarà presente come stand e, innanzitutto, avrà la gentile collaborazione dell’attivissima Associazione Albergatori e Ristoratori della Valle Grana i quali proporranno, nei menù previsti per l’evento suddetto, i gnocchi prodotti con la tradizionale patata Ciarda (rossa) coltivata in Valle, naturalmente conditi con l'ottimo nostro Castelmagno. Una collaborazione molto importante per la valorizzazione, la promozione e lo sviluppo della pataticoltura tradizionale e di qualità delle nostri valli d’Oc.
    Per info: www.castelmagnofest.it-www.piatlinaeciarda.com

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