Oggi nel nostro team Light & Tasty parliamo di polenta. Da noi in piemonte si cucina spesso e volentieri. Abbiamo molte campi coltivati a mais e abbiamo molte relative fiere e sagre dedicate a questa fantastica farina che usiamo sia per le ricette dolci (famose le nostre paste di meliga) che salate, oggi, appunto parliamo di polenta.
La farina di mais più rinomata e di nicchia da noi è la pignoletto, sia rossa che gialla (in dialetto pignulet) una farina rustica molto saporita, integrale, indicata da fare e servire soprattutto con carni e cacciagione, poi abbiamo la farina di mais bramata, ideale da abbinare anche essa a carni, una su tutte la lepre in salmì, il coniglio al civet e a vari spezzatini e stracotti, al brasato, poi abbiamo la fioretto e ancora più raffinata, la fumetto, indicata in pasticceria. Inoltre abbiamo la farina per polenta taragna, usata per lo più da preparare con formaggi, uno su tutti la gorgonzola.
Oggi io ho voluto preparare la polenta più delicata sia come sapore che come consistenza indicata da servire con il pesce, la farina di mais bianco.
La Polenta tradizionale ha il mais come alimento di base esso contiene carboidrati, in misura leggermente inferiore alla farina di grano, con il vantaggio di essere facilmente digeribile e di dare al corpo un totale senso di sazietà, dopo avere ingerito un buon piatto di Polenta. La Polenta, a torto, è considerata un piatto molto pesante e ricco di calorie.
In realtà la Polenta ha una quantità di calorie abbastanza limitata, sicuramente inferiore a quella della pasta e ,al contrario della pasta che ha sempre le stesse calorie per 100g, nella Polenta sono abbastanza variabili. Infatti le calorie della Polenta dipendono dal grado di idratazione e quindi dalla sua consistenza: una Polenta molto soda ha più calorie di una Polenta piuttosto liquida. Come riferimento si prendono in considerazione i valori nutrizionali del mais, che sono sempre pari a 350 kcal per 100 g.
400 g. Acqua (circa)
Sale grosso q.b.
Olio evo per spennellare
1 spicchio aglio
Olio evo q.b.
Pepe macinato q.b.
Prezzemolo tritato q.b.
Un bicchierino da liquore di vino bianco secco
Intanto preparare il sautè di vongole veraci: fare spurgare i frutti di mare in acqua fredda e sale strofinandole e cambiando ogni tanto l’acqua fino a quando non siano più visibili tracce di sabbia.
Mettere in una padella un filo d’olio evo e fare insaporire con uno spicchio d’aglio, unire le vongole, sfumare con vino bianco secco e lasciarle aprire, spolverizzare poi con prezzemolo tritato e una macinata di pepe. Eliminare l’aglio alla fine.
Quando la polenta è cotta, riversarla dentro ad una pirofila unta d’olio, che sia “di misura” per ottenere poi un panetto adatto da tagliare a fette. Coprire con pellicola a contatto e fare rassodare (in luogo fresco/balcone nel mio caso).
Si può tranquillamente preparare il giorno precedente.
Rivoltare la pirofila con la polenta bianca su un tagliere, fare fette larghe 2 cm.
Con un coltello seghettato (va bene quello del pane), tagliare bastocini piuttosto spessi di polenta e spennellare con olio evo tutte i lati, quindi fare abbrustolire i crostoni di polenta bianca in una padella antiaderente rovente (non aggiungere altri grassi), fare arrostire ogni parte rigirando la polenta con due spatole, facendo attenzione a non rovinarla.
Servire i crostoni di polenta bianca arrostita con il sautè di vongole veraci in bianco, condite con un filino d’olio evo a crudo.
Elena gnocchi di polenta
Maria Grazia tortini di polenta ripieni di bietola, formaggio e noci
Milena polenta e merluzzo
La farina di mais più rinomata e di nicchia da noi è la pignoletto, sia rossa che gialla (in dialetto pignulet) una farina rustica molto saporita, integrale, indicata da fare e servire soprattutto con carni e cacciagione, poi abbiamo la farina di mais bramata, ideale da abbinare anche essa a carni, una su tutte la lepre in salmì, il coniglio al civet e a vari spezzatini e stracotti, al brasato, poi abbiamo la fioretto e ancora più raffinata, la fumetto, indicata in pasticceria. Inoltre abbiamo la farina per polenta taragna, usata per lo più da preparare con formaggi, uno su tutti la gorgonzola.
Oggi io ho voluto preparare la polenta più delicata sia come sapore che come consistenza indicata da servire con il pesce, la farina di mais bianco.
La Polenta tradizionale ha il mais come alimento di base esso contiene carboidrati, in misura leggermente inferiore alla farina di grano, con il vantaggio di essere facilmente digeribile e di dare al corpo un totale senso di sazietà, dopo avere ingerito un buon piatto di Polenta. La Polenta, a torto, è considerata un piatto molto pesante e ricco di calorie.
In realtà la Polenta ha una quantità di calorie abbastanza limitata, sicuramente inferiore a quella della pasta e ,al contrario della pasta che ha sempre le stesse calorie per 100g, nella Polenta sono abbastanza variabili. Infatti le calorie della Polenta dipendono dal grado di idratazione e quindi dalla sua consistenza: una Polenta molto soda ha più calorie di una Polenta piuttosto liquida. Come riferimento si prendono in considerazione i valori nutrizionali del mais, che sono sempre pari a 350 kcal per 100 g.
Cosa serve per i crostoni di polenta bianca:
140 g. farina di mais bianco400 g. Acqua (circa)
Sale grosso q.b.
Olio evo per spennellare
Poi serve:
500 g. vongole veraci1 spicchio aglio
Olio evo q.b.
Pepe macinato q.b.
Prezzemolo tritato q.b.
Un bicchierino da liquore di vino bianco secco
Per prima cosa fare la polenta: mettere a bollire l'acqua
salata (aggiungendo un filino d'olio se si desidera), se non si dispone di
paiolo in rame va benissimo una pentola alta, possibilmente non aderente
(altrimenti usare una pentola in alluminio ma poi si dovrà lasciare a bagno
tutta una notte per fare staccare la polenta sul fondo).
Quando l'acqua freme (quindi un attimo prima che bolla -
piccolo trucchetto per far si che non si formino grumi) unire, a pioggia
(IMPORTANTE!) la farina di mais bianco, mescolare sempre mette si unisce con
una frusta in modo vigoroso (io uso una frusta che non riga le pentole) quando
la farina è ben amalgamata e sobbolle, ridurre al minimo il gas e d'ora in poi
mescolare con una grande e lungo cucchiaio di legno. Mescolare spessissimo e
fare cuocere a fiamma dolcissima per 40 minuti. L’acqua da usare in proporzione
alla farina è indicata sulla confezione, non sono tutte uguali, dipende anche
all’uso che poi uno ne vuole fare.Intanto preparare il sautè di vongole veraci: fare spurgare i frutti di mare in acqua fredda e sale strofinandole e cambiando ogni tanto l’acqua fino a quando non siano più visibili tracce di sabbia.
Mettere in una padella un filo d’olio evo e fare insaporire con uno spicchio d’aglio, unire le vongole, sfumare con vino bianco secco e lasciarle aprire, spolverizzare poi con prezzemolo tritato e una macinata di pepe. Eliminare l’aglio alla fine.
Quando la polenta è cotta, riversarla dentro ad una pirofila unta d’olio, che sia “di misura” per ottenere poi un panetto adatto da tagliare a fette. Coprire con pellicola a contatto e fare rassodare (in luogo fresco/balcone nel mio caso).
Si può tranquillamente preparare il giorno precedente.
Rivoltare la pirofila con la polenta bianca su un tagliere, fare fette larghe 2 cm.
Con un coltello seghettato (va bene quello del pane), tagliare bastocini piuttosto spessi di polenta e spennellare con olio evo tutte i lati, quindi fare abbrustolire i crostoni di polenta bianca in una padella antiaderente rovente (non aggiungere altri grassi), fare arrostire ogni parte rigirando la polenta con due spatole, facendo attenzione a non rovinarla.
Servire i crostoni di polenta bianca arrostita con il sautè di vongole veraci in bianco, condite con un filino d’olio evo a crudo.
Ho etichettato questo piatto come primo, in realtà si può servire anche come antipasto e come secondo, a scelta.
Se replichi la ricetta inserisci il link di provenienza al mio sito, grazie!
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... ed ecco le mie colleghe cosa propongono
Daniela polenta pasticciata lightElena gnocchi di polenta
Maria Grazia tortini di polenta ripieni di bietola, formaggio e noci
Milena polenta e merluzzo