Insalata pantesca

Prima della pausa estiva, in clima di vacanze, non potevo non postare una ricetta dedicata all'amata Sicilia, un'insalata isolana molto-molto buona, di facile esecuzione, ma per una buona riuscita l'importante è utilizzare la materia prima di ottima qualità e di giusta provenienza (nel limite del possibile per chi, come me, è del nord)

Cosa serve:

500 g. patate piccole a pasta gialla
250 g. pomodori grandi da insalata panteschi (ma io qui non li trovo.. per cui ho optato per pomodorini siciliani)
1 cipolla rossa (ho usato quella di Tropea molto grande, per cui ne ho messa mezza)
1 cucchiaio capperi sotto sale di Pantelleria
2-3 cucchiai olive nere
origano di Pantelleria q.b.
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.
aceto di vino rosso q.b.
un ciuffo di basilico fresco

Fare lessare le patate con la buccia in acqua salata per una quarantina di minuti. Devono essere ben cotte, ma attenzione che non lo siano troppo da sfaldarsi. Lasciarle intiepidire e poi sbucciarle, tenerle da parte fino a farle raffreddare bene.
Mettere in acqua i capperi per dissalarli. Lavare i pomodori e tagliarli a fette (io a metà, visto che erano pomodorini), metterli in una ciotola, unire i capperi lavati ed asciugati, la cipolla affettata sottilmente, le olive alle quali dovrete togliere il nocciolo, le patate a fette piuttosto spesse. Regolare il sale e il pepe, aggiungere poi origano q.b. a piacere (che sia di Pantelleria! Deve essere buono-buono), il basilico e condire con olio evo e una bella spruzzata di aceto di vino rosso (non va bene quello balsamico, mi raccomando... se non piace quello rosso, piuttosto optare per quello bianco), mescolare molto delicatamente e coprire con pellicola alimentare. Lasciare a temperatura ambiente per almeno un'ora, deve insaporire bene.

A presto! 

Verdure ripiene di riso al forno

Per la rubrica al Km 0 oggi postiamo la nostra ultima ricetta prima delle vacanze estive e prepariamo piatti dall'orto e dal frutteto alla tavola: piatti di verdura e frutta di stagione per una sana alimentazione. Io preparo la cena e ho deciso di proporvi verdure, ovvero zucchine e peperoni, ripiene di riso e cotte al forno, leggere ma al contempo appaganti e sazianti, può considerarsi un piatto unico per la presenza anche dei carboidrati (riso), le proteine (uova, pancetta e parmigiano). Io ho usato il riso carnaroli piemontese e le verdure di stagione dei coltivatori diretti.



Cosa serve:

220 g. riso carnaroli
100 g. pancetta affumicata o speck a cubetti
Vino bianco secco per sfumare q.b.
1 uovo
1 presa spezia saporita (o noce moscata)
1 peperone rosso carnoso
1 peperone giallo carnoso
3 zucchine sode e medie
Timo fresco q.b.
Parmigiano abbondante
Burro q.b.
Sale e pepe q.b.
Pangrattato q.b.


Fare lessare il riso in acqua salata per 15 minuti, poi scolarlo e condirlo con una noce di burro, il parmigiano grattugiato, alcuni rametti di timo sbriciolati e l’uovo, mescolare accuratamente e tenere da parte.

Intanto lavare le zucchine e cuocerle a vapore intere fino a quando saranno tenere (ma non troppo molli), lavare e tagliare a metà i peperoni, eliminare i filamenti, salarli leggermente all’interno e cuocerli in forno ventilato a 170° (già caldo) per 15 minuti in una pirofila ricoperta da carta da forno bagnata e strizzata bene. Poi tirarli fuori dal forno.
 Quando le zucchine sono tiepide, tagliarle a metà per il lungo, con uno scavino recuperare la polpa di una zucchina (la polpa delle altre due utilizzarla per altra preparazione), e metterle capovolte su un tagliere a sgocciolare. La polpa ricavata dalla zucchina metterla in un tritatutto elettrico e tenere da parte.

In un pentolino antiaderente e a fuoco medio-basso fare rosolare la pancetta senza aggiungere grassi, sfumare col vino bianco e fare cuocere fino a quando diventa bella dorata (pochi minuti), aggiungerla alla polpa delle zucchine e tritare finemente; unire questo composto al riso. Unire anche la saporita (o la noce moscata, una grattata di pepe appena macinato e mescolare bene.
Sistemare le zucchine nella teglia coi peperoni e farcire le verdure con il composto di riso e pancetta.




Premere un pochino perché si compatti, spolverizzare con pangrattato, mettere un pezzettino piccolo di burro ed infornare nuovamente in forno ventilato a 160° per 15 minuti, poi alzare a 200° e mettendo il ventilato solo nella parte superiore, lasciare ancora 5 minuti perché si formi la crosticina.

Tirare fuori dal forno ed attendere almeno 10 minuti prima di servire. 


                                                 Va benissimo prepararle con anticipo.

                         "Al Km 0" vi da appuntamento al 12 settembre! 

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Gelato marrakech (ricotta e yogurt all'arancia con zenzero - senza uova)

Il gelato fatto in casa ha proprio un altro sapore, con tutti ingredienti freschi e non preparati pronti di base, non c'è storia. 
L'unico neo è che va mangiato subito o comunque nel giro di pochi giorni (certo... se ci mettete i conservanti e altri ingredienti per far si che duri nel tempo, allora potrete conservarlo più a lungo, ma a sto punto tanto vale andarlo a comprare in gelateria... che poi c'è gelateria veramente artigianale e gelateria .. che no, non lo è anche se si spaccia per tale, ma mi dilungherei e quindi la chiudo qui).
Ho deciso di chiamare questo gusto marrakech visto il nome dello yogurt (a produzione limitata, credo estiva) che mi è piaciuto molto (sia lo yogurt che il nome abbinato al gusto), di solito mangio yogurt senza lattosio, ma ogni tanto se sgarro non succede niente e quindi mi piace assaporare sapori meno usuali dai soliti, per uscire un po' dalla banalità; quindi mi è caduto l'occhio su questo che è arancia e zenzero. Non volevo usare le uova e, approfittando del fatto che amo la ricotta e usandola avrebbe abbassato le calorie (dici poco...) e avrebbe dato cremosità al gelato fungendo anche da addensante.. non ho avuto dubbi. Ho poi aggiunto cubetti di scorza d'arancia candita per esaltare il sapore agrumato. 



Cosa serve:

150 g. ricotta
90 g. zucchero semolato o a velo
125 g. yogurt arancia e zenzero
130 g. latte (di solito si usa intero, io ho usato quello parzialmente scremato)
50 g. panna liquida fresca
30 g. arancia candita a cubetti


Bisogna usare tutto freddo da frigo e il cestello della gelatiera deve essere messo in congelatore almeno 12 ore prima.
Tagliare l'arancia candita a cubetti, sgranarla bene e metterla nel congelatore distesa su un pezzetto di carta da forno, intanto nel bicchiere del minipimer inserire tutti gli ingredienti tranne l'arancia candita, emulsionare qualche minuto per far sì che lo zucchero si sciolga e si amalgami il tutto (non monterà ma gonfierà leggermente), azionare la gelatiera e, mentre la pala gira, versare a filo il composto tramite il foro del coperchio. Lasciare addensare per 35-40 minuti, prendere l'arancia candita nel congelatore ed aggiungerla (sempre attraverso il foro) al gelato pronto, lasciare mantecare un paio di minuti e poi spegnere.


Dare una mescolata al gelato con una spatola e travasarlo in un contenitore adatto ad andare in congelatore (oppure mettere il coperchio al cestello e rimetterlo a gelare.
Lasciare raffreddare ancora un paio d'ore e poi servire.
A noi è piaciuto tanto! Poca panna, latte parzialmente scremato, minor zucchero rispetto allo standard, zero uova.. anche chi è a dieta, gustando una pallina, può sgarrare :-)


Riso alla cantonese

Questo riso è di una facilità estrema, adatto anche a chi è alle prime armi in cucina e piace a tutti, soprattutto ai bambini. Se la salsa alla soia non piace o se siete allergici, si può omettere tranquillamente anche se il riso risulterà un po' scarico di sapore, per cui se vi piace l'idea di dare un po' di acidità al piatto potete aggiungere, in alternativa,  qualche goccia di glassa all'aceto balsamico alla fine.



Cosa serve per 4 persone:

300 g. riso basmati
2 uova se grandi o 3 se medie
sale e pepe q.b.
140 g. piselli dolci surgelati
140 g. cubetti prosciutto cotto
1 cipollotto fresco di Tropea (oppure una piccola cipolla bianca)
1 oppure 2 cucchiai salsa di soia
olio di sesamo (io ho usato olio evo delicato)


Per capire la giusta proporzione riso/acqua da adottare ho cercato in rete ma c’è scritto di tutto. Così ho letto sulla confezione (cosa che consiglio di fare), ma poi alla fine ho aggiunto acqua fino a coprire di due dita il riso ed è risultato perfetto :-)


Per prima cosa sbollentare pochi minuti i piselli surgelati in acqua salata, poi scolarli e metterli in una ciotolina.
Lavare accuratamente il riso (non saltare questo passaggio, anzi.. va ben lavato perchè bisogna eliminare l'amido per averlo ben sgranato, praticamente bisogna ottenere un risultato opposto rispetto a quando si cucina un risotto, che va morbido e cremoso, all'onda, in questo caso non bisogna assolutamente risciacquarlo, è un errore).
Dopo averlo sciacquato e scolato metterlo in una casseruola antiaderente, aggiungere acqua indicata sulla confezione (o fare come ho fatto io...), aggiungere un pochino di sale e accedere il fuoco, mettere il coperchio e da quando bolle, abbassare la fiamma che deve essere moderata quindi calcolare 10 minuti. L'acqua deve essere assorbita tutta, non mescolare mai! Al massimo agitare un po' la casseruola; tenere comunque d'occhio il liquido, attenzione che non sia assorbito tutto prima del tempo altrimenti brucia, in questo caso aggiungere un pochino d'acqua bollente. Mescolare solo alla fine sgranando bene i chicchi.
Intanto in una padella capiente (o un wok per chi lo possiede), fare ammorbidire il cipollotto tagliato a rondelline in poco olio, unire subito le uova precedentemente sbattute con sale e pepe, mescolare continuamente strapazzandole, fiamma moderata mi raccomando; unire dopo pochi istanti anche i piselli e il prosciutto cotto, aggiungere il riso poi dare una mescolata ed unire ancora un filo d'olio e la salsa se si usa.

Caponata di melanzane

In casa adoriamo la caponata di melanzane, questa è la versione da mangiare subito, ma ci piace ancora di più quella da conservare nei vasetti, risulta molto più gustosa, il sapore è veramente squisito; poi c'è anche una versione light, una caponatina digeribilissima e leggera anche di calorie.
Visto che è tempo di conserve, vi suggerisco di leggere i miei consigli dalla A alla Z per sterilizzare i vasetti e le preparazioni, se volete invece prendere spunto per preparare deliziose confetture, marmellate, liquori, verdure sott'olio ecc. ecc. cercate la sezione dedicata nel mio ricettario 


Cosa serve:

2 melanzane violette piuttosto grandi
3-4 coste sedano
2 cipolle dolci rosse o bianche
Abbondante basilico fresco
2 cucchiai capperini di Pantelleria sotto sale
210 g. salsa di pomodoro o pomodoro a pezzi finissimi
1 cucchiaio zucchero
1 manciata olive verdi dolci siciliane con il nocciolo
1 bicchierino/ciotolina aceto bianco
Sale grosso q.b.
Olio evo un filo+ olio arachide per friggere q.b. (circa ½ litro)
1 manciatina pinoli (facoltativo)



Lavare e tagliare a cubotti piuttosto grandi le melanzane senza sbucciarle (manterranno meglio la forma senza sfaldarsi e rimangono più gustose), metterle a strati in un colapasta intervallando sale grosso  (se non disponibile usare quello fino), mettere quindi un piatto e dei pesi sopra e lasciare spurgare l’acqua amara per alcune ore.


Intanto preparare la salsa di pomodoro oppure utilizzare polpa di pomodoro fine.
Lavare il sedano e, con un pelapatate, togliere i filamenti, poi tagliare le coste a tocchettini e farli lessare in acqua leggermente salata, fino a quando risultano morbidi (ma non troppo), poi colarli e tenerli da parte.
In una casseruola capiente mettere un filino d’olio evo, le cipolle affettate finemente, salare, mettere il coperchio e lasciarle brasare a fuoco molto dolce fino a quando risultano morbidissime (occorrerà poco tempo), mescolare ogni tanto e spegnere il fuoco poi aggiungere i capperini precedentemente dissalati, le olive fatte a pezzi, il sedano cotto e il basilico.
Prendere le melanzane e SENZA lavarle ulteriormente (altrimenti si inzupperebbero d’acqua proprio come i funghi), tamponarle per eliminare l’eventuale sale non sciolto e per tamponare l’acqua di vegetazione.
Saldare l’olio per friggere in una casseruola non troppo grande e alta che sia d’acciaio o antiaderente. Fare friggere, poche alla volta, le melanzane fino a quando risultano dorate e morbide, man mano metterle in un capiente piatto rivestito da carta da cucina assorbente. NON salare.


Quando sono tutte pronte aggiungerle al tegame delle cipolle, accendere il fuoco moderato, unire il pomodoro, lo zucchero e l’aceto, mescolare e lasciare evaporare quest’ultimo, fare insaporire qualche minuto e spegnere. In ultimo (opzionale) unire i pinoli.
Meglio prepararla il giorno precedente il consumo. Ottima fredda da frigo o a temperatura ambiente, sia come antipasto che come contorno.



Budini con pavesini e ananas caramellato

Per rubrica al Km 0 oggi prepariamo piatti freddi, con tutto il caldo che abbiamo sofferto (e che continuiamo a patire) si continua ad avere necessità di non accendere troppo i fornelli e di nutrirsi con alimenti freschi e leggeri.
Io porto la merenda e per l'occasione ho preparato squisiti budini, appaganti, molto delicati e freschi.
Ho scelto un frutto esotico, ovvero l'ananas fresco che, si sa, praticamente non ha stagione, e quindi perfetto e versatile per la nostra rubrica :-)  dove trattiamo prodotti di stagione e/o a km 0, poi ho usato uova del mio territorio, come sempre, e i pavesini che sono biscottini super famosi originari e prodotti nella mia regione,  a Novara.



Cosa serve per 4 budini monoporzione:

200 g. ananas fresco tagliato a pezzettini
250 g. latte parzialmente scremato o quello gradito (anche vegetale, senza aromi)
85 g. zucchero semolato
2 uova + 1 tuorlo
6 pavesini
La polpa di mezza bacca di vaniglia
Rum bianco q.b.

Preriscaldare il forno a 165°/170°



In un padellino antiaderente fare caramellare l’ananas con 20 g. di zucchero, farlo saltare qualche minuto a fuoco vivace, sfumare con il rum (due tappini della bottiglia) e, quando il liquore è evaporato, spegnere.
Separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi in modo che siano spumosi ma non a neve. Tenere da parte.
In una ciotola mescolare i tuorli con la polpa della vaniglia e il restante zucchero fino a scioglierlo (non occorre montare la massa), unire i pavesini precedentemente ridotti in polvere in un tritatutto, unire poco alla volta, il latte freddo. Aggiungere circa metà dell’ananas (quel che resta tenerlo da parte per decorare i budini) e frullare con il frullatore ad immersione, unire poi anche gli albumi.
Imburrare oppure oliare gli stampini dei budini (io li ho oliati questa volta, per essere coerente con la ricetta che è light, ma credo sia meglio usare il burro, ho faticato molto a sformarli, infatti non erano perfetti), versare il composto e mettere gli stampini in un bagnomaria in modo che l’acqua li ricopra per ¾.

Cuocere per 30-35 minuti. Fare raffreddare a temperatura ambiente nell’acqua di cottura, poi passare gli stampini in frigo fino a quando saranno freddi.
Sformarli e decorarli con le fettine di ananas caramellato tenute da parte.



Consigli: Per un dessert non light ma più goloso si può sostituire una parte di latte con panna fresca liquida e si può preparare caramello biondo da servire con i budini dopo averli sformati oppure un cucchiaio per budino di panna semimontata non zuccherata, o, ancora, gelato alla vaniglia.

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Fagiolini in insalata con petit chèvre e pinoli


In piena estate non si ha proprio voglia (o almeno... io non ne ho) di passare ore ai fornelli, non ho voglia nemmeno di mangiare preparazioni elaborate e sostanziose, anzi... dunque questa non è nemmeno una ricetta vera e propria, quanto questo un piatto di estrema facilità e di rapida esecuzione che vi consiglio,  non dico sia  rinfrescante ma ...quasi.

Cosa serve per DUE persone:

200 g. petit chèvre (formaggio fresco caprino al 100%)
300 g. fagiolini
Pinoli q.b.
Basilico fresco q.b.
Pepe macinato q.b.
Sale q.b.
Olio evo q.b.
Opzionale: alcune gocce di aceto balsamico bianco

Fare lessare in acqua salata a bollore i fagiolini fino a quando risultano teneri e tuffarli in una ciotola con acqua fredda per fermare la cottura, scolarli bene.
Sistemare i fagiolini nei piatti singoli con i petit chèvre, condire con un filo di olio evo, il basilico, i pinoli precedentemente fatti tostare in un padellino antiaderente, una macinatina leggera di pepe e volendo alcune gocce di aceto balsamico bianco.
Si possono sostituire i pinoli con noci, nocciole o mandorle, e si può sostituire il formaggio con un alimento veg a piacere.

Servire subito.


Crostata morbida alle susine gialle

Non so voi, ma io amo tantissimo le susine, quelle gialle soprattutto (beh amo tutta la frutta in realtà, soprattutto quella estiva golosa e succosa...), questa è una crostata casalinga perfetta da trasportare, molto semplice e molto buona, fatta con un frolla classica morbida (ovvero con aggiunta di lievito, perchè quando il guscio deve sostenere un certo peso, deve essere più resistente), e frutta fresca passata velocemente  in padella, ingolosita da croccanti pinoli, adatta da servire a colazione con una bella tazza di latte o con il the e col caffè, oppure con un fresco yogurt alla vaniglia, insomma... si abbina a tutto ciò che desiderate. 


Cosa serve per la frolla:

240 g. farina 00
120 g. zucchero semolato
120 g. burro a t.a.
1 uovo intero medio
1 pizzico sale
5 g. lievito per dolci
scorza grattugiata di 1 limone bio

Cosa serve per il ripieno:

6-7 susine gialle mature ma sode
30 g. zucchero di canna
vino bianco secco q.b. (una spruzzata)
una noce di burro
pinoli q.b.


Mettere nella planetaria usando la foglia (o usare un robot da cucina provvisto di cutter oppure usare le fruste elettriche ed una ciotola) il burro morbido, il pizzico di sale e lo zucchero. Montare qualche istante affinchè si ottenga una spuma, poi unire l'uovo e la scorza del limone, amalgamare.
Se si usano le fruste a questo punto toglierle e continuare usando la punta delle dita.
Unire tutta in un colpo la farina e il lievito e amalgamare velocemente (non impastare altrimenti la frolla risulterà dura e non friabile), formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola e metterlo in frigorifero 30-60 minuti.

Nel frattempo fare caramellare le susine, non devono cuocere ma solo ammorbidire leggermente: dopo averle lavate, tagliarle a metà con un coltellino affilato ed eliminare il nocciolo, in una larga padella far sciogliere il burro con lo zucchero, unire le mezze susine e farle saltare pochi istanti nel burro spumeggiante, spruzzare con un goccio di vino, rivoltarle e dopo un minuto spegnere. Adagiarle sulla pasta frolla stesa in uno stampo da 22-24D in carta da forno o imburrato ed infarinato, avendo cura di fare un cordone tutt'attorno per contenere bene la frutta, e dopo aver punzecchiato il fondo con i rebbi di una forchetta. Distribuirle avendo l'accortezza di adagiare a contatto dello stampo la parte esterna del frutto.
(Non occorre essere super-precisi nella distribuzione delle susine, questa è una torta casalinga da credenza, adatta a picnic, da trasportare al fresco sotto gli alberi in montagna, o per spuntini in famiglia e con gli amici, non è una torta farcita da grandi ricorrenze).

Distribuire sulla frutta, e all'interno delle mezza susine, i pinoli ed infornare a 180° (forno già caldo) statico per 40 minuti circa.


Lasciare raffreddare e servire.
Io l'ho portata via ad una di quelle merende abbondati nel tardo pomeriggio della domenica e servita con crema inglese fredda. Ottima!

Involtini di vitello in bianco al vapore

Gli involtini cotti in questo modo risulteranno molto digeribili, leggeri e saporiti, ottimi anche freddi. (infatti io li ho serviti freddi).
L'unica pecca la mancanza del sughetto, dunque se si desidera accompagnarli con una salsina, lasciarli nel tegame e dopo aver sfumato col il vino, unire poco brodo e mettere il coperchio e, a fine cottura, togliere la carne dal fuoco, aggiungere al fondo 1/2 cucchiaino di maizena sciolta in due dita d'acqua fredda, fare addensare e servire gli involtini con la salsa.


Cosa serve per 2/3 persone:

3 fette coscia di vitello (300 g.)
1 etto prosciutto cotto
formaggio fondente q.b. (io pecorino fresco)
aromi, sale e pepe q.b.
olio evo q.b.
1/2 bicchiere scarso vino bianco secco
poca farina di riso
un rametto timo

Fare tagliare dal macellaio fette sottili di coscia di vitello, tagliarle poi a metà, sistemare sopra ad ognuna prosciutto cotto, il formaggio e gli aromi, poi salare e pepare, chiudere i lati in modo che il ripieno non fuoriesca ed arrotolare la mezza fettina su se stessa, chiudere con uno stuzzicadenti.
Spolverizzare gli involtini con poca farina di riso.


In un tegame scaldare poco olio evo adagiare gli involtini, fare fare la crosticina velocemente in ogni lato per sigillare la carne e sfumare con poco vino bianco, quindi toglierli subito dal tegame. Sistemare gli involtini in un contenitore adatto per la cottura a vapore e continuare la cottura per una decina di minuti (dipende dallo spessore delle fette di carne), quindi servire.