Noi della rubrica al Km 0 oggi prepariamo pietanze dedicate al comfort food e, per quanto possa sembrare strano ai più, non essendo un dolce o una calda zuppa, o golose polpettine... la mia insalata lo è, mi capiranno i miei conterranei piemontesi :-)
Intanto inizio col dire che questa insalata di verza va preparata qualche ora prima di servirla, contrariamente a quasi tutte le insalate che vanno condite e portate in tavola; continuo dicendo che apparentemente sembra semplice, non lo è, la bontà e riuscita del piatto sta nel scegliere adeguatamente le materie prime e nel bilanciare correttamente il condimento e la temperatura dello stesso, ad esempio la verza in assoluto migliore da mangiare cruda è quella raccolta dopo la prima gelata nei campi: sarà molto più buona e tenera, e dev'essere verza! Non cavolo cappuccio, non cavolo cinese, nessun altra qualità che non sia verza.
Va usato aglio italiano giustamente secco ma non vecchio e ottima acciuga sotto sale (in alternativa pasta d'acciughe ma che sia ligure o siciliana e che lo sia al 100%).
Ho scelto questa preparazione tradizionale dei nostri contadini e dei nostri nonni, per me un vero comfort food, perchè va detto che questo è ormai un contorno un po' in disuso, non so se le nuove leve lo conoscano, si tratta di un contorno molto povero o per via dell'aglio (che è OBBLIGATORIO, un po' come per la nostra bagna caöda o il cugino pesto genovese, è imprescindibile) ed è un peccato perchè è buonissimo! Io la preparo spesso quando questo ortaggio è in piena stagione, mi piace moltissimo e voglio che i miei figli sappiano da dove vengono, anche a tavola.
Cosa serve:
1 piccola e tenera verza (o se grande, togliere le prime foglie)
2-3 spicchi aglio
olio evo q.b. (circa una tazzina)
aceto di vino bianco o rosso (NO balsamico) q.b. (circa mezza tazzina)
2 acciughe sotto sale o pasta d'acciughe q.b.
poco sale se serve
Per prima cosa pulire le acciughe e l'aglio (se ha l'anima occorre eliminarla), mettere un piccolo padellino sul fuoco dolcissimo con olio abbastanza abbondante, ovvero... l'insalata non dovrà affogare ma bisogna calcolarne un quantitativo maggiore rispetto al condimento standard di un'insalata verde), aggiungere l'aglio e i filetti di acciuga sminuzzati, puliti e senza lische.
Fare andare pianissimo sul fuoco fin quando l'acciuga si sarà sciolta e l'olio avrà preso sapore dall'aglio (che non deve colorire), poi unire l'aceto (stesso discorso dell'olio, va usato davvero, non poche gocce), lasciare evaporare un minutino, spegnere e lasciare riposare.
Lavare ed asciugare le foglie della verza, su un tagliere, aiutandosi con un coltellino affilato, eliminare la costa interna (e buttarla), raggruppare dunque le foglie, arrotolarle, e tagliarle a julienne finemente. Riporre le striscioline di verza in una boule e versare sopra il condimento ancora ben caldo (non lo fosse, bisogna riscaldarlo un attimo), versarlo sopra, mescolare e coprire con pellicola.
Lasciare "macerare" un paio d'ore a temperatura ambiente.
Al momento di servire eliminare gli spicchi d'aglio e regolare il sale se occorre (di solito non serve, se avrete usato le acciughe, se avrete usato la pasta d'acciughe, potrebbe servire).
Buonissima, fidatevi!
Intanto inizio col dire che questa insalata di verza va preparata qualche ora prima di servirla, contrariamente a quasi tutte le insalate che vanno condite e portate in tavola; continuo dicendo che apparentemente sembra semplice, non lo è, la bontà e riuscita del piatto sta nel scegliere adeguatamente le materie prime e nel bilanciare correttamente il condimento e la temperatura dello stesso, ad esempio la verza in assoluto migliore da mangiare cruda è quella raccolta dopo la prima gelata nei campi: sarà molto più buona e tenera, e dev'essere verza! Non cavolo cappuccio, non cavolo cinese, nessun altra qualità che non sia verza.
Va usato aglio italiano giustamente secco ma non vecchio e ottima acciuga sotto sale (in alternativa pasta d'acciughe ma che sia ligure o siciliana e che lo sia al 100%).
Ho scelto questa preparazione tradizionale dei nostri contadini e dei nostri nonni, per me un vero comfort food, perchè va detto che questo è ormai un contorno un po' in disuso, non so se le nuove leve lo conoscano, si tratta di un contorno molto povero o per via dell'aglio (che è OBBLIGATORIO, un po' come per la nostra bagna caöda o il cugino pesto genovese, è imprescindibile) ed è un peccato perchè è buonissimo! Io la preparo spesso quando questo ortaggio è in piena stagione, mi piace moltissimo e voglio che i miei figli sappiano da dove vengono, anche a tavola.
Cosa serve:
1 piccola e tenera verza (o se grande, togliere le prime foglie)
2-3 spicchi aglio
olio evo q.b. (circa una tazzina)
aceto di vino bianco o rosso (NO balsamico) q.b. (circa mezza tazzina)
2 acciughe sotto sale o pasta d'acciughe q.b.
poco sale se serve
Per prima cosa pulire le acciughe e l'aglio (se ha l'anima occorre eliminarla), mettere un piccolo padellino sul fuoco dolcissimo con olio abbastanza abbondante, ovvero... l'insalata non dovrà affogare ma bisogna calcolarne un quantitativo maggiore rispetto al condimento standard di un'insalata verde), aggiungere l'aglio e i filetti di acciuga sminuzzati, puliti e senza lische.
Fare andare pianissimo sul fuoco fin quando l'acciuga si sarà sciolta e l'olio avrà preso sapore dall'aglio (che non deve colorire), poi unire l'aceto (stesso discorso dell'olio, va usato davvero, non poche gocce), lasciare evaporare un minutino, spegnere e lasciare riposare.
Lavare ed asciugare le foglie della verza, su un tagliere, aiutandosi con un coltellino affilato, eliminare la costa interna (e buttarla), raggruppare dunque le foglie, arrotolarle, e tagliarle a julienne finemente. Riporre le striscioline di verza in una boule e versare sopra il condimento ancora ben caldo (non lo fosse, bisogna riscaldarlo un attimo), versarlo sopra, mescolare e coprire con pellicola.
Lasciare "macerare" un paio d'ore a temperatura ambiente.
Al momento di servire eliminare gli spicchi d'aglio e regolare il sale se occorre (di solito non serve, se avrete usato le acciughe, se avrete usato la pasta d'acciughe, potrebbe servire).
Buonissima, fidatevi!
Colazione Monica: Torta di rose alle mele
Pranzo Simona: Insalata di verza alla piemontese
Merenda Sabrina: Riso al latte di mandorle (Almond rice pudding)
Cena Carla: Risotto con cachi e nocciole