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I miei food amici
giovedì 15 febbraio 2018
Pubblicato da
Simona Nania
|
Cosa serve per un pane da 550 g. se si usa lievito madre
o 470 g. se si usa lievito di birra
Per il lievitino:
60 g. lievito madre rinfrescato da 4 ore (oppure 3 g.
lievito di birra fresco)
80 g. acqua leggermente tiepida o a t.ambiente
80 g. farina bio tipo 2
½ cucchiaino malto d’orzo liquido
Per l’impasto finale serve:
il lievitino
220 g. farina bio tipo 2
120 g. acqua a t.ambiente
1 cucchiaino scarso raso di sale fino marino
1 cucchiaio olio evo grezzo
Preparare il lievitino sciogliendo il lievito fatto a
pezzetti nell’acqua, mescolare con l’accessorio foglia, o con una forchetta se
si impasta a mano, unire poi il malto e la farina, mescolare qualche istante
per ottenere una pastella, coprire la ciotola con pellicola e metterla a
riposare in forno spento con la lucina accesa per un’ora e mezza.
Se si desidera usare lievito di birra fresco, sbriciolare
3 g. (una briciola) di lievito nella farina e procedere nello stesso modo.
(accorciando eventualmente i tempi di riposo e lievitazione)
Trascorso il tempo, montare il gancio nella planetaria (o
continuare a mano usando una forchetta finchè sarà possibile, poi riversare
l’impasto su una spianatoia e continuare manualmente) ed unire tutta la farina,
iniziare ad impastare a velocità minima aggiungendo a filo ¾ dell’acqua.
Continuare aumentando la velocità ed incorporare l’olio, il sale e la restante
acqua poca alla volta, lasciando che l’impasto incordi bene e si stacchi dalle
pareti. Impastare dunque fino ad ottenere un impasto liscio (essendo una farina
di tipo 2 ed essendo ben idratato, rimarrà comunque un po’ appiccicoso).
Inumidirsi le mani (oppure oliarle) e dare un paio di
pieghe all’impasto nella ciotola. Coprire con pellicola e mettere a puntare
un’ora in forno spento con la lucina accesa.
Passata l’ora, ridare ancora un paio di pieghe, e
rimettere l’impasto nella ciotola come sopra per un’altra ora.
Infine, riversare l’impasto sulla spianatoia o piano da
lavoro in silicone come il mio.
Allargare leggermente e con delicatezza l’impasto e
portare verso il centro i lembi dell’impasto, pirlare poi la forma e mettere a
lievitare in un cestino da lievitazione rivestito con un canovaccio pulito che
non sia profumato ed abbondantemente infarinato (si può usare un colapasta o,
come ho fatto io, un cestello di una ricotta da 3 kg), facendo attenzione di
inserire l’impasto con la chiusura dei lembi di sotto, a contatto con la base
del cestino, chiudere il panno e lasciare lievitare a t.a. fino alla mattina
successiva e quindi 12-14 ore.
Se si panifica in stagione calda, conviene riporre in
frigorifero dopo le prime 4-5 ore e fare continuare la lievitazione al fresco.
La mattina seguente, a lievitazione completata, accendere
il forno a 250° statico.
Quando è in temperatura (e non prima), capovolgere il
cestino sulla leccarda ricoperta da un foglio di carta da forno, praticare se
si desidera alcuni tagli sulla superficie del pane e trasferire il pane sulla
leccarda nel penultimo piano basso del forno. Spruzzare acqua (con uno
spruzzino che vaporizzi) sia il fondo che le pareti del forno per creare
umidità. Infornare.
Dopo 15 minuti, aprire il forno, spruzzare di nuovo le
pareti del forno con acqua fredda, richiudere lo sportello, abbassare i gradi a
190° e cuocere ancora una mezz’oretta.
Infine, quando il pane è cotto, spegnere il forno,
lasciare lo sportello aperto a fessura con il pane ancora all’interno in modo
che l’umidità del pane evapori bene e, in ultimo, togliere il pane
dal forno e metterlo a raffreddare su una gratella.
Se replichi la ricetta, per cortesia, inserisci il link di provenienza al mio sito, grazie!

18 commenti:
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Ciao Simo, ma che meraviglia questo pane!!! Me lo immagino inzuppettatto nel sugo caldo.....o semplicemente con un filo d'olio (ma quello buono, quello "di casa").....dev'esser fantastico!!!
RispondiEliminaBrava, brava !! Ti abbraccio forte, ciao!!
Geniale l'uso del cestello della ricotta ^_^ e strepitoso il tuo pane!
RispondiEliminahai visto? le studio tutte! :-))) un po' larghino, diciamo che sarebbe meglio utilizzarlo per impastare maggior farina, comunque è accettabile anche così, il pane: quella farina mi ha fatto un po' tribolare a dire il vero, ma diciamo che sono abbastanza soddisfatta va!
Eliminaniente da fare, sei inarrivabile, guardo ed ammiro ! Passa un sereno weekend, un grande abbraccio
RispondiEliminaAddirittura! 🙈 ma grazie 😘
EliminaChe profumino...bello e di sicuro
RispondiEliminaOttimo al gusto..brava come sempre!
Baci
Un pane meraviglioso.
RispondiEliminaMa che meraviglia, fai concorrenza ai panificatori esperti! Bellissimo questo pane e posso solo immaginarne il profumino :)
RispondiEliminaE io verrei da te per questo pane, allora si fa così, tu panifichi e io cucino il companatico, ti va? Bacioni e buon we, qui c'è un tempo pessimo....
RispondiEliminaBeh... ni... mi devi fare la focaccia con le cipolle, ricordi? 😅😍
EliminaEccoti con i tuoi splendidi pani alveolati che è una meraviglia, davvero complimenti Simo . Un abbraccio e buon sabato
RispondiEliminaUn bellissimo pane.. ben lievitato e con una farina che amo.. la tipo1.. baci e buona domenica :-D
RispondiEliminaGrazie! Veramente però è la 2 😅
EliminaAccipicchia che pane....meglio di quello del panettiere.
RispondiEliminaBravissima! Il tuo pane mette sempre la voglia di allungare la mano per prenderne un pezzo :)
Un bacione
Ho appena sfornato un altro profumatissimo pane 😋
EliminaFare il pane da sè è un gran merito, grazie della ricetta
RispondiEliminaCiao Simona meraviglioso anche questo tuo pane. Grande l’idea del cestello da me così grandi non le vendono le ricotte, chissà che buone pure quelle ;). Buona serata Luisa
RispondiEliminaCiao Luisa, devi chiedere al reparto salumi e formaggi presso il supermercato in cui fai la spesa (o al mercato) se ti conservano una fuscella grande, tanto loro la buttano. 😉 io ho fatto così baci buona giornata
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