Confettura di fichi con armelline e brandy

Quest'estate volevo fermarmi ad una sola confettura (quella di pesche e more), ma poi mi hanno regalato succosi fichi e non ho resistito anche perchè a casa mia è vietato buttare il cibo. Se vuoi dai un'occhiata a tutte le mie confetture e marmellate magari trovi quella che è di tuo gusto



Cosa serve:
1,5 kg fichi (peso netto, sbucciati e privi del peduncolo)
450 g zucchero semolato
120 g aceto di vino bianco
50 ml brandy (un bicchierino da liquore)
30 g armelline amare

Lavare e spellare i fichi con la buccia spessa, aprirli e controllare bene che non ci siano ospiti indesiderati o ammaccature varie (nel caso eliminarli), farli a pezzi e metterli in una grande casseruola antiaderente (in questo modo l'acqua evaporerà più velocemente e la confettura sarà pronta in tempi più brevi del consueto). Aggiungere lo zucchero e l'aceto, mescolare e lasciare macerare un paio d'ore. Nel frattempo lavare i vasetti e i tappi, asciugarli e metterli in forno a 100° per sterilizzarli, lasciarli una mezz'ora, poi spegnere il forno e tenere da parte.

Accendere sotto la casseruola, quando inizia a bollire abbassare la fiamma che dovrà essere dolce, continuare a mescolare fino a quando la confettura inizierà ad addensare, dopo circa mezz'ora dovrebbe essere pronta, il liquido sarà evaporato e la polpa dei fichi avrà la tendenza ad attaccare, è il momento di spegnere il fuoco, frullare con un frullatore ad immersione. Aggiungere il brandy e le armelline precedentemente tritate grossolanamente e fatte tostare qualche istante in un padellino antiaderente (attenzione non devono bruciare altrimenti diventano amare), unire quindi anche le armelline alla confettura, invasare subito e chiudere immediatamente sigillando con i tappi a vite (o capsule). Mettere i vasetti a testa in giù in modo che il tappo sia a contatto del tavolo.


Coprire con una copertina di pile per un paio d'ore, poi rivolare i vasetti, continuare a mantenerli al caldo coperti per almeno altre 12 ore. Controllare quindi che si sia creato correttamente il sottovuoto, etichettare e riporre in cantina o comunque in luogo fresco.



Pasta al forno con pesto alla genovese e zucchine

Le paste al forno, si sa, sono golose, occorre "solo" avere l'ardire di accendere il forno ... mi viene d'aiuto il climatizzatore, senza dubbio, senza il quale non mi azzarderei :-) 

Questa pasta è davvero semplice, se il pesto alla genovese non si prepara in casa e si acquista, mi raccomando che sia fresco (in vendita nel banco frigo, non negli scaffali delle scatolette) e che sia di ottima qualità, la besciamella si fa in un attimo e il gioco è fatto. Non ho pesato nulla, quando si preparano timballi, gratinati e ricette analoghe si fa ad occhio e va benissimo, in ogni caso vi do un'idea di dosaggio.



Per DUE persone serve (circa)
160/200 g fusilli o altra pasta corta (in base all'appetito)
150 g pesto alla genovese
3 piccole zucchine
5 fiori di zucchina 
qualche cucchiaio di besciamella
abbondante pecorino sardo fresco grattugiato
olio evo q.b.
sale q.b.

Fare cuocere la pasta tenendola decisamente al dente. Nel frattempo lavare e tagliare a dadini molto piccoli le zucchine e farle saltare in padella con un filino d'olio, salare (poco) alla fine e tenere da parte. Preparare anche la besciamella 
Al pesto unire due cucchiai di acqua di cottura della pasta, scolare la pasta e riversarla nella pentola, aggiungere il pesto e la besciamella, unire anche le zucchine.
Preriscaldare il forno ventilato a 170°. Distribuire sul fondo di una pirofila un po' di besciamella, versare metà della pasta, spolverizzare con abbondante formaggio, fare un secondo strato di pasta, altro formaggio grattugiato, disporre infine, a raggiare o come si preferisce, i fiori di zucchina precedentemente puliti dal pistillo, lavati ed asciugati.
Cuocere in forno fino a gratinatura (15 minuti circa), lasciare riposare qualche minuto e servire

Confettura di pesche e more

Per le conserve casalinghe, consiglio di prestare molta attenzione alle norme igieniche e alla corretta procedura per la preparazione e conservazione, anche per una "semplice" marmellata. 

Usare frutta matura ma soda e senza imperfezioni, se si notano parti verdi o marroncine occorre toglierle. Per le marmellate e confetture consiglio sempre di usare casseruole grandi in modo che l'acqua evaporerà prima e la preparazione sarà pronta in tempi brevi mantenendo meglio la proprietà della frutta. Si può aromatizzare con vaniglia ma è opzionale (o cannella, o zenzero o cardamomo o ciò che si preferisce, se si gradisce, io aromatizzo quasi sempre perchè mi piace molto)


Cosa serve:
1,500 kg pesche gialle (peso netto)
250 g more
525 g zucchero semolato
il succo e la buccia di 1 limone bio
la buccia di mezza (o una) bacca di vaniglia (io i semi li uso per altre preparazioni)

Per prima cosa come di consuetudine sterilizzare vasetti e tappi, lavarli  e metterli in forno, accendere a 100° da quando arriva a temperatura calcolare 30 minuti, poi spegnere il forno. 
Lavare ed asciugare le more, lavare e sbucciare le pesche,  tagliarle a pezzi e mettere la frutta in una casseruola antiaderente larga e capiente, aggiungere lo zucchero, la scorza (solo la parte gialla) possibilmente intera, la buccia della bacca di vaniglia e il succo di limone, mescolare bene e lasciare riposare un paio d'ore. Accendere il fuoco, portare a bollore, poi abbassare la fiamma e lasciare sobbollire piano piano mescolando spesso. Dopo circa 15-20 minuti eliminare la buccia della vaniglia e la scorza del limone. Continuare la cottura, la confettura sarà pronta in 30-40 minuti circa (dipende dalla pentola e dall'acquosità delle pesche, possono essere necessari 10 minuti in più), verso la fine si noterà che la confettura tenderà ad inspessire velocemente, quindi allontanare dal fuoco e col frullatore ad immersione emulsionare brevemente per ottenere una parte di confettura in purea e parte a pezzi (o se piace tutta passata, frullare accuratamente), fare ora la solita prova piattino, ovvero versare un cucchiaio di confettura su un piattino, è pronta quando la consistenza non è acquosa, in questo caso rimettere sul fuoco ancora qualche minuto mescolando di continuo.


Appena tolta dal fuoco, pulire bene i bordi della casseruola (si sarà depositata la confettura più caramellata), mescolare bene ed invasare subito nei vasetti ancora caldi. Chiudere on tappi/capsule nuove, capovolgere i vasetti a testa in giù in modo che il tappo sia a contatto del tavolo, coprire i vasetti con una maglia calda e lasciare riposare almeno 3-4 ore, poi rivoltare i vasetti e attendere altre 6-8 ore perchè le capsule si abbassino regolarmente creando così il sottovuoto. Etichettare e riporre in cantina o luogo fresco. Si conserva fino ad un anno.