Oggi è la giornata mondiale della pasta, per l'occasione ho voluto preparare delle tagliatelle molto delicate fatte a mano in casa, vegetariane (per avere un piatto vegan è sufficiente omettere l'uovo e usare un po' più d'acqua)
Essendo un impasto creato con farina di legumi non è facilissimo da gestire, ma con un po' di esperienza e pazienza, si può fare.
Cosa serve per DUE persone (la pasta è abbondante si può congelare)
Per la pasta fresca con farina di lenticchie:
130 g farina di lenticchie rosse bio (per me qualità tedesca)
70 g semola rimacinata di grano duro (se si desidera una pasta gluten free, sostituirla con farina di riso o fecola di patate)
1 uovo medio
40 g acqua a t.a
Cosa serve per il condimento:
1/2 scalogno
olio evo q.b.
sale e mix creola (o pepe bianco) q.b.
2 foglie salvia
200 g funghi porcini freschi
1 spicchio aglio
prezzemolo tritato q.b.
200 g zucca delica già decorticata e tagliata a dadini
poco latte di soia al naturale (senza aromi)
un ciuffino piccolo germogli di porro
Per prima cosa fare la pasta:
La farina di lenticchie rosse è gluten free e come tutte le farine senza glutine, quindi, è difficile la lavorare, dato che si spacca, ed ha anche una consistenza appiccicosa, io non volevo ottenere un prodotto adatto per celiaci (in questo caso, come ho scritto, mescolarla con farina di riso) ma il mio intento era di ottenere una pasta dal sapore particolare, da abbinare al meglio alla carne di cinghiale e al formaggio molto saporito. La farina di lenticchie rosse conferisce delicatezza e dolcezza che ben si sposa con il ripieno dunque.
Dicevo che la pasta risulta appiccicosa inizialmente, quindi un piccolo trucchetto è quello di usare molto semplicemente un robot da cucina che tutti hanno in casa, quello con il cutter, in un attimo si otterrà la pasta.
Inserire nella ciotola del robot tutti gli ingredienti. Azionare le lame fino a quanto si otterrà un composto compatto (pochissimi minuti) la pasta è fatta. Molto semplice. Dare ancora una impastata veloce con le mani, formare una palla e coprirla a campana con una ciotola per una o due ore.
Tirare la pasta con la macchinetta nonna papera (è consigliabile perchè, come detto, è una pasta difficile da stendere a mano) infarinandola abbondantemente più e più volte e andando per gradi, ovvero farla passare in ogni misura del rullo per renderla liscia, non assottigliarla troppo perchè poi andrà arrotolata. Quindi lasciare asciugare ancora qualche minuto e poi procedere ad arrotolare le sfoglie e tagliare le listarelle per ottenere tagliatelle più o meno largo, a piacere. (veder le foto del passo-passo).
Preparare il condimento:
in una padella cuocere i funghi trifolandoli, pulire i funghi raschiandoli con una punta di un coltellino affilato per eliminare terra ed impurità; non passarli mai sotto l'acqua corrente altrimenti si inzuppano d'acqua rovinandosi. Pulirli invece ripetutamente con carta da cucina bagnata e strizzata, farli poi a fette non troppo sottili e farli saltare in padella con un filo d'olio, l'aglio (che poi andrà tolto e buttato=, il prezzemolo tritato. Salare e pepare solo alla fine. Tenere da parte.
Pulire la zucca eliminando buccia, semi e filamenti. Farla a dadini piccoli e metterla a stufare in una capiente padella con un filo d'olio, il pezzettino di scalogno tritato, la salvia. Mescolare spesso e fare cuocere fino a quando si disfa (15 minuti circa - ma dipende dalla zucca), eliminare dunque la salvia, salare e pepare. Alla fine unire latte di soia al naturale (che ha un retrogusto di nocciola e col sapore di zucca e coi funghi ci sta benissimo, ma si può usare altro altro a piacere), quanto basta per ottenere una salsina densa al punto giusto. Unire anche un mestolino di acqua di cottura delle tagliatelle.
Intanto mettere su un altro fuoco abbondante acqua salata e cuocere le tagliatelle di lenticchie.
Andranno cotte pochi minuti. Quando sono al dente, scolarle e metterle nella padella col sugo di zucca a mantecare qualche istante.
Impiattare le tagliatelle di lenticchie rosse col condimento di zucca, aggiungere i funghi porcini trifolati e una piccolissima presa di germogli di porro (pochi, mi raccomando, sono molto saporiti, devono dare il loro "perchè" al piatto che è piuttosto dolce, ma non deve coprire il sapore).
Servire subito.



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