Crostata morbida alla banana con amaretti e pere al rosmarino (senza uova)

Questa è una crostata morbida senza uova, sostituite con polpa di banana il risultato è stato un'impasto morbido e profumatissimo.



Per 6-8 porzioni, uno stampo cm. 35x10 (per me con fondo amovibile) oppure uno stampo tondo 
da 20-22D


Cosa per la base alla banana:
100 g burro morbido a pomata (tirarlo fuori dal frigo un paio d'ore prima)
100 g polpa di banana matura (1 piccola)
un pizzico sale
80 g zucchero semolato
scorza grattugiata di 1 limone naturale
185 g farina 00
7 g lievito per dolci (mezza bustina)

Cosa serve per la farcia:
2 pere mature ma sode
3 cucchiai zucchero di canna
2-3 granelli di sale
40 g amaretti sbriciolati
una spruzzata vino bianco
burro q.b.
alcuni aghi rosmarino

Inoltre per guarnire serve: alcuni amaretti (opzionale)

Nella planetaria usando la foglia o in una ciotola mescolando prima con una forchetta e poi con una leccapentole, amalgamare tutti gli ingredienti della base alla banana, compattare con una spatola, sarà un composto piuttosto morbido. Riversarlo su pellicola alimentare, avvolgerlo e metterlo in frigo per 
2-3 ore.

Intanto lavare e sbucciare le pere, tagliarle in quarti, eliminare il torsolo e ricavare delle fette sottili. In una padella antiaderente fare sciogliere una noce di burro con 2 cucchiai di zucchero di canna e il rosmarino, aggiungere le pere, farle saltare nel burro, sfumare con vino bianco, il piccolo pizzico di sale e lasciare cuocere a fiamma bassa qualche minuto fin quando le pere saranno morbide e il liquido di cottura assorbito, spegnere e tenere da parte.
Preriscaldare il forno a 180°

Imburrare ed infarinare lo stampo (o rivestirlo con carta da forno), adagiare all'interno l'impasto alla banana modellandola con le mani inumidite anche ai bordi, sistemare le fettine di pera in modo casuale (oppure ordinato se si preferisce), distribuire sopra gli amaretti sbriciolati, qualche fiocchetto di burro e una bella spolverata di zucchero di canna (circa un cucchiaio) quindi infornare e cuocere per circa 35-40 minuti (dipende dal forno)



Sfornare, lasciare raffreddare prima di togliere dallo stampo, quindi servire con amaretti interi. Buonissima! Si può gustare con una salsa al cioccolato oppure alla vaniglia 





Parmigiana di zucchine classica

Una golosa alternativa alla parmigiana di melanzane classica perfetta per chi non tollera le solanacee oppure, per una versione più leggera, si può optare per la parmigiana di melanzane con pomodoro fresco e pane aromatico ma è buonissima anche la parmigiana di melanzane e zucchine.




Cosa serve per una teglia cm. 18x22 (2/3 porzioni):

700 g zucchine medie (peso netto dagli scarti)
130 g mozzarella per pizza fior di latte
1 uovo
100 g parmigiano grattugiato
300 g circa passata di pomodoro
olio evo q.b.
1 spicchio aglio
qualche foglia di basilico fresco
sale q.b.
olio per friggere q.b.
semola di grano duro rimacinata o farina di riso q.b.


Lavare le zucchine e tagliarle per il lungo possibilmente allo stesso spessore, non devono essere troppo sottili. 
Passarle nella semola rimacinata o farina di riso e scuoterle leggermente per eliminare l'eccesso, quindi friggerle in olio caldo qualche minuto per lato, adagiarle su un piatto con carta da cucina assorbente e salare leggermente. Tenere da parte. Intanto fare a fette la mozzarella e lasciarla scolare in un colino.
In un pentolino scaldare un filo d'olio evo con l'aglio senza farlo colorire, unire la passata, poca acqua e lasciare cuocere una decina di minuti, in ultimo unire il basilico e regolare di sale. Quando la salsa è pronta, versarne quel che basta per ricoprire il fondo della teglia, quindi adagiare le fette di zucchina sovrapponendole leggermente, condire con qualche cucchiaio di passata, cospargere con le fette di mozzarella, spolverizzare col parmigiano e aggiungere sulla superficie anche qualche cucchiaino di uovo precedentemente sbattuto. 

Proseguire così fino a terminare gli ingredienti (si otterranno tre strati), in ultimo una generosa spolverizzata di formaggio. Cuocere in forno ventilato a 180° per circa 25 minuti, quindi spegnere, lasciare riposare anche mezza giornata se non si ha fretta, quindi al momento di servire, riscaldare in forno preriscaldato 10/15 minuti.


Ottima da riscaldare anche il giorno dopo, perfetta per essere congelata. Se si ha fretta, invece, lasciarla riposare una decina di minuti e servire tiepida. Buonissima anche a temperatura ambiente (e fredda :-)) 

Confettura di prugne regina claudia

 ...un'altra confettura eh si :-) poi magari la smetto e inizio a cucinare davvero qualcosa.

Per le marmellate e confetture consiglio sempre d'usare frutta matura ma soda e senza imperfezioni, se si notano parti verdi o marroncine occorre toglierle e di usare casseruole grandi in modo che l'acqua evaporerà prima, la preparazione sarà pronta in tempi brevi mantenendo meglio la proprietà della frutta. Queste sono prugne particolari, verdi, piccole e molto dolci.


Cosa serve:
1 kg prugne regina claudia (peso netto)
250 g zucchero semolato
il succo di 1/2 limone bio
la buccia (solo la parte gialla) di mezzo limone bio

Per prima cosa come di consuetudine sterilizzare vasetti e tappi, lavarli e metterli in forno, accendere a 100° da quando arriva a temperatura calcolare 30 minuti, poi spegnere il forno.
Lavare ed asciugare delicatamente le prugne, eliminare il nocciolo, pesarle e tagliarle a pezzi, mettere la frutta in una casseruola antiaderente larga e capiente, aggiungere lo zucchero, mescolare e lasciare macerare due o tre ore, poi aggiungere il succo di limone e la scorza intera, mescolare bene e porre sul fuoco, portare a bollore, poi abbassare la fiamma e lasciare sobbollire piano piano mescolando spesso.


Quando la confettura appare raddensata (una ventina di minuti) spostare dal fuoco e frullare utilizzando il frullatore ad immersione, se occorre fare evaporare ancora un po' di liquido rimettere sul fuoco bassissimo, meglio se con uno spargifiamma, e continuare la cottura, mescolando di continuo. Appena tolta dal fuoco mescolare bene ed invasare subito nei vasetti ancora caldi. Chiudere con tappi/capsule nuove, capovolgere i vasetti a testa in giù in modo che il tappo sia a contatto del tavolo, dopo 5/10 minuti rivoltarli nel verso giusto, coprirli con una copertina calda e lasciare raffreddare completamente prima di togliere la copertina, controllare che le capsule si siano abbassate regolarmente creando così il sottovuoto. 

Etichettare e riporre in cantina o luogo fresco. Si conserva fino ad un anno. 






Penne con pomodoro fresco all'aglio, basilico e rucola

Come dicevo nei post precedenti, voglia di cucinare (nel vero senso della parola) e di accendere fuochi e forni non pervenuta. Questa quindi non è che sia proprio una ricetta, è un modo di condire la pasta semplicissimo, quasi (magari lo tolgo il "quasi") vergognoso postarla, e tra l'altro non ho nemmeno voglia di pubblicare e usar i social, sarà il caldo... tuttavia mi piace così tanto che la scrivo lo stesso.

Si può mangiare calda oppure fredda, tipo insalata di pasta, in questo caso dopo aver fatto cuocere le penne al dente, scolarle, allargarle su un vassoio in modo tale che il calore e vapore si dissolva in fretta (non passare la pasta sotto il getto d'acqua fredda perchè diventa gommosa), fare raffreddare e condire. Perfetta anche per essere trasportata quale insalata di pasta, magari proprio domani per ferragosto.


Io ho usato penne rigate integrali, ma si può usare la tipologia di pasta e il formato corto che più piace.

Per una persona serve:
80 g pasta
1 pomodoro maturo cuore di bue
1 pezzettino aglio
un paio di foglioline tenere basilico
qualche stelo rucola
olio evo q.b.
sale grosso q.b. per l'acqua della pasta
pizzico sale fino per il pomodoro

Lavare il pomodoro, sbucciarlo e tagliarlo a cubettini piccolissimi avendo cura di eliminare i semini e l'acqua di vegetazione, unire un pizzico di sale, l'aglio schiacciato con lo spremiaglio o tritato finemente, il basilico e la rucola tagliati a coltello, condire con un bel giro d'olio, mescolare e lasciare insaporire. Cuocere la pasta, scolarla e condire con il finto sugo di pomodoro fresco. Buon appetito :-) 

Sfoglia di mozzarella con salmone e pomodoro

Continuo con le mie conserve sottovetro (prossimamente melanzane) e le mie ricette senza cucinare in realtà, il caldo si fa ancora sentire molto e la voglia di nutrirsi con alimenti freschi la fa da padrone, così come la mancanza totale di accendere il fornello e di lavorare. Ecco un'idea facile, veloce e golosa da portare a tavola, sono rotolini anche molto carini da vedere, sembra quasi sushi, vero? 

Se non piace il salmone si può optare per farcire la mozzarella con zucchine e prosciutto.


Cosa serve per 8 chioccioline/rotolini

130 g sfoglia di mozzarella
70 g salmone affumicato
1/2 pomodoro grande (io ho usato un cuore di bue)
rucola q.b.
alcune foglie basilico fresco
timo serpillo secco q.b.
origano secco q.b.
sale q.b.
olio evo q.b.

Allargare la sfoglia di mozzarella su un foglio di carta da forno e farcirla con le fette di salmone affumicato e la rucola spezzettata, tagliare il pomodoro a fette sottilissime, eliminare i semi e la parte centrale verde, adagiarle sul letto di rucola sovrapponendole leggermente, salare, condire con gli aromi e poche gocce d'olio evo. Richiudere la sfoglia spingendo la farcitura all'interno, cercando di arrotolare u po' stretto.

Avvolgere il rotolo con pellicola alimentare, chiudere le estremità "a caramella" e mettere in frigo un'oretta.  Al momento di servire, eliminare la pellicola e, su un tagliere, tagliare il salamotto di mozzarella farcita a fette regolari impiattare, decorare con olive e una spolverata leggera di timo serpillo ed infine condire con un filino d'olio evo.



Confettura di mirtilli neri con cardamomo

Ho ricevuto dei mirtilli neri in regalo davvero fantastici! Ecco una bella scorta da trasformare in confettura (e da congelare per le macedonie invernali); ho usato una dose moderata di zucchero (come mia consuetudine, se la confettura piace più dolce, naturalmente basta aumentare la dose, di meno consiglierei di no, primo perché risulta sbilanciata, secondo perché si conserverebbe pochissimo tempo, oltre che dolcificare ovviamene funge da conservante. Con questa quantità si mantiene per un anno e più, opportunamente riposta in cantina. Ho aromatizzato la confettura con profumatissimo cardamomo che mi è arrivato in dono (anche questo, sono stata molto fortunata) direttamente dall'India, l'ho comprato molte volte qui, anche nel corso di sagre e fiere ma non l'ho mai trovato così intenso. Se si usa già in polvere è più comodo, altrimenti occorre aprire i baccelli e polverizzarlo con un frullino (perfetto il macinacaffè). 

La spezia si può omettere, se non piace o, al contrario, se ne può aggiungere di più se è molto gradita.



Cosa serve:
1,500 kg mirtilli nero maturi e intatti
400 g zucchero semolato
il succo di mezzo limone bio
7-8 baccelli cardamomo verde


Per prima cosa come di consuetudine sterilizzare vasetti e tappi, lavarli  e metterli in forno, accendere a 100° da quando arriva a temperatura calcolare 30 minuti, poi spegnere il forno. 
Lavare ed asciugare i mirtilli, metterli in una casseruola antiaderente larga e capiente, aggiungere lo zucchero, il cardamomo polverizzato e il succo di limone, mescolare bene e lasciare riposare un paio d'ore. 


Accendere il fuoco, portare a bollore, abbassare la fiamma, mettere se disponibile uno spargifiamma.  La confettura sarà pronta in 30 minuti circa (dipende dalla pentola e dall'acquosità dei mirtilli, possono essere necessari 10 minuti in più, verso la fine si noterà che la confettura tenderà ad inspessire velocemente, quindi allontanare dal fuoco e col frullatore ad immersione emulsionare brevemente per ottenere una parte di confettura in purea e parte a pezzi (o se piace tutta passata, frullare accuratamente), fare ora la solita prova piattino, ovvero versare un cucchiaio di confettura su un piattino, è pronta quando la consistenza non è acquosa, in questo caso rimettere sul fuoco ancora qualche minuto mescolando di continuo.
Appena tolta dal fuoco, pulire bene i bordi della casseruola (si sarà depositata la confettura più caramellata), mescolare bene ed invasare subito nei vasetti ancora caldi. Chiudere on tappi/capsule nuove, capovolgere i vasetti a testa in giù in modo che il tappo sia a contatto del tavolo, dopo un'oretta rivoltarli e coprirli con una maglia calda; lasciare raffreddare completamente i vasetti, controllare che la capsula si sia abbassata creando così il sottovuoto. Etichettare e riporre in cantina o luogo fresco. Si conserva fino ad un anno.