Questi simpaticissimi stampini me li ha regalati mio figlio Andrea.
Cosa serve:
100 g. farina di mandorle
250 g. farina 00
1 uovo
1 pizzico di sale
125 g. zucchero a velo
150 g. burro morbido
la scorza grattugiata di un mandarino (NON clementina)
Nella planetaria con il gancio a foglia o su in tagliere aiutandosi con un tarocco, sabbiare la farina 00 e la farina di mandorle con il burro. (da qui il nome sablée) ovvero, lavorare velocemente farina e burro in modo che la farina si intrisi del grasso senza lavorarlo con le mani, perchè scaldandolo, si rovinerebbe la friabilità del composto. Unire poi l'uovo precedentemente sbattuto leggermente per renderlo omogeneo, e tutti gli altri ingredienti. Amalgamare molto velocemente. Si otterrà un impasto morbido grazie alla farina di mandorle.
Avvolgere la pasta in pellicola alimentare leggermente infarinata o carta da forno. Una volta avvolta, appiattirla con le mani molto velocemente, o col mattarello. (in modo tale che sarà avvantaggiata la stesura successiva senza dover lavorare con le mani troppo l'impasto, scaldandolo, che non va bene. Questa è una pasta molto delicata da trattare.
Mettere in frigo un paio d'ore. (ma se c'è il tempo anche tre o quattro)
Passato il tempo, riprenderla, sarà una pasta molto morbida, metterla su una spianatoia o foglio di silicone leggermente infarinato, e stenderla col mattarello (infarinato appena-appena) e ricavare una sfoglia spessa circa 1 cm. Volendo si può stenderla sovrapponendo, tra pasta e mattarello, un foglio di carta da forno. Coppare con il tagliabiscotti preferito. Io ne ho usato uno rotondo (grande quanto i biscotti digestive per intenderci) liscio, poi ho usato un timbro con raffigurato un simpaticissimo gufo.
Sistemare i biscotti su una placca rivestita da carta forno, cercando di maneggiarli il meno possibile, caso mai, passarli dieci minuti in frigo, una volta fatti prima di passare alla cottura.
Infornare in forno già bello caldo a 160° ventilato o 170° se statico, per circa 15-20 minuti dipende dal forno e dalla modalità scelta. Saranno pronti quando i bordi (e la base sotto) inizieranno a diventare dorati, attenzione a seguire la cottura, se bruciano diventeranno amari per via della farina di mandorle: conferisce dolcezza se la cottura è giusta, se va oltre si guasta.
Si possono anche spolverizzare molto leggermente di zucchero a velo.
Questi sono biscotti davvero friabilissimi che si sciolgono in bocca, talmente buoni e delicati con il sapore della mandorla e mandarino che occorre non coprirlo con the o caffè, secondo me. Adattissimi quindi per la merenda dei bambini accompagnati da un buon bicchiere di latte.