Sabrina: Minestra di verza e patate
Simona: Strudel di grano saraceno con cachi, uvetta e noci (ricetta passo-passo)


Questi sono dolcetti di polenta dolce deliziosi, la consistenza è importante perché nel forno devono gonfiare e dorare sia in superficie che alla base, devono rimanere umidi internamente e soffici ma essere cotti. Ho letto molte ricette (a volte discordanti di parecchio) de ho scelto comunque di procedere un po' "a naso" e calibrare il rapporto farine/liquido secondo il mio buonsenso per ottenere il giusto equilibrio, sono molto contenta perchè il risultato è stato perfetto.
Ho creato zalettini più che zaletti, d'altronde sono piemontese e da noi si usa la pasticceria mignon :-) quindi con queste dosi ho ottenuto 15 dolcetti facendo i mucchietti con l'aiuto di due cucchiai da dolce, se si desiderano zaletti di misura classica consiglio, come unità di misura, il cucchiaio da minestra.La grappa (o il marsala secco che ci sta benissimo) possono essere omessi se il liquore non è gradito o se ci sono bambini, diversamente consiglio di usarlo perché da un aroma squisito e delicato, tra l'altro in cottura evapora la parte alcolica, pur mantenendo il sapore, quindi rimane solamente un leggero sentore nell'uvetta.Ho voluto che fossero senza glutine e senza lattosio, ma se non ci sono intolleranze, si posso usare ingredienti non delattosati (e non occorre controllare che le farine e il lievito per dolci abbiano la dicitura "senza glutine").
C'è un'altra versione di questi dolcetti nel veneto e si chiamano zaeti (o zaleti), ma sono fatti in maniera completamente diversa, io sinceramente preferisco questi morbidi di polentina, ma sono buonissimi anche quelli si tratta di biscotti di mais friabili e gustosi, provate anche quelli!
Oggi è la giornata mondiale della pasta, per l'occasione ho voluto preparare delle tagliatelle molto delicate fatte a mano in casa, vegetariane (per avere un piatto vegan è sufficiente omettere l'uovo e usare un po' più d'acqua)
Essendo un impasto creato con farina di legumi non è facilissimo da gestire, ma con un po' di esperienza e pazienza, si può fare.
Chi mi segue lo sa quanto sia appassionata di lievitati, grandi, piccoli, medi :-) di farine non raffinate, di lievito madre e di tutto ciò che gira intorno a questi prodotti. Oggi alla rubrica "al km 0" portiamo pane, focacce, grissini e tutto ciò che può riempire un paniere di tutto rispetto. io ho impastato un pane integrale buonissimo e salutare utilizzando una farina autoctona del mio territorio con acqua, sale, malto e naturalmente la mia Beth (pasta madre)
Se si desidera fare questo pane con il lievito di birra fresco consiglio d'usarne 2-3 g sbriciolato direttamente nella farina, aumentare la farina a 570 g e a 360 g accorciando i tempi di lievitazione in ciotola e nel cestino e lasciare intatto il tempo di maturazione in frigo (cioè tutta la notte)
Carla: Pizza ricca con funghi e asiago
Sabrina: Focaccia al rosmarino
Simona: Pane integrale con farina verna di tipo 2

Avendo a disposizione stimmi di zafferano eccellenti e salsiccia luganega freschissima di un'agri-macelleria del mio territorio, ho preparato questo risotto ricco di sapore che mi ha dato molta soddisfazione. Indispensabile il burro che consiglio d'ottima qualità, se di malga, meglio.
Soprattutto la qualità del riso fa la differenza (insomma... utilizzando ingredienti di qualità il risultato cambia in maniera sostanziale)
Al km 0 si respira aria d'autunno, evviva, a me piace tanto, è la mia stagione preferita sono ogni aspetto, mi dispiace soltanto per le giornate corte con poca luce naturale, ma per tutto il resto ne sono molto lieta. Naturalmente io ho usato una zucca piemontese e precisamente tipica della zona del Monferrato che è asciutta e ha un retrogusto delizioso di castagna,
La mia proposta di oggi sono sformatini davvero facili e veloci da fare, si possono preparare con anticipo, una bella comodità, per poi ripassarli qualche minuto al forno (anche microonde), dressarli con la fonduta calda e servirli.
Intanto preparare la fonduta:
tagliare a cubettini il taleggio, metterlo in un pentolino e coprirlo con il latte e la panna, unire anche l'amido di mais e lasciare macerare 15 minuti a temperatura ambiente, poi mettere sul fuoco dolcissimo e, mescolando sempre, lasciare addensare (se si desidera una fonduta meno densa omettere l'aggiunta dell'amido di mais)
Servire gli sformatini tolti dallo stampino con la fonduta calda, decorare (facoltativo) con semi di canapa o granella di nocciola o mandorla
Carla: Pere con camembert, miele e noci
Sabrina: Minestra di castagne e riso (ricetta tradizionale e varianti senza latte)
Simona: Sformatini di zucca con fonduta al taleggio

Questo pane è davvero buonissimo ed è divertente da fare. Naturalmente per realizzare questa forma non occorre obbligatoriamente questa farina, si può tranquillamente usare un'altra tipologia.
Se si desidera impastare con il lievito di birra si può assolutamente, in questo caso quindi usare 2-3 g di lievito di birra fresco sbriciolato direttamente nella farina, aumentare la farina di 75 g e l'acqua di 40 g Lasciare invariato tutto il resto.
Oggi con le mie amiche della rubrica "al km 0" prepariamo piatti utilizzando il vino, dal brindisi al dolce, io porto deliziose e profumate crostatine, perfette per ogni occasione.
Preriscaldare il forno a 165° statico. Prendere il panetto e manipolarlo sul pian da lavoro infarinato, infarinare anche il mattarello. Con un cerchio coppapasta ricavare la giusta forma per gli stampini da crostatina, calcolando anche un po' di bordo, rivestire dunque gli stampi con la frolla di mais (bisogna manipolarla il meno possibile, è molto delicata, piuttosto ogni tanto fermarsi, avvolgerla nella pellicola e rimetterla in frigo o freezer a rassodare), farcire con la composta di mirtilli. Decorare a piacere con le classiche grigliette o stelline, cuoricini, fiorellini.
Carla: Polpette limone, aromi e vino rosso
Sabrina: Chiffon cake al Frascati con riduzione di uva pizzutella
Simona: Crostatine di mais con mirtilli al porto bianco e timo

Ecco un'altra preparazione super veloce e facile che piace davvero tanto (ed è anche light...) può essere servita come antipasto oppure come secondo piatto, indifferentemente
Cosa serve:
1/2 petto di pollo arrostito
120 g prosciutto cotto arrosto in una fetta sola
1 piccola mela croccante
1/2 costa sedano bianco
5 noci
125 g yogurt bianco magro naturale (senza aggiunta di zuccheri)
1 cucchiaino succo limone
2 foglie grandi insalata rossa orchidea
olio evo q.b.
pepe q.b.
alcuni steli erba cipollina fresca
un pizzico aglio in polvere
In una ciotolina emulsionare lo yogurt con il succo del limone, olio, pepe, erba cipollina sminuzzata finemente con le forbici e l'aglio (se non piace, ometterlo)
In un'altra ciotola grande mescolare il pollo e il prosciutto tagliati a dadini, la costa del sedano a tocchetti, l'insalata tagliata finemente, le noci sgusciate e fatte a pezzi con le mani e la mela sbucciata e tagliata a tocchi grandi quanto la carne. Mescolare, se serve regolare di sale e versare sopra la salsa allo yogurt. Coprire con pellicola e lasciare insaporire un'oretta prima di servire.
Ben ritrovati amici e amiche della rubrica "al km 0", dopo le meritate vacanze torniamo con le nostre ricette, spunti e suggerimenti sperando siano graditi.
Oggi ci dedichiamo alla merenda del campione, pensando ai ragazzi e alla loro ricreazione o per uno spuntino energetico per tutta la famiglia, io ho preparato biscotti adatti a tutti.
In una ciotola inserire il burro tenuto a temperatura ambiente un paio d'ore (o passato qualche secondo al microonde a w bassi, deve essere morbido ma non sciolto), unire il miele e lo zucchero, montare con una frusta a mano fino a quando il composto risulta spumoso e soffice, unire quindi l'uovo, farlo assorbire completamente poi continuare a lavorare l'impasto con un cucchiaio di legno o una spatola, inserire tutti gli altri ingredienti, mescolare velocemente e brevemente. Versare il composto su pellicola alimentare, avvolgerlo formando un salsicciotto lungo circa 12/14 cm, chiuderlo "a caramella" e metterlo in frigo 4/5 ore o anche il giorno precedente (se si ha fretta si possono accorciare i tempi riponendolo in freezer).
Carla: Focaccia arrotolata
Sabrina: Toast con fichi settembrini, crema di nocciole laziali e miele millefiori
Simona: Cookies al miele, gocce di cioccolato e albicocche secche

Quest'estate volevo fermarmi ad una sola confettura (quella di pesche e more), ma poi mi hanno regalato succosi fichi e non ho resistito anche perchè a casa mia è vietato buttare il cibo. Se vuoi dai un'occhiata a tutte le mie confetture e marmellate magari trovi quella che è di tuo gusto
Lavare e spellare i fichi con la buccia spessa, aprirli e controllare bene che non ci siano ospiti indesiderati o ammaccature varie (nel caso eliminarli), farli a pezzi e metterli in una grande casseruola antiaderente (in questo modo l'acqua evaporerà più velocemente e la confettura sarà pronta in tempi più brevi del consueto). Aggiungere lo zucchero e l'aceto, mescolare e lasciare macerare un paio d'ore. Nel frattempo lavare i vasetti e i tappi, asciugarli e metterli in forno a 100° per sterilizzarli, lasciarli una mezz'ora, poi spegnere il forno e tenere da parte.
Accendere sotto la casseruola, quando inizia a bollire abbassare la fiamma che dovrà essere dolce, continuare a mescolare fino a quando la confettura inizierà ad addensare, dopo circa mezz'ora dovrebbe essere pronta, il liquido sarà evaporato e la polpa dei fichi avrà la tendenza ad attaccare, è il momento di spegnere il fuoco, frullare con un frullatore ad immersione. Aggiungere il brandy e le armelline precedentemente tritate grossolanamente e fatte tostare qualche istante in un padellino antiaderente (attenzione non devono bruciare altrimenti diventano amare), unire quindi anche le armelline alla confettura, invasare subito e chiudere immediatamente sigillando con i tappi a vite (o capsule). Mettere i vasetti a testa in giù in modo che il tappo sia a contatto del tavolo.