Risotto alla monzese

Avendo a disposizione stimmi di zafferano eccellenti e salsiccia luganega freschissima di un'agri-macelleria del mio territorio, ho preparato questo risotto ricco di sapore che mi ha dato molta soddisfazione. Indispensabile il burro che consiglio d'ottima qualità, se di malga, meglio. 

Soprattutto la qualità del riso fa la differenza (insomma... utilizzando ingredienti di qualità il risultato cambia in maniera sostanziale)


Cosa serve per DUE persone:

140/160 g riso carnaroli
500/600 ml brodo di carne
1/4 cipolla ramata
1/4 bicchiere vino rosso corposo (io amarone)
1,5 g stimmi zafferano di ottima qualità
150 g pasta di salsiccia luganega
burro q.b.
parmigiano grattugiato q.b.

Per prima cosa preparare un buon brodo di carne, alcune ore prima di cucinare il risotto prelevare un bicchiere di brodo già sgrassato e caldo e sciogliere all'interno lo zafferano.
Tenere da parte fino al momento di utilizzarlo.

Preparare il risotto: in un padellino fare stufare a fuoco bassissimo la cipolla tritata con un filo d'olio, non deve prendere colore, quando è trasparente unire la pasta di salsiccia ben sgranata, alzare la fiamma e farla rosolare qualche minuto, tenere da parte. In una padella o un tegame basso antiaderente ben caldo, versare il riso a secco (ovvero senza aggiunta di grassi), farlo tostare a fiamma moderata scuotendo il tegame per un minuto o due, aggiungere quindi la luganega e la cipolla con tutto il liquido formato, quindi unire il vino rosso, alzare la fiamma e fare evaporare l'alcool, quindi abbassare la fiamma riportandola moderata, unire il bicchiere di brodo (caldo) con lo zafferano sciolto e, sempre mescolando, aggiungere poco per volta il resto del brodo (quanto basta) per portare a cottura il riso, 15/18 minuti in totale (compresa la tostatura), in ultimo spegnere la fiamma e mantecare con abbondante burro e parmigiano grattugiato.



Sformatini di zucca con fonduta al taleggio

Al km 0 si respira aria d'autunno, evviva, a me piace tanto, è la mia stagione preferita sono ogni aspetto, mi dispiace soltanto per le giornate corte con poca luce naturale, ma per tutto il resto ne sono molto lieta. Naturalmente io ho usato una zucca piemontese e precisamente tipica della zona del Monferrato che è asciutta e ha un retrogusto delizioso di castagna,

La mia proposta di oggi sono sformatini davvero facili e veloci da fare, si possono preparare con anticipo, una bella comodità, per poi ripassarli qualche minuto al forno (anche microonde), dressarli con la fonduta calda e servirli. 


Cosa serve:
800 g (peso netto) zucca delica o mantovana
2 uova
100 g panna liquida fresca
150 g parmigiano grattugiato
sale, pepe, noce moscata q.b.

Cosa serve per la fonduta:
100 g latte
50 g panna liquida fresca
150 g taleggio
un cucchiaino amido di mais
pizzico sale

Poi serve: (opzionale)
semi di canapa decorticata (oppure granella di nocciola)

Lavare la zucca, tagliarla a fette, pulirla da semi e filamenti e cuocerla in forno già caldo a 190° fino a quando risulta tenera.
Spolparla, mettere i pezzi in un robot da cucina provvisto di cutter (oppure usare il frullatore ad immersione), unire gli altri ingredienti.

Imburrare e spolverizzare in modo leggero con pangrattato gli stampini usa e getta in alluminio, riempirli di 3/4 e adagiarli dentro una pirofila che possa andare in forno, aggiungere acqua bollente per la cottura a bagno maria ed infornare per una mezz'oretta sempre a 190°. Poi sfornare e lasciare intiepidire.

Intanto preparare la fonduta:

tagliare a cubettini il taleggio, metterlo in un pentolino e coprirlo con il latte e la panna, unire anche l'amido di mais e lasciare macerare 15 minuti a temperatura ambiente, poi mettere sul fuoco dolcissimo e, mescolando sempre, lasciare addensare (se si desidera una fonduta meno densa omettere l'aggiunta dell'amido di mais)

Servire gli sformatini tolti dallo stampino con la fonduta calda, decorare (facoltativo) con semi di canapa o granella di nocciola o mandorla


Carla: Pere con camembert, miele e noci
Sabrina: Minestra di castagne e riso (ricetta tradizionale e varianti senza latte)
Simona: Sformatini di zucca con fonduta al taleggio