Muffin e tortine con cuore di albicocca caramellata

Questi muffin e tortine sono davvero deliziosi e facili da preparare. Io sostengo sempre che la semplicità, molto spesso, sia sinonimo di bontà soprattutto quando si utilizzano, come in questo caso, prodotti genuini a km.0, le albicocche non sono mie ma me le ha omaggiate una mia amica che ha la fortuna di avere un albicocco meraviglioso, (la mia piantina è invece ancora piccolina....) e BIO!
Il burro è di montagna, in questa stagione con le scampagnate ci riforniamo dai margari :-)

Cosa serve:


160 g. di farina rinforzata o 00
2 uova
100 g. di zucchero + 70 g.
60 g. di burro
50 ml. panna liquida
40 ml. latte
qualche goccia essenza vaniglia
mezza bustina di lievito
zucchero a velo q.b.
un pizzico di sale
300 g. albicocche

Lavare le albicocche e tagliarle a pezzettini.



Mettere le albicocche e 70 g. di zucchero in una padella andiaderente e
fare cuocere a fiamma bassissima finchè le albicocche si siano caramellate 
e disfatte (circa 16 minuti) mescolando quasi continuamente.



In una terrina montare le uova con i 100 g. di zucchero, unire il latte, la panna 
ed il burro fuso. Unire il pizzico di sale e le gocce di vaniglia.
Unire molto velocemente la farina setacciata al lievito.
Versare il composto negli stampi per muffin (o come ho fatto io, in stampi per muffin 
e tortine) fino a poco più di metà dell'altezza. Unire una cucchiaiata di composta di
albicocche caramellate.




Cuocere in forno preriscaldato a 170° ventilato 20 minuti per i muffin, 15 minuti per le tortine.
Sfornare, lasciare raffreddare, spolverizzare con zucchero a velo e servire.
Ottimi anche appena tiepidi


Soffici-soffici....






Biscotti novaresi

Questi biscotti di Novara, sono i cugini dei savoiardi: non contengono grassi,
ne lievito, sono ideali da inzuppare nel the o nel latte, da offrire agli anziani e ai bambini in convalescenza per la presenza delle energetiche uova e l'assenza di burro.
Si lavorano facendo montare molto bene le uova con lo zucchero a bagnomaria.

Cosa serve:
250 g. farina 00
250 g. di zucchero
5 uova
2-3 cucchiai di acqua calda
1 o 2 biscotti secchi (tipo novellino o galletta)
se volete biscotti morbidi, aggiungete una punta di lievito, anche se la ricetta non lo prevede.

In un casseruolino posto su un altro un po' più grande adatto per il bagnomaria,
sbattere con le fruste elettriche le uova a temperatura ambiente, con lo zucchero.
Aggiungere 2-3 cucchiai di acqua calda quando il composto sta diventando spumoso.


Togliere dal fuoco, mettere il composto in una terrina e continuare a montare.


Eliminare le fruste e, con una spatolina o cucchiaio di legno, aggiungere a pioggia la farina
setacciata, (con il lievito - opzionale) mescolando dal basso verso l'alto per non far smontare il composto.

Accendere il forno a 180°
Foderare con carta forno la placca del forno e, con l'aiuto di un cucchiaio
(se l'avete grande, ma proprio grande, potete usare una sac-a-poche con il
beccuccio largo e liscio) mettere una striscia di composto, formando così un biscottone.
Devono essere grandi, non piccoli come pavesini, per intenderci.


Lasciare un po' di spazio tra un biscotto e l'altro.
Non occorre affatto che siano uguali-perfetti. Anzi.. nelle panetterie e pasticcerie li vedrete
uno diverso dall'altro.
Con un frullino tritare finemente i due biscotti secchi.
Spolverizzare la polvere ottenuta sopra i biscotti.
Infornare per circa 20 minuti, lasciare raffreddare e servire per la colazione o merenda.
Essendo privi di  burro, si conservano a lungo, non inacidiscono, ma devono essere riposti in una scatola di latta, altrimenti si seccano troppo.



Quiche con zucchine, robiola e pomodori secchi

La ricetta l'ho inventata. Ho cercato di assemblare sapori che amo, tentando di creare un connubio piacevole. Spero vi piaccia.


Cosa serve per la pasta brisée al timo:
300 g. farina 00 W 170 BIO
125 g. burro
50 ml acqua gelata
1 presa di sale
2 rametti di timo (che ho sulla terrazza...)

Cosa serve per il ripieno:
1/2 kg. di  zucchine con il fiore (dell'orto fresche-fresche)
5 pomodori secchi
1 puntina di aglio
un ciuffo di menta fresca (che ho sulla terrazza...)
una manciata di pinoli
sale
150 g. robiola
50 ml. panna da cucina
olio e.v.o.

In una ciotolina mettere i pomodori a rinvenire in acqua tiepida.
Fare la pasta brisèe:  Sfarinare la farina con il burro tagliato a pezzettini freddo da frigo, il timo ed il sale, aggiungere l'acqua gelata ed impastare molto velocemente, formare una palla
e metterla in frigo, avvolta da pellicola, per almeno mezz'ora.


Nel frattempo mondare e tagliare a cubettini piccoli le zucchine.Unire anche i fiori puliti dal pistillo.
Metterle a soffriggere in poco olio e.v.o. e una puntina di aglio,



dopo cinque minuti, aggiungerei pomodori strizzati e tagliati grossolanamente, continuare la cottura per altri cinque minuti.
Aggiungere la menta, salare e dopo pochi minuti spegnere.
Lasciare intiepidire.
Nel frattempo prendere la pasta dal frigo, rimodellarla un po' con le mani per renderla
maneggevole e stenderla con il mattarello.
Imburrare ed infarinare una teglia per crostate e foderarla (compresi i bordi) con la pasta


Unire alle zucchine la robiola e la panna. Amalgamare bene e versare il ripieno sulla pasta.
Cospargere una manciata di pinoli.


Infornare in forno preriscaldato a 180° forno ventilato per 30/35 minuti.
Lasciare leggermente intiepidire e servire




Bonet al caffè (senza amaretti)

Il bonet classico è quello al cioccolato ed è una squisitezza, uno di quei dolci al cucchiaio piemontesi che piacciono a tutti (o quasi).. beh! per quei pochi ai quali non piacciono gli amaretti, per gli amanti del caffè, per i golosi in generale.. oggi vi propongo un'altra versione. Non è meno buona, anzi..
Attenzione: non è da confondere con la panna cotta al caffè, altro dolce godurioso, perchè, come ben sapete, quest'ultima si prepara con colla di pesce e zero uova, mentre questo è un bonet rivisitato e senza amaretti.
Aggiungo che il bonet, il suo nome,  deriva da un antico recipiente di cottura: uno stampo in rame.

Cosa serve per otto porzioni:
400 ml. di panna liquida
8 uova
1 bicchiere grande di latte intero
4 tazzine di caffè
14 cucchiai di zucchero

Sbattere le uova con 8 cucchiai di zucchero il tempo di amalgamare bene gli ingredienti
Aggiungere la panna, il caffè raffreddato a temperatura ambiente e mescolare delicatamente 
Accendere il forno a 220°
Fare caramellare il restante zucchero con due cucchiai di acqua a fuoco dolce in un pentolino antiaderente.
NON  girare mai lo zucchero. semplicemente muovete il pentolino finchè si sarà formato un caramello dorato.
Versare il caramello in uno stampo circolare a ciambella (il classico per il bonet) oppure in stampini singoli.
Versare, poi, il composto e fare cuocere in forno caldo a bagnomaria per 30/35 minuti a 220°
Fare raffreddare a temperatura ambiente, poi mettere in frigo 3-4 ore e servire