Frittura di semolini dolci

Questa frittura è parte integrante di un piatto tradizionale piemontese: il fritto misto dove troviamo, (oltre al semolino) gli amaretti, le mele, le prugne per la parte dolce. Salsiccia, fegato, cervella, animelle, fettina impanata, carciofi, cavolfiori, finocchi, zucchine per la parte salata. E' un piatto molto-molto ricco, come potete intuire. Un giorno lo posterò.  👉 Gran fritto misto alla piemontese
Ma oggi voglio parlare della parte "dolce" che preferisco: il semolino dolce fritto. Quelli acquistati non mi piacciono, spesso l'uovo lo vedono con il cannocchiale, allungano il latte con l'acqua, la scorza di limone non c'è (e invece è fondamentale) e, per ultimo, tagliano anche il semolino, addensando la preparazione con colla di pesce rendendo i semolini insapori e budinosi. Bocciati. In pratica, così facendo, hanno un ricarico folle su una preparazione a basso costo... molto meglio farli in casa, è una ricetta semplice e veloce.
Come tutte le ricette della nonna si va ad occhio, non si pesa, tuttavia tra parentesi scriverò le dosi nel caso si preferisse usare la bilancia.


Cosa serve:
1/2 litro di latte fresco intero
5 cucchiai di zucchero semolato + quello per guarnire (70/75 g. + q.b.)
5 cucchiai di semolino (70/75 g.)
la buccia grattugiata di 1 limone naturale bio oppure la scorza intera 
3 tuorli d'uovo medi (o 2 se sono grandi)
1 uovo intero (oppure gli albumi avanzati) per impanare
pangrattato q.b. (volendo si può fare un mix pangrattato e farina di mais per polenta)
olio di arachidi per friggere

Fate bollire il latte con la buccia del limone grattugiata o la scorza intera (solo la parte gialla) da eliminare alla fine e lo zucchero. Mescolate. 
Aggiungete, a pioggia, il semolino, abbassare la fiamma e, sempre mescolando possibilmente con una frusta per evitare grumi, fate raddensare per qualche minuto.


Spegnete il fuoco e aggiungete i tuorli precedentemente leggermente sbattuti.
Mescolare velocemente.
Rovesciare la "polentina" in una pirofilina in pirex, coprire con pellicola a contatto (deve toccare il composto per bene in modo che non si formi la pellicina) e fate raffreddare bene fuori frigo. Poi riporre un paio di ore in frigo.
Rovesciate il composto solidificato su un tagliere e tagliate in senso verticale e poi ricavate dei rombi.


Ora passate i semolini nell'uovo intero sbattuto (o negli albumi)e nel pangrattato.
Friggere in olio caldo qualche minuto per parte. Scolare su carta assorbente da cucina.
Trasferire i semolini su un piatto da portata o piatti individuali e spolverizzare con zucchero semolato. Servire caldi (ma non ustionanti) o tiepidi. Buoni anche freddi veramente :-) 







Budini di zucca caramellata

Essì.. ho ancora parecchia zucca. I frutti dell'orto!!!  Il bello della zucca è che, se non la apri e la tieni in luogo fresco, dura fino a febbraio. Beh .. certo dipende dal clima e dalla regione. Qui in piemonte è abbastanza freschino. Ne ho anche congelata un bel po'...
Oggi propongo dei budini che ci sono piaciuti molto, dal sapore delicato e dal colore allegro, ricetta che ho letto su un libricino bellissimo, che mi ha regalato mio figlio a Natale.


Cosa serve:

250 gr. zucca gialla pulita
250 ml. panna liquida
150 gr. zucchero
1/2 fialetta vaniglia
2 uova
1/2 bicchierino di rhum
un pizzico di sale

Cuocere le fette di zucca in forno per 40 minuti circa a 180°


Quando è ancora calda, salarla leggermente e frullarla finemente.
Intanto preparare il caramello con 100 gr. di zucchero, facendolo sciogliere mooooooolto dolcemente in un casseruolino antiaderente. Non girare lo zucchero, ma fare semplicemente roteare il casseruolino.
Versare il caramello in 4 stampini.


Scaldare la panna con 50 gr. di zucchero e la vaniglia.
Non fate bollire.
Intanto montare le uova ed unire la zucca frullata, unire poi la panna tiepida.


Versare il composto nei quattro stampini e cuocere in forno già caldo, a bagnomaria, per circa 40 minuti a 180°


Sfornare, lasciare raffreddare e riporre in frigo per almeno due ore.
Sformare i budini e servire.





Agnello da latte al forno con patate

BUON ANNO!!!

La prima ricetta del 2012 è un piatto molto semplice da preparare ma gustoso, almeno per chi ama la carne ovina.

L'unica cosa un po' delicata è scegliere l'agnello "giusto", ossia quello piccolo e tenero e poi la provenienza. Io preferisco quello sardo.
Spero di fare cosa gradita aggiungendo qualche "dritta" per chi non lo avesse mai cucinato e per chi fosse alle prime armi.
L'agnello è il piccolo della pecora fino all'anno di età, mentre l'agnello da latte ha 5 o 6 settimane. La carne va consumata molto fresca, si trova tutto l'anno ma è bene evitarla nei mesi caldi.
Il capretto è simile e le ricette sono analoghe.
Si cucina: arrosto, in umido, in costolette. Deve essere ben cotto.
Durante la cottura si consuma e si restringe molto, per cui va calcolata una giusta quantità per persona quando lo acquistate, cioè circa 300/350 g. (anche di più per le buone forchette)
Il quarto migliore per arrosto è quello che comprende il cosciotto e la metà fino alle prime costole. Ottima anche la sella.
Le costolettine, molto piccole, vanno tagliate nel carrè. Si cuociono velocemente 3-4 minuti per parte, sono ottime passate nell'uovo, impanate e fritte.
La parte anteriore va bene ad essere cotta in umido.


Cosa serve:
agnellino sardo a pezzi
aglio
olio e.v.o
rosmarino
salvia
timo
maggiorana
vino bianco secco
aceto
carota e sedano

per contorno: patate

Pulire bene i pezzi di carne dall'eccesso di grasso, lavarli e asciugarli.
Metterli in una boule con un carota, sedano e un bicchiere di vino bianco secco, spruzzare con aceto bianco, coprire con pellicola e lasciare (in frigo) a marinare. Ogni tanto girare i pezzi. Lasciare riposare così almeno per 4-5 ore.
Scolate i pezzi di carne dalla marinatura ed asciugateli.
Adagiate la carne in una pirofila con un filo d'olio, due o tre spicchi d'aglio tagliati in due, abbondante rosmarino, salvia, timo, maggiorana.



Infornare a forno già caldo a 180 gradi forno statico per circa 20 minuti.
Sbucciare e lavare le patate, tagliarle e immergerle in acqua fredda per eliminare l'amido, questo passaggio renderà le patate croccanti fuori e morbide dentro.
Salare e girare i pezzi di carne, aggiungere le patate tagliate a quadrotti abbastanza grandi, insaporirle con sale aromatizzato e rimettere la pirofila nel forno per altri 50 minuti circa. A metà cottura salare anche le patate. Girare ogni tanto i pezzi di carne e le patate.



Se comprate agnellone, calcolate un tempo più lungo di marinatura e di cottura per circa 15 minuti.